Efficienza della modernità: idea di futuro remoto

Lo stato precario di salute si rivela con crudele chiarezza quando il Paese è chiamato a fronteggiare eventi eccezionali, emergenze e da mesi evidenzia l’incompatibilità con quanto propone la gestione del caso Covid-19, che nella sua inedita e complessa ampiezza emergenziale, è complicato dal corollario dell’imprevedibilità, che dà luogo al succedersi di piccoli e grandi fallimenti. Non fosse così, quanto segue si proporrebbe come operatività possibile e non come velleitaria utopia. Lo scetticismo della ragione ha invece la meglio sull’ottimismo, nonostante l’empatia con l’impegno del governo Conte, sottoposto a stress permanente per fronteggiare i mille disagi inflitti all’Italia dalla pandemia. Non fosse così, sarebbe agevole   condividere le opportunità di un progetto che potrebbe ottimizzare le caratteristiche del sistema sanitario italiano, diffuso capillarmente dal tempo della ‘mutua’, della tutela della salute ai medici di base, o di famiglia, per dirlo con la definizione confidenziale, che piace universalmente, a tutte le altre strutture assistenziali parallele.

Come uscire dal percorso impervio, dallo stretto sentiero in salita, che frena la corsa alla vaccinazione di massa, preambolo fondamentale per riprenderci la vita nella sua piena normalità? Per uno Stato moderno e con l’uso ottimale dell’informatica, sarebbe possibile imboccare la via d’uscita dal lento procedere in direzione dell’‘immunità di gregge’ e sventare distorsioni, scelte ‘clientelari’ delle priorità, inquinamenti mafiosi, errori da improvvisazione. Ospedali, Rsa, carceri e ogni altra struttura simile, potrebbero stilare un elenco completo delle persone da vaccinare, dichiarando accanto al nome di ciascuno i perché dell’ordine progressivo di somministrazione, cioè determinato dall’età e da priorità, come le patologie concomitanti, da altre obiettive urgenze. Nell’auspicata fase della piena disponibilità delle dosi del vaccino, si potrebbe indicare con buona approssimazione anche la data della somministrazione. Per rendere il progetto organico e trasparente, i medici di base, i colleghi degli studi privati, una volta immuni, potrebbero stampare e rendere visibile a tutti l’elenco dei loro assistiti, classificati con indiscutibili criteri di priorità. Su questo impianto operativo, integrato da migliaia di medici specializzandi, sarebbe d’obbligo esercitare rigorosi controlli con un’adeguata task force, per garantire il rispetto della regolarità.

Svanita rapidamente l’idea di fattibilità di quanto raccontato, ci si ritrova bersaglio indifeso dello tsunami di pareri scientifici e politici a ruota libera. Cerchiamo i gironi del calendario in rosso, arancione, giallo, del tutto chiuso, parzialmente aperto, quasi aperto. Per ora, purtroppo, il verde non è ancora il quarto, sognato, colore dell’attualità.

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