ZOOMARINE – L’APPELLO DELLA LAV PER I DELFINI

Riceviamo dalla LAV e pubblichiamo.

 

E’ uno zoo – ne ha formale licenza – ma è contemporaneamente un parco divertimenti: per questo, da anni, Zoomarine propone, nella struttura alle porte di Roma, spettacoli con mammiferi marini attorniati da concerti, dj set, feste, happening, oltre al fisiologico rumore prodotto dall’accesso quotidiano di un pubblico molto ampio.

A questo rumore, ovviamente, gli animali sono sempre esposti: LAV ha quindi deciso di misurare i livelli di inquinamento acustico, per valutarne la compatibilità con la detenzione di delfini e pinnipedi.

Durante il sopralluogo (svoltosi sabato 20 luglio), realizzato da una squadra di quattro persone, sono stati rilevati livelli di rumore preoccupanti, che meritano verifica urgente da parte delle autorità competenti, a cominciare da ARPA Lazio per poi passare ai tecnici del Ministero dell’Ambiente, competenti sulla verifica del rispetto delle licenze a giardino zoologico, perché rappresentano un potenziale pericolo per animali.

 

Il livello medio delle rilevazioni durante l’evento “DJ-SET con i VALESPO”, durato due ore, si attesta a 90 dB: come ascoltare continuativamente, per 120 minuti, il rumore di una motosega, o il passaggio di un treno. I picchi di rumore raggiunti durante l’evento, inoltre, sono stati di 110 dB, equivalente al rumore assordante che si percepisce in una discoteca, o a quello di un martello pneumatico.

Gli auditorium dove vengono svolti questi concerti sono a ridosso delle vasche degli animali, soprattutto Pinnipedi (Foche, Otarie, Leoni Marini, etc), Pappagalli e Delfini. Questi ultimi, peraltro, hanno un udito molto più sensibile di quello degli umani e il rumore che viene dagli impianti di amplificazione per la musica e gli spettacoli, viaggia, nelle loro vasche, molto più velocemente, rimbalzando continuamente tra le pareti, senza che gli animali vi si possano sottrarre.

Per le attività ludico-ricreative l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non superare la soglia dei 70dB, ammonendo che effetti avversi per la salute umana sono già riscontrabili oltre gli 80dB. –  dichiara Andrea Casini, responsabile LAV Area Animali Esotici – Non entriamo nel merito delle scelte di quanti intendono pagare un biglietto usufruendo dei servizi di Zoomarine, ma rileviamo, invece, che in base a questo sopralluogo emergerebbe che gli animali che la struttura detiene sono stati costretti a sopportare livelli di rumore a loro assolutamente sconosciuti in natura, pericolosi per la loro salute e il loro benessere, oltre a essere impiegati in attività spettacolari che poco si addicono a un giardino zoologico, (tipologia di struttura per la quale sono autorizzati dal Ministero dell’Ambiente)”.

LAV chiede ai Ministeri dell’Ambiente e della Salute, competenti sul rispetto della normativa sui giardini zoologici, di disporre una immediata ed urgente ispezione per monitorare urgentemente le attività di Zoomarine, e di verificarne in maniera stringente la compatibilità con le norme che regolano le attività degli zoo, e con il benessere che deve essere garantito agli animali, in particolare rispetto al rumore durante gli eventi descritti.

Intanto giovedì 25 luglio il Consiglio di Stato si pronuncerà sul ricorso di Zoomarine contro la sentenza del TAR del Lazio, con la quale si fa divieto di attività di nuoto con i delfini per i visitatori della struttura  (https://www.lav.it/news/nuoto-delfini-zoomarine-impugna-sentenza) e LAV sarà presente con i suoi avvocati a difendere l’importante sentenza ottenuta.

Abbiamo appreso che l’Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti e Parchi (ANESV), è intervenuta nel processo, a sostegno di Zoomarine – aggiunge Casini – Zoomarine, ottenendo l’appoggio di ANESV, ente espressione del mondo del Circo e dei Parchi Divertimento estraneo alle logiche di conservazione e educazione tipiche dei Giardini Zoologici, sta forse ammettendo di essere un mero parco divertimenti e non anche uno zoo? Sarebbe almeno un atto di chiarezza, visto che le attività ‘spettacolari’ che svolge al suo interno, appaiono essere estranee a quelle di un giardino zoologico”.


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