GINO STRADA / LA VOCE PIU’ AUTENTICA CONTRO LE ATROCITA’ DELL’IMPERIALISMO

Se ne è andato, ad appena 73, uno dei rari esempi di autentico impegno per i diritti alla vita e alla salute di tutti i cittadini del mondo, soprattutto gli ultimi, i diseredati, i massacrati di tutte le guerre per esportare la democrazia a grappoli di bombe intelligenti, e chirurgiche.

Lui, Gino Starda, era un chirurgo che ha cercato di suturare le peggiori ferite inferte del capitalismo, soprattutto a stelle e strisce. A cominciare da quel martoriato, per 20 e passa anni, Afghanistan che proprio oggi torna con prepotenza alla ribalta delle cronache mondiali.

La riconquista talebana, messa a segno nel giro di pochi giorni, azzera vent’anni di stragi ed eccidi americani & alleati, una delle pagini più atroci della storia contemporanea, con stratosferico dispendio di vite umane e di soldi

Lui, Strada, aveva urlato a tutto il mondo quei crimini, quella totale impunità, quel silenzio che man mano stava calando, oscurando progressivamente le coscienze, intorpidendo le sensibilità, facendoci piombare in un Medioevo ipertecnologico e globalizzato.

Come mai, in questo tragico ventennio, non si sono mosse foglie a livello internazionale, mute le Nazioni Unite, senza battere un ciglio l’inutile Unione europea, paralizzata ogni forma di opposizione a livello politico in ogni singola nazione?

Possibile, ad esempio, che in Italia sia calato un silenzio tombale sulla tragedia afgana, così come su quella siriana? Che unicamente la solitaria voce di Gino Strada sia riuscita, di tanto in tanto, a rompere quella cortina di omertà & complicità?

Si diceva un tempo, la sinistra.

Un tempo, il PCI di Enrico Berlinguer sarebbe almeno sceso in piazza con i suoi 100 mila a gridare per la pace e la fine dell’occupazione!

E in questi vent’anni, invece? Avete mai sentito di una manifestazione e una mozione del PDS? Poi dei DS? Quindi dell’Ulivo? E poi ancora del PD? Tutti allineati e coperti sotto i vessilli americani, sotto il protettivo ombrello NATO, sotto la comoda coperta UE.

Vergogna.

Solo, solitario, Gino Strada. Come quei profeti che predicavano nel deserto. Come Cristo che ha portato sulle sue spalle la croce fino al Golgota.

Ora se n’è andato anche lui.

Siamo sempre più orfani.

Senza più lo straccio di un’identità.

E sono vent’anni dal sangue di Genova e l’omicidio di Carlo Giuliani. Impunito. Altra vergogna di Stato, tra le più laceranti.

E sono vent’anni dalla tragedia delle Torri Gemelle.

Sono vent’anni di colossali bugie americane.

Di connection & complicità.

Come mai – non ci stancheremo mai di ripeterlo – nessuno ha mai realmente voluto far luce sui rapporti tra le famiglie Bush e bin Laden?

Perché nessuno ha mai smentito quel pranzo tra amici a casa Bush, ospite d’onore proprio il principe del Terrore, Osama bin Laden?

Come mai nessuno ha rivelato la vera storia di Mohamed Atta, il capo del commando che ha attaccato le Twin Towers, al soldo di CIA ed FBI, per la regia di George Bush senior?

E sono vent’anni dall’invasione dell’Iraq, dotato di un arsenale nucleare letteralmente inventato dall’amico Tony Blair. Un Iraq guidato da quel satanasso di Saddam Hussein, altro ex amico degli States (e sempre in affari ‘presidenziali’), poi improvvisamente scaricato, proprio come bin Laden.

Castelli di menzogne, ottimi per costruire guerre capaci di alimentare l’onnivora industria bellica americana. Da sempre in pole position per finanziare le campagne presidenziali a stelle e strisce.

Oggi superata solo dai colossi di Big Pharma: in prima fila per le guerre del futuro, le ‘biologic wars’.

Come stiamo sperimentando – da autentiche Cavie – sulla nostra pelle.

E chissà Gino oggi cosa ne direbbe, delle nostre guerre biologiche quotidiane…

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