BRASILE / CACCIATO IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA MORO, PROVE DI GOLPE

Governo brasiliano in tilt. Il presidente Jair Bolsonaro cerca di scimmiottare Donald Trump e butta giù un ministro dopo l’altro nell’esecutivo carioca.

Dopo aver cacciato il ministro della Salute Henrique Mandetta, fautore del lockdown per il coronavirus, poi entrato in rotta di collisione con il titolare dell’Economia Paulo Guedes per le misure da adottare sul fronte dell’emergenza, adesso è arrivato il benservito ad un pezzo da novanta, il giudice protagonista nella Mani pulite brasiliana, Carlo Moro.

Un colpo clamoroso, che mette in pesante crisi un governo basato – per darsi un look – sulla guerra senza quartiere alla corruzione, rappresentata dalla nomina di Moro a ministro della Giustizia.

Due le scintille che hanno provocato l’incendio. Una è da ricercare nei minacciati provvedimenti liberticidi da parte di Bolsonaro, a quanto pare propenso a ripristinare il famigerato decreto AI-5, con cui la giunta militare aveva sciolto il Parlamento e abolito i diritti civili. Bolsonaro, infatti, è molto preoccupato dalla montante protesta popolare e dalle ultime manifestazioni anti governative.

Il secondo motivo sta nel fastidio procurato a Bolsonaro dalle indagini della Polizia Federale sull’utilizzo distorto di fondi pubblici da parte del figlio, il senatore Flavio Bolsonaro.

Per questi motivi ‘O Presidente vuole un capo della polizia al suo servizio, disposto ad accogliere le sue richieste, anche di dossieraggio sugli avversari politici.

Moro non sta al gioco. E non rimuove il direttore generale della Polizia Federale, il commissario Maurizio Valeixo, il quale è stato il suo braccio destro nel corso della maxi inchiesta “Lava Jato” che ha capovolto i destini politici del Paese, con la scoperta della tangente del secolo via Petrobras.

“Una simile interferenza non si era neanche verificata con i precedenti esecutivi guidati dal Partito del Lavoratori di Ignacio Lula da Silva – ha sbottato Moro – figurarsi se posso accettarlo adesso”.

Detto fatto, con grande coerenza Moro si è dimesso.

A quanto pare Bolsonaro intende nominare al suo posto Jorge Oliveira, un maggiore della Polizia militare, ora al vertice dello staff del Segretario generale della presidenza.

L’inizio del golpe?

 

 

Nella foto Jair Bolsonaro

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