CROLLI STORICI / CORNICIONI KILLER DA FIRENZE A NAPOLI    

Tragedia a Santa Croce di Firenze, muore un turista spagnolo colpito da un pezzo di capitello. L’Italia che se e va a pezzi, il Belpaese che finisce per uccidere chi lo vuole ammirare.

Tre anni fa un cornicione killer uccise uno studente napoletano che si trovava a gironzolare con alcuni compagni di filone per la storica Galleria Umberto di Napoli, vis a vis con il Teatro di San Carlo.

Comincia la battaglia legale tra i familiari della vittima, il condominio al quale spettavano i lavori di manutenzione e il Comune di Napoli al quale pure spettavano controlli e manutenzione.

E Palazzo San Giacomo ha subito pensato bene di costituirsi parte civile.

Di chi è a questo punto la responsabilità? Di chi la colpa per tanta incuria? Fino ad oggi – a quanto pare – nessuna responsabilità è stata accertata.

Così come è capitato ad una signora napoletana, uccisa quattro anni fa da un albero killer, abbattutosi sulla sua vettura mentre stava parcheggiando lungo via Aniello Falcone, sulla collina del Vomero. Colpevole di essersi trovata lì nel momento della caduta dell’albero.

Così come è successo ad uno dei protagonisti della scena teatrale napoletana, animatore del Sancarluccio, caduto dal motorino all’imbocco del tunnell della Vittoria, per via della pavimentazione del tutto sconnessa. Colpevole di credere in una città normale.

Morti bianche. E addio giustizia.

 

Nella foto il crollo in galleria a Napoli, costato la vita al piccolo Salvatore Giordano


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