Chi edita il vendutissimo periodico “Famiglia Cristiana” com’è noto e il clero, ma quanto papa Francesco abbia influenza sulla sua linea sociopolitica è meno palese. Bergoglio non fa mistero della convinta ostilità alla xenofobia dell’impresentabile ministro degli Interni e una nuova autorevolissima conferma sopraggiunge con la copertina e i contenuti di “Famiglia Cristiana” che oggi è in edicola. Foto di Salvini a piena pagina e didascalia che più esplicita non potrebbe essere: “Vade retro (Satana, ndr)”. Per evitare la possibile critica di ingerenza negli affari italiani, il settimanale si cautela con la frase “Niente di personale o ideologico, si tratta del Vangelo”. Il periodico cita la tragedia dei profughi ingoiati dal Mediterraneo in assenza di soccorso: dal primo gennaio sono già millecinquecento e Famiglia Cristiana prende posizione contro toni sprezzant, “non evangelici”. Non infierisce oltre e per esempio ignora l’immagine autopubblicitaria del ministro anti emigranti che sgranava il rosario per racimolare voti dei cattolici. Nel corpo del testo, il giornale ammonisce: “Rispetto a quanto accade non intendiamo, però, né volgere lo sguardo altrove, né far nostre parole sprezzanti e atteggiamenti aggressivi. Non possiamo lasciare che inquietudini e paure condizionino le nostre scelte, determino le nostre risposte, alimentino un clima di diffidenza e disprezzo, di rabbia e rifiuto”.
La risposta di Salvini è difensiva come il catenaccio nel gioco del calcio: “L’accostamento a Satana mi sembra di pessimo gusto”. Commenti? “touché”, il vice premier accusa vistosamente il colpo.
E solo l’ultimo caso di epurazione e fa fuori dal parlamento il velista Andrea Mura che ha totalizzato il 96,8 di assenze in aula. Espulso. La decisione non farebbe una piega, non fosse che il soggetto, amante del mare e della sua barca, aveva dichiarato appena eletto che il suo contributo alla legislatura lo avrebbe fornito navigando, a protezione degli oceani. L’annuncio del “fuori Mura”è della Taverna che lo definisce irresponsabile e menefreghista. Ma il movimento non ne era a conoscenza prima di candidarlo? Ah, questi grillini…
Casaleggio junior dà i numeri, colpa del gran caldo? Pontifica augurando che il Parlamento scomparirà sostituito dalla democrazia diretta in Rete, fingendo di ignorare che finmora ha funzionato con il ridicolo di quaalche decina di voti espressi dal movimento via internet per leggere deputati e senatori grillini: Povera Italia. Reagiscono le opposizioni ed è ovvio, ma contesta anche Roberto Fico, pentastellato doc.: “Al centro della democrazia ci sono proprio le Camere degli eletti dal popolo”. Più blando Di Maio e non è una sorpresa. Le opposizioni parlano di rischio di deriva autoritaria (Orfini, la Boschi, Laura Boldrini). Il portavoce di Forza Italia ironizza: “E’ una minchiata dovuta al caldo”.
Roberto Saviano è indagato per diffamazione ed è la conseguenza della querela di Salvini. Una delle espressioni che motivano l’iniziativa della Procura è quella che lo definisce “ministro della malavita” e ancora “le mafie minacciano. Salvini minaccia”. In molti hanno manifestato solidarietà allo scrittore e per gli argomenti portati a giustificazione dell’attacco al leghista xenofobo hanno manifestato pubblicamente quanto pensa la democrazia italiana, ma citarlo come ministro della malavita, al di fuori degli esiti di un processo che lo condanni come tale, era inevitabile che finisse in querela. Il rischio che giuridicamente abbia ragione Salvini è purtroppo un’ipotesi attendibile.
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