VACCINI / L’INNO DEI MEDIA A TUTTO BIG PHARMA

Eccoci all’ennesimo coro pro vax sulle colonne dei sempre genuflessi colossi della libera informazione – sic – Repubblica e Corriere della Sera.

Sempre pronti a raccogliere consigli, imput e direttive da Big Pharma, che anche sui vaccini costruisce mattoni d’oro per le sue colossali fortune.

E chissenefrega se vengono ‘costituzionalmente’ calpestati adesso, dopo la fresca sentenza della Corte Costituzionale, appunto, i diritti alla salute per chi chiede rigidi controlli sulla qualità dei vaccini (che spesso e volentieri lascia molto a desiderare) e sulle modalità di somministrazione, troppo spesso disivolte e allegre.

Ed ora perfino ‘obbligate’, come neanche nel Cile di Pinochet.

Eccoci all’inno pro vax intonato da Repubblica, per la penna del buroniano di ferro Michele Bocci. Che si trastulla a prendere in giro chi osa contestare le modalità d’uso dei vaccini.

“Il mondo no vax – ammonisce – ha aumentato la forza delle sue proteste, tra manifestazioni, incontri, convegni con il gruppetto di medici (in alcuni casi radiati dall’Ordine) ed ‘esperti’ che come una compagnia di giro si spostano di città in città per raccontare la pericolosità dei vaccini, l’ingiustizia della legge e magari vendere qualche libro e fissare qualche visita”.

E rammenta, Bocci, le parole di un convinto pro vax, il farmacologo Silvio Garattini dell’istituto Mario Negri di Milano, secondo cui “c’è una quota, anche piccola, di persone che ormai non si possono più convincere”.

I soliti idioti, la compagnia di giro, quei “somari” che Roberto Burioni, lo scienziato-massone del Verbo pro vax, ha ormai smesso di ammaestrare.


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