A pranzo, nell’intimità di un tete à tete, o nella collettività chic di un ristorante “3 Forchette”, si può scommettere su conversazioni a senso unico: “Come faceva la braciola mia madre…” “E la genovese di zì Carmela? la minestra maritata di ‘o Russo? L’appassionante dialogo su dieta mediterranea e obesità asseconda la libido culinaria del commensale, che ordina antipasto montagna, due “assaggi” di primi, salsicce e friarielli, una porzione di parmigiana, frutta di stagione, tiramisu, coppa di gelato Grom, caffè e ammazzacaffé. Peggio di così…C’è di peggio, compensato dalla scienza di settore interpretati da illustri sacerdoti dei fornelli e della letteratura di settore.
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