I FALSI SULLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE. APPELLO AL MINISTRO GIULIA GRILLO

E’ riconosciuto da tutti che il primo motore del progresso economico e sociale è il progresso scientifico. Quest’ ultimo dipende da molti fattori, non ultimo dagli investimenti, ma non solo da questi, dipende dall’ intelligenza dei cittadini, dai metodi usati etc etc. La ricerca e le scoperte mettono in moto la tecnologia, creano nuove imprese e conseguentemente occupazione e ricchezza.

E’ altrettanto noto che, in Italia, gli investimenti nel campo scientifico sono fra i più bassi in Europa ed il numero di laureati è molto inferiore a quello di tutti gli altri grandi paesi. L’Italia, in parte, supplisce con le caratteristiche personali degli italiani, m questo non impedisce l’emigrazione, cioè una perdita gravissima di cittadini di valore, per i quali lo stato, noi, abbiamo speso decine di migliaia di euro. Un grande regalo a chi non ne ha bisogno: Germania, USA, Inghilterra etc. Questo fatto è innegabile, come pure l’arrivo giornaliero di centinaia di extracomunitari, scientificamente non qualificati. Sono pur sempre una ricchezza, perchè senza di loro, alcuni settori si fermerebbero. Gli italiani non fanno più alcuni lavori, tuttavia esportare cervelli gratuitamente ed importare braccia pagando alti prezzi per salvataggi, integrazione ecc ecc, non è un buon affare.

In questa situazione si è tenuto, nei giorni 9 e 10 luglio, presso il Ministero della Salute in Roma, un convegno sul benessere degli animali. Non c’ è relazione apparente con la mia premessa, invece il rapporto esiste, perchè il convegno riguarda il modo di fare ricerca biologica, cioè come fare ricerca.

Il ministro Giulia Grillo

Il ministero ospitante e l’istituto Superiore di Sanità, organizzatore, parlano di “benessere….” cioè considerano indiscutibile che la ricerca si faccia su animali detti appunto “da laboratorio”. E’ evidente che si vogliono persuadere i veterinari, (per i quali è stato organizzato il convegno), l’opinione pubblica e la ministra Grillo: si sta facendo tutto il possibile. Invece non è vero: se si vuol fare tutto il possibile, non si parte da pregiudizi, come quello dell’insostituibilità degli animali Inoltre: i veterinari sono condizionati dagli insegnamenti ricevuti; l’ opinione pubblica ignora il problema e così pure la Ministra Grillo, che non si è mai occupata del problema. Si parla facendo perno su fatto che il pubblico non conosce la verità. Nel corso dei lavori vengono fatte anche proposte intelligenti, ma rimangono sempre particolari: pasti migliori, gabbie più confortevoli, etc. Il fatto principale però, rimane la ricerca su “modello Animale”. Cioè la condanna alla tortura. Esaminiamo dunque la sperimentazione animale. Essa richiede:

  • Un’ organizzazione apposita (ad es. stabulari e personale)
  • Esecuzione di esperimenti su alto numero di animali
  • Controllo degli effetti (uccisione ed esame anatomopatologico, chimico, genetico, etc.)
  • Un tempo di mesi o anni, cioè spese elevate
  • La base teorica della inattendibilità dei risultati è la diversità genetica fra noi e loro. E’ diversa l’anatomia, il metabolismo, la resistenza etc., per cui i risultati devono essere controllati sull’uomo, sempre. Per legge. Si devono stabilire le dosi efficaci, quelle tossiche e così via.
  • La prova concreta che la base teorica è giusta viene fornita dal fatto che solo nel 2 per 100 delle ricerche si arriva alla produzione di un farmaco.
  • Gli animali sperimentali sono diversi fra loro: esistono ceppi sensibili ed altri non sensibili, o addirittura ceppi di animali che non si ammalano delle stesse malattie dell’ uomo. La diossina, per esempio è quasi innocua per il criceto, ma non per il topo ed il ratto. Tanto meno per l’uomo
  • Conseguentemente la sperimentazione animale non può dare nè sicurezze, nè tanto meno certezze. Semplicemente non è predittiva di quanto avverrà sull’uomo.
  • Anche quando l’effetto sull’uomo e su animali è lo stesso, noi possiamo saperlo solo “a posteriori”, dopo la prova sull’ uomo; inoltre c’è sempre una diversità quantitativa. Cioè le dosi sono sempre diverse. Sono diverse fra uomo e donna, figurarsi fra uomo e topo! Il topo non è un uomo che pesa 50 grammi!
  • Dunque questa metodica è lenta (anche 10 anni per arrivare ad un farmaco con possibili effetti collaterali imprevisti) e dispendiosa. E’ anche insicura; questo è certo.

Concludendo

E’ il caso di fare convegni nazionali, pagati dai cittadini, per convincerli di un fatto non vero ?

Questo è disinformare a spese nostre.

E’ il caso di chiedere denaro pubblico per fare corsi e formare nuovi tecnici in questo settore?

Essi lavoreranno e difenderanno la metodica che è stata insegnata, perchè così facendo, difenderanno il loro posto di lavoro!

Dunque, a cosa è servito il convegno? A convincere cittadini e Ministra che è bene usare un metodo sorpassato. In questo caso l’errore provocherà arretramento scientifico, che diventerà economico. Ne risulterà minore ricchezza per tutti.

Gran Bretagna ed Olanda si preparano a cambiare strada. Siamo in possesso dei loro documenti che abbiamo consegnato anche al Ministero. Non è bastato. L’ultima speranza è la Ministra Grillo (Movimento 5 stelle). Speriamo che legga e capisca che è bene interpellare qualcuno fuori del coro.


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