Arieccolo. L’uomo che sussurrava all’orecchio di Massimo D’Alema, lo spin doctor di tutte le sinistre e poi le destre senza dimenticare i centri, Claudio Velardi, torna in pista con una creatura nuova di zecca, addirittura una Fondazione.
Già tutto un programma il nome, Fondazione Ottimisti&Razionali, FOR per i fans. Da 113.
Per dar vita alla creatura si sono mossi in parecchi, tutti al seguito del Verbo del Vate (un tempo) Maximo.
Si tratta, tanto per gradire, di Chicco Testa, l’ex portabandiera dell’ambientalismo in Italia poi riconvertito sugli itinerari energetici di casa nostra, per anni al vertice dell’Enel.
A tenergli compagnia, nella compagine societaria della novella creatura del Pensiero made in Italy, Raffaella Di Sipio, salvo omonimie un altro prodotto tutto energia, proveniendo dalle file di Sogin, il carrozzone pubblico che da anni si occupa senza successo di smaltire le scorie nucleari, sperperando milioni su milioni di euro senza cavare un ragno, pardòn un atomo dal buco.
Ancora. Nel Pensatoio di FOR c’è anche spazio per l’ex direttore del Tempo, tra il 2007 e il 2010, Roberto Arditti, storica firma dell’altrettanto storico salotto di Bruno Vespa Porta a Porta.
Alle fresche performance made in FOR dedica un’intera paginata (“I passi avanti dell’Italia intelligente” il titolo) il Corriere della Sera del 17 dicembre, una pubblicità-promozione natalizia che meglio non si può per le novelle imprese griffate Velardi & C. A firmarla uno dei pezzi da novanta di via Soferino, Dario Di Vico.
Ecco l’incipit. “L’Italia mostra confortanti progressi nelle aree di ‘specializzazione intelligente’. Tradotto vuol dire che il sistema-Paese cresce per qualità del capitale umano, investimenti in ricerca e apertura internazionale non più solo nei settori del made in Italy ma anche nei nuovi business di sviluppo/trasformazione. La mobilità sostenibile, la chimica verde, le smart communities, la salute e le fabbriche intelligenti. A questa conclusione è giunta la prima indagine curata dalla Fondazione Ottimisti&Razionali sulla base dei dati ufficiali e della loro elaborazione da parte di un team di analisti/valutatori che lavorano nei principali ministeri”. Boh.
E qualcuno, poi, osa parlare di Fake News…
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