SOROS / PRONTO A TUFFARSI SULLA PREDA-ITALIA IN SPRED?

Arie di crisi? Paesi alle prese con pressanti problemi? Economie allo sbando? E’ il momento adatto per il super finanziere d’assalto internazionale, George Soros, di avventarsi sulla sua preda. Successe addirittura con l’Inghilterra nel 1991, aggredita a morsi; e quella crisi costrinse il nostro governo Amato a prendere drastici provvedimenti – lacrime e sangue – per salvare la nostra lira.

Ora Soros, a quanto pare ci riprova. Dopo un quarto di secolo il clima sembra tornato favorevole e lui è sempre pronto per afferrare alla gola i paesi in crisi: ha da un anno la Macedonia nel mirino e aspetta solo il momento giusto.

Intanto si traveste da magnate internazionale, a favore delle Ong (che lui stesso spesso e volentieri crea a finanzia a botte di milioni di euro), dei processi di massicce immigrazioni. Un santo, papabile per il Nobel per la Pace…

Alla trasmissione di Lilli Gruber, “Otto e mezzo”, è intervenuto l’ex premier Mario Monti che ha raccontato un episodio, quando era appena arrivato a palazzo Chigi dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi via spread. “Una delle prime telefonate mi è arrivata da George Soros. Mi chiamava per suggerirmi di chiedere aiuto all’Europa. Noi decidemmo di non far intervenire la Troika e non seguimmo il suo consiglio. Ma Soros era molto preoccupato per la situazione italiana”.

Nel senso che forse intendeva ricevere qualche consiglio o qualche dritta per entrare nel “big business” e mangiare a pezzi e bocconi il Belpaese.

E di più, Soros, ha fatto circa un anno fa, quando si è autoinvitato a palazzo Chigi, stavolta inquilino Paolo Gentiloni. La vicenda è rimasta sempre avvolta nel mistero. Si entra ed esce a proprio piacimento da quel Palazzo inaccessibile ai comuni mortali? Si è davvero autoinvitato? Oppure è stato lo stesso Gentiloni a chiedergli qualche consiglio? Da rammentare che era appena scoppiata la bomba Ong, con le inchieste dalla magistratura siciliana sui business intrecciati sulla pelle di tanti immigrati. Era forse venuto a trattare?

E oggi, con un’Italia tra le onde dello spread, forse ha pensato sia venuto il momento di soffiare sul fuoco, tanto per creare il terreno giusto per qualche blitz.

Osserva il ministro degli Interni Matteo Salvini: “dietro questa impennata (dello spread arrivato a quota 305, ndr), c’è una nuova manovra finanziaria di speculatori alla vecchia maniera, come successe 25 anni fa con George Soros, per comprarsi in saldo delle aziende italiane. Chi oggi pensa di speculare in quel modo perde tempo”.

Da rammentare che in giro per il mondo opera la tanto umanitaria corazzata di Soros, la Open Society Global Foundation, nel cui board è presente la nostra ex commissaria Ue (fine anni ’90) e radicale storica, Emma Bonino.

Vedremo presto quel che bolle in pentola.


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