Siamo tutti ‘tam tam’

Che confusione… (“…sarà perché ti amo, canzone cult dei Ricchi e Poveri)…sarà perché ti odio (Salvini-Conte, Renzi-Zingaretti, Boschi-Conte, Boschi-Pd, Di Maio-Salvini, Gad Lerner, Salvini-Di Maio, Meloni-Salvini [‘odio-amore’], Lega-Greta Thunberg, eccetera, eccetera). Mai tanto caos nel Bel Paese, aperto più di sempre a ogni svolta, ribaltone, salto della quaglia, revisionismo, pentimenti, abiure e fulminazioni su vie plurime via della Damasco partitica, inciuci, colossali balle, fatti e dati mistificati, complotti. Star dietro a tutto questo è destabilizzante e finisce per fare il gioco di populisti, sovranisti, millantatori, delle accozzaglie che assemblano nel puzzle dello Stivale le tessere di scenari ad alto rischio di minare lo status di Paese democratico. Messi in fila, i titoli dei quotidiani, sono lo specchio del grande caos italiano. Conte, sempre più affetto da autostima, bacchetta il dissenso endogeno e minaccia: “Chi non fa squadra è fuori dal governo”. Quanta differenza con l’avvocato spaesato del primo incarico da premier. Di Maio, tremebondo per l’insidia di un possibile antagonista alla  leadership dei 5Stelle, risponde: “Stavolta Conte ha esagerato”. Mancano solo il guanto della sfida, il duello che non fa feriti. Enrico Rossi, governato Pd della Toscana: “Italia Viva è come Forza Italia, ha posizioni di destra. La Leopolda? Un regalo a Salvini”. Rossi cita l’incredibile vana frase di Zaia, governatore del Veneto “Bisogna togliere il galateo alle forze dell’ordine e restituire il manganello”. Parole dure anche nei confronti della ministra Bellanova, cofondatrice di ‘Italia Viva’. La Meloni mostra il broncio al raduno di piazza San Giovanni, ce l’ha con il socio Salvini che l’ha snobbata. Sul palco del comizio, solo bandiere della Lega. Dura o cade il governo, legge di bilancio salva Italia o presa in giro degli italiani, 5Stelle-Pd, alleanza strutturale o episodica, futuro del mondo in forse o terrorismo ambientalista? Caos.

Al caos mondiale partecipano il truce Trump  che si gingilla pericolosamente con i balzelli su prodotti italiani d’eccellenza e non solo, l’aggressività della Cina, il fuoco nemico di parte del clero contro Papa, il terrorismo di Erdogan contro i curdi, il negazionismo delle potenti multinazionali del petrolio e di altre fonti energetiche che minacciano la sopravvivenza del Pianeta, la tragedia dei migranti, della loro via crucis in cerca di pace e di condizioni di vita umane.

Oltre la Manica è caos Brexit. L’ultima del  carnevalesco Johnson è la triplice lettera alla Ue. Nella prima, senza firma, si chiede l’ennesimo rinvio dell’uscita dalla Comunità, nella seconda, firmata, si invita la Ue a non tenerne conto, a non concedere il rinvio, nella terza si conferma la richiesta di non consentire proroghe. Ecco, a quale clownesco personaggio è affidato il futuro of the Great Britain.  Non c’è pace in Europa. Madrid incarcera i leader catalani, Barcellona insorge, la Milano spagnola diventa campo di battaglia tra dimostranti e forze dell’ordine. Rivolta di piazza, violenze, arresti, lacrimogeni, dopo le dure condanne, da 9  a 13 anni di prigione per gli indipendentisti.

In margine all’esplorazione delle contrapposizioni, che rendono la Terra pianeta di conflitti permanenti, il caso solo in apparenza minimale rispetto all’Italia dei razzisti. Massimo Antonelli, ex giocatore di basket ad altissimo livello, ha messo la sua grande  e accertata competenza nella generosa impresa di allenare un gruppo di ragazzi figli di immigrati. L’iniziativa è approdata a crescente competitività dei ‘Tam, tam’ squadra che ha vinto il torneo regionale under 15. Il passaggio alla categoria superiore è stato bloccato dalla Federazione Italiana pallacanestro. Il commento di Antonelli: “Che futuro  sarà per questi ragazzi se neghiamo loro anche lo sport?” I 45 giovani atleti del team guidato da Antonelli sono nati quasi tutti in  Italia, ma la Fip nega loro di partecipare a un torneo nazionale perché la ‘regola’ consente la presenza di due soli stranieri ma lo ammette una legge sullo ius sportivo, ignorata dalla Federazione. Il Tar ha accolto il ricorso alle decisione, protervamente rigida della Fip. In attesa della sentenza ha consentito ai ‘Tam tam’ di iscriversi ‘con riserva’.  Siamo tuti ‘Tam tam’.


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