“Per l’eccezionale contributo alla scienza e al progresso del benessere sociale”.
Questa la motivazione per il premio speciale conferito dalla ‘Dan David Foundation’ al guru dei vaccini negli Stati Uniti, Anthony Fauci, l’inossidabile capo del team di scienziati che affianca ritualmente il presidente della Casa Bianca.
E lui ha stabilito un primato da Guinness: ha ‘servito’ da Ronald Reagan fino a Donald Trump ed oggi è più che mai in sella al fianco del neo inquilino Joe Biden.
La Fondazione è israeliana e il premio non è proprio simbolico: la bellezza di 1 milione di dollari, che di certo il super scienziato devolverà in opere di bene, come è ormai in voga tra i parecchi filantropi-umanitari che popolano il jet set a stelle e strisce, da George Soros fino a Bill Gates ed Elon Musk.
In meno di un anno Super Fauci ha cambiato spesso e volentieri parere, sul minato terreno della pandemia.
Parla – come tanti eccellenti colleghi – della necessità di una vaccinazione di massa. Ma avverte che “i guariti dal Covid possono poi riportare una sindrome cronica”, senza chiarire bene di cosa si tratti: solo un senso persistente di fatica o cosa?
Ultima trovata. La “mascherina doppia”. Perché – ragiona – se una va bene, due possono fare ancora meglio.
Elementare, Watson. E perché non tre?
Nella foto Anthony Fauci
