A breve verranno effettuati i primi test di volo del Falco Xplorer,il fresco super drone, prototipo allestito da Leonardo-Finmeccanicae presentato giorni fa al salone aerospaziale di Le Bourget, a Parigi.
Il test si svolgerà all’aeroporto Trapani-Birgi, sede del trentasettesimo stormo dell’Aeronautica Militare e già utilizzato come poligono sperimentale del drone da guerra P1HH Hammerheaddi PiaggioAero eLeonardo.
Si tratta, in pratica, di un drone d’avanguardia, un velivolo a pilotaggio remoto interamente progettato e realizzato in Italia; capace di volare ininterrottamente per 24 ore a una quota operativa di 24 mila piedi, in ogni condizione metereologica, e per svolgere un “ampio ventaglio di missioni sia di tipo militare che civile-governamentale”, come dettagliano i suoi ideatori.
Spiega Antonio Mazzeo, blogger da anni impegnato sul fronte pacifista: “Il sistema Falco Xplorer disporrà di un collegamento dati satellitare per operazioni terrestri e marittime di intelligence, sorveglianza e ricognizione. La configurazione della piattaforma include un radar di sorveglianza Gabbiano T-80 con una copertura sino a 200 miglia, una torretta elettro-ottica Leoss, un sistema Elint (Electronic INTelligence) di protezione elettronica Sage e un sistema di identificazione automatico per applicazioni marittime. La stazione di controllo a terra consentirà agli operatori di monitorare l’aeromobile e i suoi sensori e di trasmettere le informazioni ai sistemi C5I (Command, Control, Communications, Computer, Collaboration and Intelligence) della rete militare nazionale e di quella dei paesi alleati. Il Falco Xplorer sarà certificato in conformità allo standard NATO di idoneità al volo per sistemi a pilotaggio remoto dell’Alleanza Atlantica”
Dettaglia ancora Mazzeo: “La nuova piattaforma si posizionerà tra i droni MALE (Medium Altitude Longe Range), con dimensioni e prestazioni molto simili all’MQ-9° ‘Predator’ della statunitense General Atomics, in dotazione all’US Air Force e nella versione migliorata ‘Reaper’ al trentaduesimo Stormo dell’aeronautica italiana di stanza ad Amendola (Foggia)”.
“Presenterà inoltre una fusoliera ingrandita e allungata rispetto al predecessore ‘Falco Evo, per poter accogliere sistemi per le comunicazioni satellitari e sensori con prestazioni migliorate e una struttura alare potenziata per poter trasportare carichi esterni”.
“Falco Xplorer sarà offerto sia come piattaforma integrata sia nell’ambito di contratti di servizio per missioni unmanned”, dichiara l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo. Che prosegue: “Contiamo di aumentare la nostra quota di mercato nel settore dei droni proprio grazie alla capacità di comprendere a pieno le esigenze dei clienti. Attualmente è in corso la certificazione per il volo in spazi aerei non segregati, condizione preliminare per offrire il prodotto a clienti civili, come la guardia costiera e la protezione civile, e militari”.
Commenta ancora Mazzeo: “A conferma del ruolo di primo attore di Leonardo-Finmeccanica nel mercato internazionale degli aerei senza pilota, c’è infine il programma avviato in consorzio con le holding Airbus e Dassault Aviation per la progettazione e realizzazione del drone europeo ‘EuroMale’ (European Medium Altitude Long Endurance), progetto finanziato dell’Organizzazione europea per la cooperazione in materia di armamento Occar (Joint Organization for Cooperation in Armament)”.
Il progetto ‘EuroMale’ ha preso il via nel 2016 con un memorandum sottoscritto da Italia, Francia e Germania. Per il biennio 2019-2020 ha già ottenuto un finanziamento da 100 milioni di euro in arrivo dal Fondo europeo di difesa.
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