ANTHONY FAUCI / IL GRAN FINANZIATORE DEI FOLLI ESPERIMENTI DI WUHAN

Anthony Fauci, il super virologo statunitense, è il gran finanziatore del laboratorio di Wuhan, dal quale è ‘scappato’ il virus mortale. Un virus, quindi, ‘allevato’ in laboratorio, prodotto artificialmente.

Una collaborazione super segreta, quella tra Usa e Cina, che però adesso comincia a venire clamorosamente a galla.

Nicholas Wade. In apertura Anthony Fauci e, sullo sfondo, i laboratori di Wuhan

Il j’accuse è firmato da uno dei giornalisti investigativi di maggiore esperienza negli States, Nicholas Wade, trent’anni di carriera al ‘New York Times’, dove ne ha curato a lungo la sezione scientifica. Ha appena scritto una dettagliata inchiesta, Wade, non pubblicata sulle colonne del celebre quotidiano a stelle e strisce, ma sulla rivista ‘Medium’.

 

 

 

 

 

Dell’inchiesta-Wade sulla super connection internazionale a base di Covid-19, ha parlato un noto anchor man americano, Tucker Carlson, pochi giorni fa, il 10 maggio, nel corso della sua trasmissione “Tucker Carlson Tonight”.

 

 

L’INCHIESTA CHE SVELA LA CONNECTION

Ecco le parole di Tucker Carlson: “E’ Tony Fauci il responsabile della pandemia di Covid-19. Nicholas Wade, con la sua inchiesta, porta un numero enorme di prove, asserendo che questo virus ha avuto origine all’Istituto di virologia di Wuhan, nella Cina centrale. Avevamo sollevato questa possibilità fin dai primi giorni della pandemia, ma questo pezzo adesso lo dimostra”.

Continua Carlson: “Quando l’epidemia era iniziata, lo scorso autunno, il laboratorio di Wuhan stava conducendo esperimenti su come rendere infettivi per gli esseri umani i virus dei pipistrelli. Quegli esperimenti erano finanziati dai dollari dei contribuenti americani: il finanziamento di quegli esperimenti, infatti, era stato approvato da Tony Fauci a Washington. E’ difficile da credere, ma è vero, e il pezzo di Wade lo spiega”.

 

Continua la ricostruzione dei fatti: “Molti degli esperimenti di Wuhan venivano eseguiti sotto la supervisione di una ricercatrice cinese, Shi Zheng-li.Conosciuta come ‘la signora dei pipistrelli’, era la principale esperta cinese dei virus originari dei pipistrelli. Il suo lavoro consisteva nell’ingegnerizzare geneticamente i coronavirus in modo che infettassero gli esseri umani, e che lo facessero il più facilmente possibile”.

Esseri umani, avete letto bene. Da brividi.

Ancora. “Il lavoro, nota Wade, implicava ‘fare esperimenti di incremento di funzione (gain-of-function) progettati per far sì che i coronavirus infettassero le cellule umane”.

Tucker Carlson

Prosegue Carlson: “Perché questa ricerca andava avanti? Dovreste chiederlo alla scienziata che ne era responsabile. Ma i fatti rimangono: questi erano alcuni degli esperimenti più pericolosi mai condotti dall’umanità. Eppure, ora sappiamo che la Cina non stava prendendo le necessarie misure di sicurezza. E questo non dovrebbe sorprenderci. Diversi anni fa, i cablogrammi diplomatici statunitensi avevano già messo in guardia sugli scarsi standard di sicurezza del laboratorio di Wuhan. La struttura di Wuhan era classificata come ‘laboratorio di biosicurezza di livello due’. Che cosa significa? Secondo Richard Ebright, un biologo molecolare alla Rutgers, è all’incirca lo stesso livello di sicurezza che si troverebbe nello studio di un dentista americano”.

Seguiamo il drammatico filo della ricostruzione. “Quindi, quel laboratorio, mentre conduceva ricerche sul coronavirus e su come renderlo trasmissibile agli esseri umani, aveva quasi certamente infettato un ricercatore del laboratorio e così il virus si era diffuso. I primi pazienti affetti dal coronavirus non provenivano dal cosiddetto ‘mercato umido’, come ci avevano detto. I primi pazienti del coronavirus erano dipendenti dell’Istituto di virologia di Wuhan”.

 

FAUCI AUTORIZZA I FINANZIAMENTI PRO WUHAN

Si chiede e chiede Carlson: “Ancora una volta: perché il laboratorio di Wuhan avrebbe dovuto condurre esperimenti del genere? Beh, sappiamo che Tony Fauci aveva autorizzato il finanziamento della ricerca. Per cinque anni – dal 2014 al 2019 – Il ‘National Institute of Allergy and Infectious Deseases’, che Fauci dirige da decenni, aveva versato fondi ad un gruppo chiamato ‘EcoHealth Alliance’”.

 

 

Un interno dei laboratori di Wuhan

Ma cosa rappresenta quest’ultima sigla? Lo spiega Wade nella sua inchiesta, lo illustra ai telespettatori Carlson nel suo commento. “La EcoHealth Alliance, gestita dal dottor Peter Daszak, aveva stipulato un contratto con la dottoressa Shi per condurre una ricerca sull’incremento di funzione proprio nel laboratorio di Wuhan. Poco prima che la pandemia diventasse di dominio pubblico – il 9 dicembre 2019 – Peter Daszak aveva concesso un’intervista che era stata trasmessa in streaming online. In quell’intervista Daszak si era vantato di quanto fosse facile manipolare i coronavirus negli esperimenti di laboratorio”.

Ecco quanto aveva sostenuto Daszak in quella intervista di metà dicembre: “Il coronavirus è abbastanza valido…. Si può manipolare in laboratorio molto facilmente. E’ la proteina spike quella che contraddistingue il comportamento del coronavirus, il rischio zoonotico. Quindi si può ottenere la sequenza, costruire la proteina. E abbiamo lavorato con Ralph Barrack della UNC proprio per fare questo: inserirla nella struttura di un altro virus e poi fare un po’ di lavoro in laboratorio”.

Facile come bere un bicchier d’acqua.

Riprende a raccontare Carlson: “Alcuni giorni dopo questa dichiarazione, era diventato chiaro che questa nuova versione di coronavirus, questo nuovo coronavirus, quello che ora chiamiamo Covid-19, stava dilagando in tutta Wuhan, poi in Cina e quindi nel resto del mondo. Dall’inizio della pandemia, Peter Daszak, non a caso, è apparso praticamente su ogni piattaforma mediatica a sua disposizione per negare, nei termini più strenui e sprezzanti, che il laboratorio di Wuhan fosse in qualche modo legato all’epidemia, e questo perché ha motivi molto personali per affermarlo. ‘L’idea che questo virus sia uscito da un laboratorio è solo una pura sciocchezza’, aveva detto l’anno scorso. Ma questa è una bugia, non è una pura sciocchezza”.

Prosegue il racconto: “Molte persone intelligenti l’avevano capito subito. Una di queste persone è Alina Chan, una biologa molecolare del ‘Broad Institute’ di Harvard e del Massachusetts Institute of Technology. Ha coraggiosamente scritto un articolo su come il genoma del coronavirus non fosse cambiato molto nel tempo: e questo è strano, perché quel genoma era passato attraverso trilioni di repliche. Secondo Chan, questo fatto implica che il virus era stato progettato fin dall’inizio per la trasmissione interpersonale”.

“Anche l’ex direttore del CDC, dottor Redfield, l’aveva capito senza ombra di dubbio. Anche lui aveva sostenuto che il virus proveniva dal laboratorio di Wuhan”.

Alina Chan

Ecco, a questo punto, quanto ha dichiarato Redfield: “Continuo a pensare che l’origine più probabile di questo patogeno di Wuhan sia un laboratorio, che ne sia sfuggito. Altre persone non ci credono. Va bene così. La scienza alla fine lo capirà. Non è insolito che gli agenti patogeni respiratori su cui si sta lavorando in un laboratorio infettino il personale di laboratorio”.

 

 

L’OMS COPRE E DEPISTA

Ed eccoci al ruolo giocato, in tutta la vicenda, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Continua Carlson: “Milioni di persone sono morte di Covid-19, quindi non è questione di regolamento di conti o di attribuzione di colpe capire da dove sia venuto. Se vi vuole prevenire la prossima pandemia globale, bisogna capire come è iniziata questa. E così, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha detto che sarebbe andata in fondo alla questione. L’OMS è molto legata alla Cina (e agli Stati Uniti, che sono il primo finanziatore a livello internazionale, ndr): e così ha cercato di nascondere i fatti fondamentali delle origini di questa pandemia. E, per nascondere questi fatti, l’OMS ha nominato nientemeno che Peter Daszak come unico rappresentante, con sede in America, della squadra investigativa incaricata di indagare sulla provenienza del virus”.

Come affidare al lupo il governo del gregge di pecore, oppure a Dracula la gestione della banca del sangue!

Continua il j’accuse formulato da Wade ed esternato da Carlson: “In quello che si è rivelato essere un rapporto fasullo, il team dell’OMS ha concluso che ‘è estremamente improbabile’ che il virus provenga dal laboratorio di Wuhan”.

La sede dell’OMS

“Questo non è vero. L’indagine dell’OMS sulle origini del virus è stata fraudolenta. E questo è importante per la salute pubblica a livello globale. Ma una cosa che noterete è che Tony Fauci non ha detto questo. Perché? Perché, ancora una volta, è coinvolto personalmente. La ricerca sull’incremento di funzione, di cui Peter Daszak si vantava nell’intervista, era stata, infatti, esplicitamente vietata dal governo degli Stati Uniti. C’era una moratoria federale sul finanziamento degli esperimenti relativi all’incremento di funzione, proprio come quelli che si conducevano nel laboratorio di Wuhan, con effetti disastrosi. Allora, perché le autorità federali non avevano bloccato i finanziamenti al laboratorio di Wuhan? Questa è una domanda cruciale, e Nicholas Wade ha cercato la risposta”.

“Ecco cosa ha trovato: ‘Qualcuno aveva lasciato una scappatoia alla moratoria. La moratoria vietava specificamente il finanziamento di qualsiasi ricerca sull’incremento di funzione volta ad aumentare la patogenicità dei virus dell’influenza, della MERS o della SARS. Ma poi, una nota a piè di pagina 2 del documento sulla moratoria affermava che ‘E’ possibile ottenere un’eccezione alla pausa di ricerca se il capo dell’agenzia di finanziamento del governo USA ritiene la ricerca urgentemente necessaria per proteggere la salute pubblica o la sicurezza nazionale”. Fatta la legge, trovato l’inganno.

 

FAUCI & C., APRIRE UN’INCHIESTA

Prosegue il j’accuse: “E questa è esattamente la scappatoia che era stata sfruttata. Chi l’aveva firmata? Tony Fauci forse insieme a Francis Collins, il direttore del NIH – aveva fatto ricorso a questa speciale scappatoia per continuare a finanziare il laboratorio di Wuhan e gli esperimenti mortali che vi si conducevano. Esperimenti, chiaramente, finiti male”.

Secondo Richard Ebright, “sfortunatamente il direttore del NIAD (Fauci, ndr) e il direttore del NIH avevano sfruttato questa scappatoia per rilasciare esenzioni ai progetti soggetti alla pausa – asserendo assurdamente che la ricerca da esentare era ‘urgentemente necessaria per proteggere la salute pubblica o la sicurezza nazionale – annullando così la sospensione”.

Eccoci alle durissime conclusioni. “Questo non sarebbe successo se Tony Fauci non avesse permesso che accadesse. Questo è chiaro. E’ una storia incredibile. E’ una storia scioccante. In un Paese che funziona ci sarebbe un’indagine penale sul ruolo di Tony Fauci nella pandemia di Covid che ha ucciso milioni di persone e bloccato il nostro Paese, cambiandolo per sempre. Allora, perché non c’è un’indagine penale sul ruolo di Tony Fauci in questa pandemia?”.

L’inchiesta di Wade fa il paio con quella condotta da alcuni giornalisti australiani sui progetti di “guerre biologiche” portati avanti in Cina. Guarda caso, anche stavolta, in combutta con gli americani.

Potete rileggere il nostro articolo cliccando in basso.

Che senso hanno mai, a questo punto, i proclami anti Cina sbandierati da Joe Biden (e prima da Donald Trump), quando si portano avanti simili affari & progetti d’amore e d’accordo, sulla pelle dei cittadini di tutto il mondo?

Non dovrebbe fare una bella inchiesta e organizzare un bel processo il Tribunale dell’Aja per i crimini contro l’umanità?

 

P.S. Alla vigilia dello scorso Natale, il 24 dicembre 2020, la Voceaveva scritto un’inchiesta titolata “Anthony Fauci / Tutte le vittime americane sulla coscienza”. Potete rileggerla cliccando qui sotto

 

ANTHONY FAUCI / TUTTE LE VITTIME AMERICANE SULLA COSCIENZA

24 Dicembre 2020 di Andrea Cinquegrani

 

 

 

 

 

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