Giovani e social, come vanno le cose dopo un anno di pandemia?

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La pandemia ha modificato tutte le abitudini, anche le più minime e insignificanti. Quel che è certo è che ha modificato la struttura delle relazioni e il modo stesso di relazionarsi con gli altri. Mesi complicati che hanno visto il mondo e le sue certezze crollare, probabilmente per rinascere dalle ceneri di quella che per molti è stata una autodistruzione. Chi ha sofferto probabilmente più di tutti è la fascia d’età più giovane: miliardi di ragazzi si sono visti stravolgere vita e quotidianità. E se all’inizio forse deve esser stato piacevole saltare la scuola o evitare troppi impegni, alla lunga è stata una continua violenza psicologica che porterà i ragazzi a convivere con strascichi pesanti, come si legge su Artemisialab.it.

Aumentato anche il tempo trascorso sul web, paragonabile ad una intera giornata. 24 ore collegati continuamente non solo ha aumentato il tempo “social” vissuto, in particolare dai giovani, ma anche degli aspetti preoccupanti. Secondo quanto riportato dal portale Giochidislots.com, “il tempo online trascorso da ogni individuo è raddoppiato, soprattutto nella fascia di età che va dai 12 ai 16 anni. Il che denuncia il fatto che un ragazzo su cinque trascorre 24 ore al giorno su internet senza alcun controllo dei genitori”.

Il tempo trascorso online insomma può portare, forse irrimediabilmente, danni sui giovani. Anche perché a preoccupare sono gli indicatori. Ad esempio la soglia di attenzione, già bassa nella generazione Z, è scesa addirittura a sette secondi circa, dato inferiore a quello dei pesci rossi.

Preoccupazioni che spingono ad altre domande: quali sono le attività che i giovani conducono online? Intrattenimento audio e video, giochi come le slot online, il blackjack e la roulette. Molto bene anche il poker online, avviato ormai sulla strada del fenomeno di massa. Ma anche e soprattutto social. Parecchi social. Facebook, nonostante ormai sia uno dei canali più “maturi” da questo punto di vista, resta una scelta di cuore per miliardi di giovani seppur stia cedendo lentamente il passo a Whatsapp (91%), decisamente il canale di messaggistica più quotato, e soprattutto Instagram (84.1%), ormai considerato il vero social da battere soprattutto per le generazioni più giovani e quelle, ormai prossime ad invadere i social, degli anni 2010. Molto bene anche TikTok, autentico protagonista dei pomeriggi in lockdown e l’astro nascente Twitch (17,60%), piattaforma di live streaming esclusiva per i giocatori che è pronta a sfidare il monopolio creato da Youtube in questi anni.

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