Il bilancio dello Stato italiano è di suo deficitario per storica dis-amministrazione, ma non meno per voci di spesa incoerenti con la scelta costituzionale di Paese pacifico. Per la “difesa” nel 2018 se ne andranno 25 miliardi di euro e la spesa è in crescita, più 4% nel 2018. A cosa si deve? All’acquisto di armamenti e al mantenimento nel nostro territorio dell’arsenale nucleare made in Usa. Lo sconcerto per questi dati si deve al centrosinistra, responsabile dell’incremento annuale di spese militari. Una cifra per tutte: tre miliardi e mezzo per nuove armi, cioè oltre il cento percento in più rispetto agli anni precedenti.
Sulla carta d’identità i grillini, alla voce caratteristiche particolari, fossero sinceri, dovrebbero scrivere “volgarità”. La presenza in Parlamento, le esternazioni dei capetti, le frasi sconce su twitter e simili, sono la loro esclusiva, ereditata dai talk show che puntano a picchi alti di share con il turpiloquio, le risse, gli insulti. Di recente Di Battista ha fatto ricorso alla parola culo e a chi secondo lui lo leccherebbe (scusate la brutalità della citazione) e ha molti estimatori tra gli adepti di 5Stelle. Tale Francesco Colella, consigliere pentastellato barese, è accusato di aver scritto sulla scheda di un voto segreto “Irma la troia”. Il “complimento era diretto alla collega Irma Melini di Forza Italia. Lo sputtanamento di Cella è stato dimostrato dalla perizia calligrafica a cui sono stati sottoposti tutti i votanti. Colella nega.
L’Italia che non pensa e se non pensa non capisce. Quanto deve allungarsi la lista dei amministratori 5Stelle fallimentari per convincersi che il grillismo è una patologia politica da estirpare al più presto? Roma, Livorno e non solo sono testimonianze inequivocabili di malgoverno seguite a pioggia da corollari di identico segno. Tale Roberta Capoccioni presidente della terza municipalità, è a un passo dalla sfiducia e i grillini per evitare contraccolpi elettorali hanno scovato un marchingegno per rinviare la sfiducia alla minisindaca al dopo voto. La municipalità sarà commissariata, ma da chi? Virginia Raggi non ha dubbi e suggerisce la sfiduciata Capoccioni!
La sindaca della capitale invia una comunicazione alle ministre Lorenzin (Sanità) e Fedeli (Istruzione). Afferma che la scuola deve ospitare i bambini non vaccinati. La risposta: “Gioca con la salute”.
Insaziabile, nella lingua italiana, indica una persona che non si accontenta: l’aggettivo è spendibile per i tanti arrampicatori sociali che non si fanno mancare nulla, ad ogni costo. Potenziale leader nazionale di questa casta è il giornalista (ma lui si autoproclama artista per non sottostare al tetto massimo previsto dalla Rai per i redattori), scrittore e moderatore di dibattiti che intasca ogni anno cifre “blu”. Tutto qui? Il conduttore di “Porta a Porta” dice il sito internet “Vini di Vespa”, ha traslato la passione per il nettare di Bacco in un’azienda di produzione che propone appunto vini di medio e lato costo. Niente di male, la fantasia dell’imprenditore Vespa è lecita. Ma…ma si scopre che Trenitalia, per le proprie esigenze di ristorazione ferroviaria acquista i vini di Vespa. Perché sono migliori di tanti altri? Provate a immaginare un altro perché. A proposito, anche D’Alema è produttore di “rossi e bianchi” e non risulta che ne abbia donato una confezione a Renzi. Provate a immaginare il perché.
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