Incendi in Amazzonia, il presidente brasiliano Jair Bolsonaroarriva ad accusare la star del cinema Leonardo Di Caprio di aver finanziato le Ongche, a suo parere, hanno fatto appiccare le fiamme.
Sta raggiungendo toni paradossali la messinscena del numero uno carioca, messo alle strette sul fronte delle distruzioni del patrimonio forestale della sua terra. Non sapendo che pesci prendere, è giunto ad accusare una serie di organizzazioni non governativeche si battono, anzi, proprio per la tutela dell’ambiente.
Nel suo mirino in particolare una, Earth Alliance.
La Fondazione Di Caprio, infatti, è attiva nel finanziare progetti che tendono a proteggere le specie in via di estinzione e fa a sua volta parte di Earth Alliance, alla quale il celebre attore avrebbe recentemente devoluto 500 mila euro.
Cosa che fa sbottare il capo verdeoro: “Di Caprio è proprio un bravo ragazzo, vero? Dare dei soldi per appiccare incendi in Amazzonia!”.
Che controbatte: “nonostante meritino il nostro sostegno, non abbiamo finanziato le organizzazioni delle quali si parla”. E si rivolge al popolo brasiliano, “all’opera per la salvaguardia del suo patrimonio naturale e culturale”.
Giorni fa, il 26 novembre, in Brasile quattro membri di organizzazioni non governative sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di aver deliberatamente appiccato degli incendi al fine di documentarli e di ricevere donazioni, venendo poi liberati per disposizione del giudice. Gli attivisti di altre Ong hanno aspramente criticato tali arresti, sostenendo che rientrano in una macchinazione governativa tesa a discreditare e delegittimare il lavoro dei gruppi ambientalisti.
Bolsonaro, infatti, si è detto convinto che il WWF avrebbe pagato per avere delle foto, scattate da alcuni pompieri utilizzati e che, di seguito, avrebbe utilizzato quegli scatti per ricevere delle donazioni, tra cui figurerebbe anche un contributo da mezzo milione di dollari da parte di Di Caprio.
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