STRADE A NAPOLI / LE PIU’ “SGARRUPATE” IN ITALIA E IN EUROPA

Napoli e il suo hinterland, la capitale delle strade più disastrate in Italia e tra le prime in Europa.

Vedi Napoli e poi scassati l’auto e caso mai muori, è questo ormai da anni il ritornello.

La conferma dello stato comatoso delle arterie stradali arriva da un fresco report preparato dall’ACIche fornisce dati e percentuali da brivido urbano ed extraurbano.

“Le strade extraurbane della provincia di Napoli per tasso di mortalità e indice di gravità degli incidenti sono le peggiori d’Italia (su 520 chilometri 267 sinistri, 22 morti e 435 feriti) e tra le più pericolose d’Europa. Sull’intera rete stradale extraurbana della città metropolitana risultano in aumento gli incidenti dell’11,8 per cento, i feriti del 7,2 per cento e i decessi addirittura del 220 per cento”.

Cifre da guerra quotidiana, neanche a Baghdad o in Afghanistan.

Prosegue il tragico bollettino bellico. “A Napoli si verificano in media 14 incidenti con 20 feriti al giorno e circa 2 morti a settimana”.

“In particolare nell’ultimo anno (i dati si riferiscono al 2017), nella provincia partenopea si sono registrati 95 morti, 7.325 infortunati e 5.265 sinistri. Rispetto all’anno precedente risultano in aumento sia i decessi (più 4,4 per cento) che i sinistri (più 2,4 per cento), in percentuale maggiore rispetto alla media nazionale che è rispettivamente di più 2,9 per cento e di meno 0,5 per cento”.

“Esiste però anche la responsabilità individuale. La principale causa dei sinistri infatti è la guida distratta dovuta all’uso del cellulare da parte del conducente (28 per cento dei casi), seguito dalla velocità eccessiva (17 per cento). La fascia di età più a rischio è quella dei giovani: il 26,6 per cento delle vittime ed il 40,3 per cento dei feriti hanno infatti meno di 30 anni. I centauri costituiscono la categoria di utenti più esposta: il 38,9 per cento dei morti e il 39,3 per cento dei feriti viaggia a bordo di un ciclomotore”.

Se non vi pare una guerra, questa.


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