Di seguito un intervento di Bruno Fedi, medico chirurgo e cofondatore del Movimento Antispecisata, sul tema delle clonazioni
La notizia dell’avvenuta clonazione usando dei primati è una vera notizia ‘bomba’, etica e scientifica.
Dal punto di vista etico si dimostra che la clonazione può avvenire anche negli animali geneticamente più vicini all’uomo. Manca un ultimo passo e potrà avvenire sull’uomo. Dunque, è un’ulteriore prova che l’uomo è esattamente un animale come gli altri, più intelligente, più capace di vita sociale, più pericoloso.
Si dimostra errata l’idea – priva di fondamento – che esista tra l’uomo e altri animali un fossato incolmabile (vedi le parole del cardinale Elio Sgreccia). Eticamente, le conseguenze di questa ‘superiorità’ umana sono evidenti: non esiste il diritto dell’uomo di trattare gli altri viventi come oggetti.
Sempre dal punto di vista delle conseguenze, il cardinale Sgreccia scrive che si tratta di un pericoloso attentato al futuro dell’umanità. Evidentemente molto cambierebbe se questi esperimenti si potessero effettuare con sicurezza e a basso costo nell’intero genere umano. Per esempio: i maschi non sarebbero più necessari per ottenere un figlio. L’attuale società ne verrebbe completamente sconvolta.
Ci sarebbero anche altre conseguenze spiacevoli, non soltanto per i maschi. Usando una cellula uovo, il nucleo di un’altra cellula, per ottenere un clone, se nel nucleo della cellula donatrice esistessero geni portatori di patologia, questi non potrebbero venir annullati da geni sani provenienti da un secondo genitore come avviene nella riproduzione sessuata. Dunque, alcune malattie, una certa patologia, sarebbero certamente più frequenti. Quest’ultimo fatto sarebbe annullato dai progressi dell’ingegneria genetica, che sarebbero in grado di eliminare una parte almeno dei geni difettosi.
Dal punto di vista strettamente scientifico, il problema è l’approccio della trasferibilità dei risultati dagli altri animali all’uomo. Questa trasferibilità è assolutamente insicura, dunque non scientifica, anzi inesistente, perché le ricerche devono essere ripetute sempre sull’uomo per essere sicuri dei risultati.
Le ricerche effettuate fino ad ora hanno indotto i vivisettori a dichiarare che questo tipo di ricerca è predittiva. Ma ciò non è assolutamente vero: non è predittiva perché i risultati possono essere uguali, diversi o completamente opposti. Dunque, la ricerca mediante altri animali non è né trasferibile né predittiva.
Qualcuno grida già ai quattro venti che questo tipo di ricerca, cioè la clonazione, potrebbe fornire un gran numero di animali omogenei per la sperimentazione animale, che si pretende chiamare così anziché ‘vivisezione’. Questo fatto è vero. Questo tipo di ricerche ultime potrebbero fornire un gran numero di animali riducendo la variabilità dei risultati, perché gli animali sarebbero tutti omogenei. Ceppi di animali omogenei potrebbero però fornire risultati omogeneamente sbagliati.
Tuttavia tali risultati rimarrebbero assolutamente non predittivi, né trasferibili. Potrebbero essere anche animali geneticamente uguali o quasi uguali all’uomo. Vogliamo dunque creare lo ‘scimpanzuomo’, già prefigurato da uno scienziato fiorentino circa vent’anni fa?.
Un’altra considerazione piuttosto preoccupante per il genere umano è che se riuscissimo a creare un uomo completamente nuovo eliminando tutti i geni dannosi, questa nuova specie farebbe sicuramente, dell’uomo normale di oggi, quello che l’Homo sapiens, 30.000 anni fa, fece all’Homo neanderthalensis (Uomo di Neanderthal). Saremmo destinati all’estinzione. Parola dolce rispetto alla realtà, che dovrebbe essere ‘saremmo destinati alla morte’.
Un’ultima considerazione: le conseguenze più gravi di quanto è avvenuto sono sicuramente per la Chiesa cattolica: come si può credere (a quanto si dice) che gli uomini siano capaci di fare quanto si dice abbia fatto Dio? La Chiesa comunque è sopravvissuta alla scoperta che la Terra non è il centro dell’universo, è sopravvissuta all’evoluzione delle specie di Darwin, potrebbe sopravvivere anche alla clonazione.
Il Giornale, vicino all’onorevole Brambilla, riferisce i fatti con grande delicatezza verso il cardinale Sgreccia ed il dottor Grignaschi del “Laboratorio Mario Negri” .
Ma non diceva, la signora Brambilla, di aver creato un partito in difesa degli animali?
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