METRO’ A NAPOLI / DE MAGISTRIS FESTEGGIA LE NUOVE STAZIONI

“La stazione Duomo è in assoluto una delle più belle al mondo e tra pochi mesi aprirà finalmente al pubblico”.

Gongola di gioia e sprizza orgoglio da tutti i pori il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, nel dare l’annuncio non solo ai napoletani ma anche a tutto il mondo.

Peccato non spieghi la vera ‘story’ del metrò made in Napoli, una storia lunga ormai 45 anni fa, densi di sperperi colossali, disastri ambientali, progettazioni taroccate, autorizzazioni carenti, senza contare il foraggiamento con vagonate di denari pubblici sia delle imprese reduci da Tangentopoli che i clan dei Casalesi.

La copertina de La Metrocricca

Come mai il primo cittadino di Napoli non si è mai accorto di niente, negli otto anni esatti di sindacatura? Neanche i suoi predecessori? E tutti i funzionari di Palazzo San Giacomo che avrebbero dovuto sovrintendere e controllare e non lo hanno fatto?

Proprio sulla Voce potete leggere il fresco di web “La Metrocricca”, scorrendo la barra a destra e cliccando sullo spazio dedicato. Il volume si chiude con l’auspicio – espresso dal curatore dell’opera, Antonio Polichetti, esponente di spicco delle Assise di palazzo Marigliano – che finalmente la magistratura accenda i riflettori sull’affare Metrò dall’inizio (1976) ad oggi. E, perché no, anche una commissione parlamentare d’inchiesta, vista l’ampiezza e pesantezza delle illegalità e degli abusi commessi in tutti questi anni.

A Palazzo San Giacomo, invece, si sparano i tric trac (come del resto era solita fare l’assessora alla Cultura, Eleonora de Majo, appena dimessasi perché nella sua abitazione sono stati trovati diversi aggeggi per far ‘esplodere’ la propria felicità!): anche per la prossima apertura di un’altra stazione all’Arco Mirelli, a poca distanza dello storico Palazzo Guevara, una cui ala è crollata sette anni fa a causa dei lavori killer per il metrò, e solo per miracolo non c’è scappato il morto.

Così come si sono corsi, in questi anni, giganteschi rischi per il possibile collasso della Galleria Vittoria, su cui può abbattersi il tufo di Monte Echia, sempre a causa dei lavori per realizzare la famigerata Linea 6 del metrò.

Che però, secondo il primo cittadino e secondo il presidente onorario di Metronapoli, Ennio Cascetta (ex capo della Unità di Missione al ministero delle Infrastrutture), è il più bello del mondo. Soprattutto per via delle tante opere d’arte contemporanea presenti nelle stazioni.

E chissenefrega se il metrò fa ritardo, le corse saltano, quando piove tutto si allaga e la sicurezza va a farsi benedire.

E chissenefrega della ‘Metrocricca’.

 

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-LA METROCRICCA -il libro

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