Le occulte persuasioni

La pubblicità. È spesso invadente, a volte spregiudicata, ad alto indice di creatività, banale, sgradevole, incisiva, perfino controproducente: è, come si definisce in ‘volgare’, l’anima del commercio, il mezzo più produttivo di persuasione, esplicita, occulta. Due casi: agli esperti non sfuggì l’invenzione dei produttori della bibita più venduta nel mondo, che inserirono nella ‘pizza’ di film di successo un fotogramma del loro prodotto. L’immagine così proposta non era percepita dalla vista, mentre in forma subliminale incideva nel subconscio degli spettatori fino a indurli a dissetarsi durante l’intervallo tra primo e secondo tempo con la bibita dell’immagine ‘involontariamente’ percepita.
Ai normali utenti del mezzo televisivo non sfugge il fastidioso aumento di decibel dai livelli normali del programma in corso all’audio strillato della pubblicità, così modificato per catturare l’attenzione degli ascoltatori. La ‘convincente’ modalità ha contagiato, probabilmente come esito di appositi stage, i conduttori televisivi, che urlano senza motivo dall’inizio alla fine dei loro programmi.  Che dire del bombardamento pluri quotidiano, su reti pubbliche private di spot, trasmessi ogni giorno più volte e per anni: quanti accidenti di materassi e di divani devono vendere on line nei numerosi show room il famoso produttore dei ‘sogni d’oro’ e l’azienda ‘artigiani della qualità’? Per capire di che parliamo: uno spot di 30 secondi, trasmesso durante ‘Sotto le stelle’ di Rai1, costa 92mila euro! Sempre uno, nel corso di ‘Italia’s Got talent’ di Mediaset, tra 83 e 100mila euro. In tema di pubblicità, l’adesione alla correttezza impedirebbe di comparare i costi o il dato della vendita di ‘prodotti’ affini, ma la regola è di recente ignorata dalle reti berlusconiane. Per convincere gli italiani che sono le migliori mostrano un grafico statistico con le colonne dei propri ascolti accanto a quelle più basse della Rai.  Si chiama pubblicità sleale e c’è un garante che non interviene.
Non sono meno discutibili i media ‘trash’ che speculano sulla diffusa morbosità, quasi esclusivamente femminile di chi si nutre di gossip. Un metodo semplice per capire di che si parla è seguire il sabato mattina la performance televisiva dell’acuto Gianni Ippolito, che sfoglia in chiave di satira pungente i racconti in righe e immagini di patinati periodici su presunti colpi di fulmine dei soliti noti, su tradimenti e corna, flirt estivi-invernali, star incinte. Il gossip system, in questo caldo luglio dell’auspicato post pandemia, scrive un’intrigante pagina di amori estivi. Il protagonista è il signor Silvio Berlusconi, di anni 83. Insinua il pruriginoso articolo, che il macho che più macho non si può, in vena di change amorosi avrebbe dato il benservito alla ‘fidanzata’ Pascale, sostituita dalla trentenne Marta Fascina, deputata forzitaliota calabrese. Ella si sarebbe trasferita ad Arcore nella magione del ‘capo’ e per trovare frescura marina lo avrebbe accompagnato in Costa Smeralda, dove a dire dall’informatissimo periodico potrebbe incrociare l’ex moglie Veronica, anch’essa in Sardegna per abbracciare i nipoti. Corollario appetitoso della notizia: le figlie di ‘meno male che Silvio c’è’ avrebbero manifestato gioiosa approvazione per l’inedita ‘fidanzata’ del padre. Lo scoop appena descritto avrebbe un seguito non meno entusiasmante. La Pascale, sollecitata a commentare il ‘fatto’, avrebbe smentito tutto con un perentorio “Berlusconi dorme sempre con me”. Viva l’Italia.

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