LOCKDOWN / E’ INEFFICACE, SECONDO UNO STUDIO AMERICANO

Uno dei più apprezzati epidemiologi a livello internazionale, John Ioannidis, mette in forte dubbio l’efficacia delle politiche di lockdown per contrastare la pandemia da coronavirus.

Laureato in medicina all’Università di Atene, Ioannidis si è specializzato ad Harvard e attualmente insegna alla Stanford University.

Il fresco studio, pubblicato dall’European Journal of Clinical Investigation, è titolato “Reconciling estimates of global spread and infection fatality rates of Covid-19: an overview of systematic evaluations”.

La ricerca ha catalogato e messo insieme diverse indagini di sieroprevalenza, ossia il test sierologico con cui vengono individuati i soggetti che sono entrati in contatto con il virus e hanno sviluppato anticorpi, anche in assenza di sintomi. Sulla base della circolazione del virus, poi, viene calcolato il tasso di letalità, che in gergo tecnico si chiama IFR (Infection Fatality Rate) e stima il numero dei morti sul totale dei contagiati.

Tutte le valutazioni sistematiche effettuate sui dati di sieroprevalenza esaminati, convergono sul fatto che il virus Sars-CoV-2 è ampiamente diffuso a livello globale. Viene calcolato un IFR medio globale di circa 0,15 per cento (in Europa è pari allo 0,20 per cento) e di 1,5-2,0 miliardi di infezioni totali a tutto febbraio 2021, con ovvie differenze nell’IFR nei vari continenti, nazioni e città.

Su una popolazione globale di 7,8 miliardi di persone, 2 miliardi sono state infettate dal virus, e il 99,85 per cento è riuscito a salvarsi.

La ricerca prende in esame anche l’Italia, basandosi soprattutto sui dati contenuti in uno studio elaborato dall’Istat, “Primi risultati dell’indagine di sieroprevalenza”. Il nostro Paese presenta un tasso di sieroprevalenza pari al 2,5 per cento, pari a circa mezzo milione di persone, di cui il 7,5 per cento è concentrato in Lombardia. E presenta una percentuale elevata di IFR (assai più rispetto alla media europea).

Ioannidis critica una ricerca condotta dall’Imperial College Covid Response Team di Londra e pubblicata su ‘Nature’. Stando a quello studio, in undici paesi europei sarebbero stati evitati oltre 3 milioni di morti grazie al primo lockdown, e proprio in base a tale considerazione è stato avviato in autunno il secondo lockdown.

Secondo il docente della Stanford University, il ragionamento non regge e manca un reale confronto con altri paesi europei che porta invece a conclusioni diverse. Il prestigioso Imperial College, secondo Ioannidis, “deve mantenere a tutti i costi la sua narrazione originale”.

Nonostante i lockdown e le chiusure, il virus è per sua natura in grado di circolare più di ogni altro; d’altra parte, l’Organizzazione Mondiale della Sanità a settembre 2020 ha calcolato che fossero state già contagiate 700 milioni di persone.

Il virus, a quanto pare, è ormai ‘endemico’, come del resto già ‘diagnosticano’ i ricercatori che hanno messo a punto i primi vaccini (in pole position quelli dell’americana Pfizer, come è stato sottolineato nel corso di un summit economico-scientifico che si è tenuto il 12 marzo scorso).

Di seguito, potete leggere in lingua originale lo studio di Ioannidis, cliccando sul link in basso.

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/eci.13554

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