Italia in pole position per l’incarico di Mediatore Europeo. E’ in lizza, infatti, il Difensore Civico della Campania, da un anno e mezzo l’avvocato Giuseppe Fortunato. Il numero delle candidature presentate è piuttosto basso, motivo per cui il nostro Paese ha ottime chance, soprattutto visto il curriculum e le esperienze largamente maturate da Fortunato sul fronte della difesa civica e dei diritti dei cittadini.
Una carica di grossa importanza nei paesi anglosassoni e dell’Europa settentrionale. La figura, infatti, nasce in Finlandia, si propaga presto nei paesi scandinavi e approda nel Regno Unito, dove tutti conoscono la figura dell’Ombudsman, colui il quale difende i diritti dei cittadini nei confronti di ogni sopruso della pubblica amministrazione.
Una figura da noi non poco snobbata, visto che in molte regioni italiane l’incarico non viene remunerato, pur svolgendo – il difensore civico – un lavoro qualitativamente e quantitativamente superiore a quello effettuato dai consiglieri regionali, invece lautamente retribuiti.
Fortunato, in vista della elezione, può contare sull’appoggio di 7 paesi europei e di 51 eurodeputati appartenenti a tutti i gruppi politici, in modo trasversale.
Le audizioni (di Fortunato e degli altri pochi candidati) si svolgeranno il 3 dicembre prossimo. Vi prenderanno parte tutti i deputati europei e vi potranno assistere i cittadini.
Non è la prima volta che Fortunato si presenta per la carica di MediatoreEuropeo. Successe già nel 2005, quando giunse secondo, alle spalle del super sponsorizzato e potente greco Nikiforos Diamandouros. Un nome che suscitò, all’epoca, un mare di polemiche, anche per via della militanza attiva dello stesso Diamandouros agli annuali summit dei Bilderberg.
Da un anno e mezzo Fortunato è Difensore Civico in Campania, un incarico ottenuto dopo anni di strenua battaglia legale. Visto che per anni, appunto, era stato impossibile procedere ad una nomina non lottizzata, come al solito, non clientelare, in barba ad ogni competenza tecnica, all’esperienza maturata, al curriculum: anzi, soprattutto alla comparazione tra i curricula.
Fortunato ci è riuscito vincendo per bei sei volte in sede giudiziaria, sia al Tar che davanti al Consiglio di Stato. Esemplare l’ultima sentenza di fine 2017, con cui il Consiglio di Stato sostiene senza se e senza ma che non ci può trattare di una carica strettamente politica, ma deve riguardare il merito, la competenza, la professionalità. Una sentenza che fa storia nel mondo delle nomine negli enti pubblici. Ma, al solito, regolarmente bypassata.
Nelle ultime settimane Fortunato ha ingaggiato una battaglia per il rispetto del diritto al lavoro da parte tutti i navigator– oltre 400 – che sono scesi in piazza per manifestare e contestare vivacemente il Governatore della Campania Vincenzo De Luca.
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