Isoardi, prossima erede della Clerici condurrà la “Prova del cuoco”, cioè donna di fede leghista in amore per il Ce l’ho duro ministro dell’interno. Andrea Lo Cicero, partner della Isoardi, assoldato pescando dal Movimento 5Stelle. E’ un altro saggio della spartizione tra soci al governo, non la prima, neppure l’ultima. Ma in primo piano c’è lei, l’Elisa del suo cuore (muscolo cardiaco di Salvini) e twitta che è un piacere per la gioia dei settimanali gossip dipendenti. Vera passione la sua, che ispira parole sublimi (scritte dagli autori della Prova del cuoco?): “Ormai tra noi tutto è infinito…Avere te significa stare attenti a non trascurare la bellezza dei tramonti, il mare calmo…Vuol dire essere uno ma in due, essere due in uno”. Così sdolcinando, la fur Elise del “piccolo Orbàn” (attributo coniato da Giannini su Repubblica) perorerà presso papa Francesco la causa di Salvini Beato e poi, perché no, santo.
L’hanno buttata lì, per far colpo sulla quota di sprovveduti italiani che sostanziano l’intenzione delle Lega di un Italexit antieuropeista. Di Maio-Salvini: “Se l’Europa non si adopera per la redistribuzione dei migranti, blocchiamo il versamento di 20 miliardi di euro alla Ue. Proclama davvero impressionate, fino al momento in cui il commissario al bilancio della Comunità, Oetinger, non li ha sputtanati, confermando la loro confidenza con le menzogne: “L’Italia versa 14/16 miliardi e riceve finanziamenti che riducono il suo contributo monetario a 3 miliardi”.
Orgia continua di contraddizioni nell’alleanza spuria Lega-5Stelle, che lascia sperare in una causa di divorzio. Toninelli, il ministro grillin-balneare attacca l’esecutivo di Berlusconi e l’ex cavaliere ribatte colpo su colpo: “Dimentica che in quella maggioranza di governo c’era la Lega, suo alleato”. Incontro milanese Orbàn-Salvini, i 5Stelle si dissociano. E’ rissa sulla nomina del presidente Rai, ruolo vacante con evidente danno per il servizio pubblico. Tutto rinviato a settembre per dar tempo a inciuci, a spartizioni di reti e direzioni.
Salvini ha invitato il premier ungherese neofascista, suo omologo e oggi saranno insieme in piazza San Babila. I buonisti avranno pensato “Per chiedergli di accogliere quote di migranti”. I realisti pensano “Per saldare l’amicizia a suon di muri anti migranti. Majorino, Pd: “In piazza contro Orbán e Salvini. Mi auguro che vengano in tanti, perché quest’incontro rappresenta un momento importante. Sancisce un’alleanza contro l’Europa”. L’iniziativa è stata lanciata dall’associazione “Insieme senza muri” e da “I sentinelli di Milano”, ma ha già aderito un fronte ampio che va dalla Cgil alle Acli, dall’Anpi all’Arci, dal Pd a Leu e Possibile, Action aid a una squadra di calcio di rifugiati, la prima iscritta alla Figc. C’è da scommettere che non mancheranno i centri sociali. Maiorino: “”Il leader della Lega vuole usare i migranti come grimaldello per mettere in discussione l’Europa e portare l’Italia fuori dall’Unione. Il suo vero obiettivo è l’Italexit”.
Il Ce l’ho duro di Pontida, indagato dalla Procura di Agrigento, commenta sprezzante “Processatemi, non invoco l’immunità”. Il furbastro sa che a giudicarlo sarà eventualmente il tribunale dei ministri, statisticamente noto per non condannare i parlamentari sottoposti a processo. Intanto aizza i club di “Noi con Salvini” che urlano “Non toccate il nostro ministro” e avanza la proposta di riformare la giustizia, preoccupante premessa per mettere il bavaglio ai magistrati. Ai giornalisti ci pensa Di Maio, che anziché incoraggiare a leggere i giornali li giudica anacronistici, senza futuro, destinati a essere soppiantati dal mondo web di internet. Dichiara che oramai li leggono solo i politici e mente di nuovo. In Italia, secondo l’Incompiuto vice premier, sono molti milioni i politici? Quanti sono i lettori di quotidiani dichiarati dalle indagini demoscopiche?
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