Il ‘no’ del Vaticano al Zan. E il papa, d’accordo?

I primi Paesi in ordine di tempo a punire i crimini d’odio razziale, etnico, religioso, omotransfobico e sessista sono stati gli anglosassoni: il Canada a partire dagli anni 70 e gli Stati Uniti e dagli anni 90. Oggi le aggressioni contro l’omotransfobia e l’incitamento all’odio, alla violenza o alla discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale sono sanzionate in quasi tutta Europa. Anche nei Paesi che si distinguono per una minor attenzione ai diritti umani, come la Georgia e l’Ungheria. Hanno leggi contro l’omotransfobia Canada, Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, ma anche Croazia, Albania, Bulgaria, Cipro, Austria, Danimarca, Estonia, Grecia, Malta, Lituania, Irlanda, Islanda, Olanda, Romania, Svezia, Norvegia, Finlandia, Lussemburgo, Monaco, Montenegro, Portogallo. Nel 2004 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che chiede agli Stati membri di “adottare legislazioni penali che vietino l’istigazione all’odio sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere”. La legge italiana persegue già penalmente i crimini d’odio. In Francia Jean Marie Le Pen (estrema destra) è stato condannato per aver omologato pedofilia e omosessualità. In Spagna condannato un uomo per aver minacciato di morte e offeso con insulti omofobi un giovane a Barcellona.

 

Caro Papa Francesco, eri forse in stato di ebbrezza, distratto da acciacchi dell’età che offuscano la lucidità di pensiero? Come hai potuto   consentire che il Vaticano si ponesse in antitesi alla legge contro l’omotransfobia, strumento legislativo per mettere fine alle violenze, all’’odio, alla discriminazione omofoba? Eccelso pontefice, come accogli il plauso dell’omofobo Salvini che ringrazia “per il buon senso” e sparla, mente, dice che la legge sarebbe un bavaglio nei confronti della libertà di opinione (ma come, opinione l’odio violento contro l’omosessualità?). Pontefice innovatore, le sembra umano, non diciamo divino, tirare in ballo il Concordato? Condivide forse il ‘verbo’ del carrocciaro valpadano, le sue tronfie bugie? Lei sa che Salvini sostiene il falso, afferma che il decreto discriminerebbe la famiglia tradizionale. (???) E Letta, ovvero il Pd?  “Siamo sempre stati favorevoli a norme molto molto forti contro l’omotransfobia, e rimaniamo favorevoli a queste norme, al ddl Zan, ma siamo sempre stati aperti al confronto in Parlamento e guarderemo con il massimo spirito di apertura ai nodi giuridici”. (!!!) Il compromesso è decisamente il suo mestiere. Il senatore della Lega Pillon, della Commissione Giustizia: “Il ddl Zan provoca un terremoto senza precedenti nelle relazioni tra Stato e Chiesa”. Tajani (Forza Italia): “La nostra posizione è contro la legge Zan, ma non siamo una caserma e ci sarà qualcuno che può pensarla in maniera diversa. Il Decreto limita gli spazi di libertà”. Non sono noti i commenti della Meloni e dei suoi follower di estrema destra, ma nessun dubbio sulla loro pratica di discriminazione razziale e figuriamoci, ancor meno sulla loro violenza omofoba.  Infine, cosa pensano del ‘no Zan’ del Vaticano preti e suore omosessuali, che pochi proprio non sono?

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