DITTATURA VACCINI / DAGLI STATI UNITI ALLA SPAGNA, ECCO IL ‘NUOVO ORDINE’

Da noi il segretario del PD, Enrico Letta, parla già di vaccinazione obbligatoria per tutti.

In Austria si progetta una vera e propria ‘campagna di discriminazione sistemica’ contro i non vaccinati.

Il ‘World Economic Forum’ capitanato dall’indomito ex colonnello nazista Klaus Schwab sta varando un’utile Guida “per i governi e i funzionari della sanità pubblica di tutto il mondo” su come costringere e manipolare i cittadini per fare il vaccino anti covid. Non solo coercizione – prevede l’efficace Guida – ma anche discriminazione e delegittimazione di tutti quelli che non si vogliono sottoporre al vaccino.

Ma il più serio di tutti, a quanto pare, è il tanto democratico Joe Biden, che visti i dati non proprio incoraggianti della campagna vaccinale, con un traguardo largamente sfumato del 70 per cento entro la fatidica data del 4 luglio, sta pensando di ricorrere alle maniere forti.

Robert Kennedy Jr

Per questo è in fase finale di ultimazione un Piano ad hoc, che prevede l’organizzazione di “squadre federali” che dovranno letteralmente bussare alla porta di tutti gli americani non ancora vaccinati per convincerli, preferibilmente con le buone, a farsi la punturina.

Scrive ‘The Defender’, il sito promosso da Robert Kennedy junior, da anni in prima linea per un uso consapevole, monitorato e controllato di tutti i vaccini, soprattutto per i bambini (e per questo ha dato vita all’associazione ‘Children’s Health Defence’): “Nell’ambito del nuovo programma, Biden ha affermato che la Casa Bianca schiererà squadre federali di funzionari dei ‘Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie’ (CDC), della ‘Federal Emergency Management Administration’ e di altre agenzie sanitarie federali”.

Insomma, un esercito in piena regola, una vera e propria ‘army’ in camice bianco per ridurre a più miti consigli gli americani riottosi e ancora recalcitranti.

Sostiene senza peli sulla lingua Robert Kennedy junior, nipote di John Fitzgerald: “E’ un inquietante bivio sulla strada del totalitarismo. Ora stiamo andando ben oltre la fase della propaganda con questo programma molto coercitivo in cui agenti federali fanno la loro comparsa nelle case americane con il messaggio minaccioso: ‘ Sappiamo chi sei e dove vivi. Ti abbiamo nella nostra lista, abbiamo le tue cartelle cliniche, vogliamo che i tuoi vicini sappiano che sei pericoloso. Non riconosciamo la tua proprietà o i tuoi diritti alla privacy. Devi prendere il nostro prodotto farmaceutico sperimentale non testato”.

Non poco aggressivo il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte, il quale intende varare a breve una legge che prevede la galera per chiunque rifiuti il vaccino. L’ha già pubblicamente annunciato in modo colorito e diretto, come è suo costume: “Se non vuoi farti vaccinare, ti farò arrestare”.

Anche dalla Spagna arrivano segnali non perfettamente rassicuranti. Proprio sul fronte dei diritti personali e, per fare un solo esempio, il diritto alla casa. Il quotidiano spagnolo ‘El Paìs’ prevede l’emanazione di una “legge sulla sicurezza” governativa che obbligherebbe i cittadini a rinunciare ‘temporaneamente’ ai propri diritti in caso di future crisi di salute pubblica o emergenze come successo con la pandemia. “Qualsiasi persona maggiorenne – scrive – deve essere obbligata ad adempiere agli ‘obblighi personali’ richiesti dalle autorità competenti, seguendo le linee guida del Consiglio di Sicurezza Nazionale, quando in Spagna viene dichiarato lo stato di crisi. In questo caso, tutti i cittadini senza eccezione devono rispettare gli ordini e le istruzioni impartite dalle autorità”.

Nel caso in cui in Spagna venga dichiarato lo stato di crisi (“Situazione di interesse per la Sicurezza Nazionale” è il nome dato alla legge), le autorità possono anche procedere alla “requisizione temporanea di tutti i tipi di proprietà, all’intervento o all’occupazione provvisoria di quelle necessarie o la sospensione di ogni tipo di attività”.

Ma chi erano mai i nazisti?

 

 

Matteo Bassetti

P.S. Sere fa uno dei ricercatori più gettonati dalle tivvù, il genovese Matteo Bassetti, ne ha raccontata una da brividi: “per favore, in occasione degli Open days che per me sono un’ottima iniziativa, non fate caso mai 10 mila vaccini, ma 5 mila fatti bene. Nel senso: fate che quei 5 minuti di anamnesi prima del vaccino diventino 10, così è tutto più sicuro”.

Avete capito bene? Il destino di una persona è legato a quei 5-10 minuti di anamnesi, di storia clinica riassunta in due battute. La propria sorte è legata a quel formulario da riempire su due piedi (e forse letteralmente in piedi), caso mai (anzi certamente) dimenticando qualcosa, o molte cose invece importanti. E chissenefrega del parere del medico di famiglia che ti conosce da anni! Chissenefotte di chiedere invece – questo sì, in via obbligatoria – una puntuale, anche se breve, relazione scritta, un’anamnesi non orale, ma, appunto, nero su bianco.

Abbiamo fatto i vaccini senza sperimentazione e zero test? Siamo noi le cavie? Bene: ovvio a questo punto, che bastino due paroline e via.

Così – tragicamente – è successo alla povera Camilla…

 


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