Sempre più spesso, nel disastrato panorama pandemico, spunta il nome di un farmaco che promette miracoli, sul fronte del contrasto al Covid in modo immediato, senza dover attendere l’ormai estenuante trafila dei vaccini (le cosiddette “code alla vaccinara”, come ormai le raccontano i romani).
Ora dagli Stati Uniti arriva la notizia di un farmaco che può ridurre il rischio di sviluppare il coronavirus dell’80 per cento.
Si tratta del “bamlanivimab”, attualmente giunto alla fase di sperimentazione numero 3 (condotta su quasi mille pazienti) e prodotto dalla americana ‘ELI LILLY and Company”.
Già esulta il direttore medico-scientifico della casa farmaceutica, Josè Antonio Sacristàn: “I test stanno dimostrando che bamlanivimab aiuta a prevenire il Covid 19, riducendo sostanzialmente il ricovero tra gli anziani, uno dei gruppi più vulnerabili nella nostra società, e rafforzando l’idea che gli anticorpi neutralizzanti, come il bamlanivimab, possano essere determinanti nel cambiare il corso di questa pandemia”.
Il farmaco, a quanto pare, sta bruciando le tappe. Tanto che ha già ricevuto l’autorizzazione per l’uso di emergenza da parte della United States Drug Administration.
Quindi, già oggi negli Usa i medici possono contare su un’altra cura, un altro farmaco per i loro pazienti ad alto rischio.