Ha lasciato la poltrona di amministratore delegato per dedicarsi anima e corpo ai vaccini e ai cambiamenti climatici, Bill Gates, ma la sua creatura, Microsoft, macina affari su affari.
Fresco, infatti, è l’acquisto di ‘Nuance’, un vero gioiello, società specializzata in soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale applicata alla sanità. Un’operazione che sfiora i 20 miliardi di dollari, per la precisione 19 miliardi e 700 milioni.
E’ la seconda nella storia di Microsoft, dietro solo all’acquisizione di Linkedin, cinque anni fa, per 26,2 miliardi di dollari.
La finalità, per i vertici di Microsoft, è quella di proporsi come ‘abilitatore’ nel mondo sanitario, nella telemedicina e di fornire alle strutture ospedaliere dei servizi di riconoscimento vocale, di analisi semantica e soluzioni innovative per accelerare i processi di digitalizzazione.
Osservano infatti i top manager: “Le soluzioni di Nuance funzionano perfettamente con i sistemi sanitari centrali, inclusa la cartella clinica elettronica, per alleviare il peso della documentazione clinica e permettere ai fornitori di offrire un’esperienza migliore ai pazienti”.
Un dato fa riflettere: il 77 per cento degli ospedali americani è già cliente di Nuance, che ha visto nel 2020 crescere di un significativo 37 per cento i ricavi della sua divisione ‘Healthcare Cloud’.
Un calcolo, poi, è presto fatto: inglobando Nuance, Microsoft potrà addirittura raddoppiare il suo ‘Total Addresable Market’, vale a dire il mercato potenziale per i suoi servizi, toccando lo stratosferico tetto dei 500 miliardi di dollari.
Una delle frecce nell’arco di Nuance è ‘Dragon Ambient Experience’ (DAX), che può svolgere svariate funzioni: ad esempio, registrare le conversazioni fra pazienti e medici, tradurle in annotazioni, contestualizzando il tutto con i contenuti delle cartelle cliniche.
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