Colossale lavoro di smantellamento a Napoli, nella bollente area di Scampia, epicentro di spacci di coca. Andranno giù tre delle quattro ormai famigerate Vele, il simbolo del degrado partenopeo, della vita negata e venduta.
La giunta comunale ha appena approvato il progetto esecutivo che prevede l’abbattimento di tre vele – la Verde, la Gialla e la Rossa – e la riqualificaizione della quarta – la Celeste.
Le operazioni di smantellamento cominceranno a fine anno e non faranno ricorso al tritolo, come successe esattamente vent’anni fa con una quinta Vela, ma ad un complesso sistema denominato “top down” basato sull’uso di escavatori e bulldozer.
Operazione lunga, complessa e, soprattutto, costosissima, visto che la cifra calcolata è pari a 27 milioni di euro: 18 arriveranno attraverso i fondi del Bando Periferie e 9 attraverso quelli del Pon Metro.
C’è chi osserva alla Municipalità: “come è possibile pensare ad una operazione tanto complessa e spenderci tanti soldi, quando invece sarebbe stato necessario utilizzare quei fondi per contribuire ad un vero rilancio di questa periferia, del tutto degradata e abbandonata a se stessa? Una follia, come tante qui a Napoli”.
Qualcuno la pensa in modo diverso: “E’ comunque in fase di allestimento un concorso internazionale di progettazione al quale spetterà di delineare le soluzioni urbanistiche per il quartiere di Scampia, a partire proprio dal lotto M, quello coinvolto negli abbattimenti delle tre vele”.
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