UTOPIA MULTICOLORE

Certo l’idea che invade il seguito di questa somiglia molto all’ ‘uovo di Colombo’, Tra poco il perché. A proposito, il detto popolare ‘Uovo di Colombo’  perché  coinvolge il mitico navigatore genovese? Cristoforo Colombo, invitato a cena da dignitari spagnoli,  rispose con acume al loro scetticismo sulla grandezza dell’impresa conclusa con la scoperta dell’America, alla provocatoria affermazione che chiunque sarebbe riuscito a compierla: “Ne siete convinti? Provate a far stare rito in piedi un nuovo poggiato su un tavolo”. Il tentativo ovviamente non  riuscì. I gentiluomini piccati: “Ci provi lei”. Colombo battè leggermente l’uovo che rimane ritto senza lacuna difficoltà. I nobiluomini : “Così lo sappiano fare anche noi”. Colombo: “È vero, ma  io l’ho fatto!”. L’aneddoto e la relativa ‘morale’ sono propedeutici al ragionamento sulle storiche difficoltà della sinistra di convogliare in un robusto alveo i tanti rivoli che scorrono in  piena anarchia, finiscono per perdersi in terreni permeabili e sottraggono linfa vitale al ‘grande fiume’ della sinistra. In questo scorcio del 2020 il fronte avverso alla destra italiana, delle tre anime più o meno nere di Salvini, Berlusconi, Meloni, testimonia esemplarmente la sua vocazione per l’anarchia ideologico-strategica. Graficamente, il cerchio  che contiene i suoi numerosi profili concede un buon tratto della curva principale al Pd, benchè ancora convalescente per la batosta elettorale del 2018, ma in parte risanato dal terapeuta Zingaretti. Occupano fette modeste del cerchio Italia Viva di Renzi e Azione di Calenda (cui  manca solo l’aggettivo ‘cattolica’, ma siamo là). L’una accanto all’altra, quasi gemelle, provano ad alimentarsi a spese dei dem per sottrazione di conensi al progenitore. Spicchi di varia dimensione affollano brevi tratti di circonferenza:  Leu (Liberi e uguali),  Sinistra, +Europa, Verdi, Potere al Popolo, Partito Comunista, Liste civiche…
È utopia, per mille e una ragione immaginare la quadratura del cerchio in cui si affolla la molteplicità di  tanti soggetti, sebbene omogenei per alcuni fondamentali imprescindibili, come l’antifascismo, il lavoro, l’equità sociale. Le difficoltà a strutturare il processo di unificazione, di là dall’incidenza delle  influenze genetiche non coincidenti,  è la sedia vuota di un leader massimo per autorevolezza, carisma, rappresentatività, capacità di attrarre e di disegnare un progetto di alto profilo,  generalmente condiviso. L’idea di un numero uno super dotato frulla certamente nella testa dell’universo progressista, ma come il fiume   devia il suo corso perché ostruito, così frena la tendenza a sfociare in mare aperto da un delta sgombro di ostacoli, grazie a un navigatore all’altezza. Chissà che i ragazzi dei miracoli e  la loro carica di energia ‘rivoluzionaria’,  che contagia trasversalmente tutte le età, non dia anche i natali politici a un vertice operativo in cui far convenire le molte sfumatura di rosso, giallo, verde, rosa. Che accada non è facile come l’uovo di Colombo, ma  può somigliargli,  magari  con la forte spinta e non solo emotiva delle sardine. Non pensavamo fosse utopia portare in piazza milioni di italiani?

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