Casanova, Rodolfo Valentino, il mitico don Giovanni? Dilettanti della seduzione.
Quanto si diceva sottovoce, per non incorrere in querele, diventa clamore e ne fa le spese mister Weinstein, monarca assolto della casa regnante che produce film per l’industria americana del cinema. Il gossip di casa nostra impallidisce. Messo a confronto con le performance machiste dello straricco magnate, si devono catalogare come peccati veniali le indiscrezioni su stelline e affini costrette a subire le “avance” dei potenti in grado di fare o disfare le carriere di fanciulle aspiranti stelle della Tv.
Di recente, scintille incendiarie tra mister Magalli e la partner in “Fatti vostri” Adriana Volpe. Il conduttore ha insinuato che la compagna di viaggio televisivo avrebbe fatto carriera usando la sua avvenenza, apprezzata dai dirigenti Rai. Robetta.
A puntare l’indice, dritto, su Harvey Weinstein, sono state star di mitica grandezza di Hollywood e non passa giorno senza una nuova confessione-accusa. L’elenco è guidato da Angiolina Jolie, in coda, per il momento, c’è Asia Argento, che con rabbia e coraggio ha raccontato il trauma subito, costretta a un rapporto orale.Questa la versione dell’attrice, figlia del regista Dario: invitata a un party inesistente fu aggredita nella stanza d’albergo e costretta a subire la violenza sessuale dell’assatanato produttore.
Altre vittime del “famelico” violentatore sono attrici, modelle, assistenti, ex dipendenti della sua società di produzione, ricattate senza scrupoli, minacciate di non ottenere scritture o lusingate con promesse di lavoro nello spettacolo. Lo scandalo ha toccato livelli di indignazione mai registrati in casi del genere. Sbattuto dalla casa di produzione che l’ha reso ricco a dismisura, Weinstein ha ricevuto il benservito anche dalla umiliatissima moglie. Le scuse, a scandalo scoppiato, hanno il sapore di un patetico tentativo di rimediare, al pari dell’annuncio di espatriare in Europa per “guarire”.
Si sono unite al coro di denunce le attrici Gwyneth Palrtrow che informò Brad Pitt, il fidanzato di quando aveva 22 anni, Rose Mcgowan star di serie televisive, Ashley Judd. E ancora Rosanna Arquette, Judith Godrèche, Mira Sorvino, Katherine Kendallfino, Ambra Battilana Gutierrez, la modella nata in Italia di origini filippine, finita nello scandalo dei festini di Arcore e testimone al processo ‘Ruby 2’.
E’ lecita la domanda su quante donne, prede di Weinstein, tacciono per pudore, vergogna o per nasconderlo a mariti, figli e compagni. E soprattutto, su quante donne, giovani o meno giovani, si accanisce il becero machismo di datori di lavoro, dirigenti, uomini di spettacolo che esercitano il potere del ruolo, con l’aggravante di minacce postume a tacere sugli abusi subiti, pena l’esclusione dai rispettivi “mercati”.
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