Il sogno svanisce con rapido andamento. La credibilità dei 5Stelle deperisce a vista d’occhio, slogan fondamentali per attrarre benevolenza elettorale esondano dall’impianto autoreferenziale del Movimento e finiscono nel baratro dell’omologazione al peggio della partitocrazia. Da ultimo l’arresto di Marcello De Vito, presidente grillino dell’Assemblea capitolina, uomo di punta dei 5Stelle, storico militante fin dalla loro fondazione, autoproclamatosi campione dell’onestà. Intascava tangenti. Incompetenza, brogli, corruzione, contiguità con lestofanti per reati esecrati prima di assaporare il sapore del potere, menzogne, complicità con il peggio dei partner di governo in posizione clamorosamente subalterna: che altro, per spiegare il percorso imboccato da Di Maio e compari sul viale del tramonto? Complici del Salvini razzista, omofobo, secessionista, i grillini, nel dossier che s’ingrossa dicono ‘presente’ alle voci indagati, condannati, inetti, eterni apprendisti, bugiardi. Fatti loro? Purtroppo no. La loro affinità con il sistema politico da Terza Repubblica, preannuncia l’inevitabile disaffezione per la politica di chi li aveva accreditati del nuovo moralizzatore e, dell’efficienza. Chi se ne avvale? Tale Matteo Salvini, fenomeno compatibile solo con un Paese di opportunisti, da sempre sudditi di chi ha il potere. Zingaretti, se ci sei, batti un colpo.
Come non capire Agnelli, che tutela una sua fonte di arricchimento? Le azioni della Juventus, godono di ottima salute, spinte a guadagni allettanti dai gol di Ronaldo. E’ finita nell’oblio, smorzata con il silenziatore di media compiacenti, la magagna dell’asso portoghese che ha pagato profumatamente per evitare i guai giudiziari di una violenza sessuale ed è spartita rapidamente la notizia del reato di evasione fiscale. La società che lo ha “comprato” a peso d’oro lo ha più volte gratificato con un mix di elogi, per le sue indiscusse doti calciatore e “di uomo”. Osservate la fotografia che lo ritrae in un gesto di esultanza emblematico, al top della volgarità. Le conseguenze del gestaccio sono all’esame della commissione disciplinare della Uefa. A prescindere dalla punizione, se ci sarà, è destinata a sopravvivere l’idea di Ronaldo grande uomo oltre che grande atleta? Ci potete scommettere. “Non penso che verrà squalificato” ecco l’opinione assolutoria del vice presidente juventino Pavel Nedved. “Bisogna capire certe emozioni, secondo me non ha fatto nulla di male”. Insomma tre Ave Maria, un Pater Noster e arriva l’“ego te assolvo, amen”. Una star del calcio, cioè di una delle più potenti droghe planetarie, alimenta interessi miliardari e fornisce spunti quotidiani alle pagine sportive di giornali, radio e televisioni, per impedire, a gran parte dell’umanità, di contestare le ingiustizie di chi domina il mondo. La Juventus annuncia che nell’estate 2019 giocherà la International Champions Cup. Il New York Times anticipa che andrà in Asia ed eviterà gli Stati Uniti dove Ronaldo è sotto inchiesta. Alle accuse di stupro di Kathryn Mayorga, si sovrappone la denuncia dell’ex fidanzata Jasmine Lennard, modella inglese. Sostiene di possedere prove compromettenti su di lui. In risposta, CR7 l’avrebbe minacciata di mostrare al padre fotografie hard di quando erano
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