Partito Animalista – Purché si rompa il muro del silenzio

Bruno Fedi. In apertura Berlusconi e la Brambilla

Bruno Fedi. In apertura Berlusconi e la Brambilla

Alcune associazioni animaliste mi hanno chiesto qual è la mia posizione nei confronti del Partito Animalista, appena fondato dalla signora Maria Vittoria Brambilla. Cercherò di essere chiaro.

Fino ad oggi nessun partito ci ha presi in considerazione. Così hanno fatto tutti, nonostante si dichiarassero innovatori, nonostante chiedessero il contributo dei cittadini al rinnovamento ed avessero tutto l’ interesse a non disgustare i propri elettori. I più cortesi si limitavano a non rispondere. Alcuni sono riusciti a stabilire rapporti a titolo personale. Il fatto è stato deleterio, perchè le persone che riuscivano ad avere rapporti, non erano le migliori, così si effettuava una selezione alla rovescia. Inoltre questi rapporti portavano a favorire alcune associazioni piuttosto di altre. Così si perpetuava la frammentazione degli “animalisti” in una galassia di associazioni, senza importanza. In questa situazione sono andato molte volte a Montecitorio, sottolineando che in nessun paese ci sono 5 milioni di persone con idee non rappresentate da nessuno. A livello personale questo è stato compreso da Mirko, Busto, Di Battista, Bernini e Taverna. Altri non hanno risposto neppure alla richiesta di 5 minuti di colloquio.

L’ iniziativa di Brambilla (socio fondatore Silvio Berlusconi) è troppo chiara per essere fraintesa: si tratta di sottrarre alla sinistra progressista una parte del suo elettorato naturale, disgustato del trattamento ricevuto. A questo, la sinistra può rispondere, oppure non fare nulla. Se non ci sarà risposta, tutte le associazioni, una per volta o molte insieme, passeranno nel movimento della  Brambilla. Berlusconi avrà così trovato un tesoro di voti con scarsissima fatica, perchè gli altri avevano considerato quel tesoro come un rifiuto. Basterà qualche piccolo ed insignificante successo, pubblicizzato da giornali e TV, insieme a molte promesse, per ottenere un vasto consenso.

Qual è la mia conclusione? L’ iniziativa è positiva, perchè rompe il muro di silenzio,l’ emarginazione arrogante di chi non capisce qual è l’ interesse dei cittadini ed anche il suo proprio. Non capisce qual è l’ interesse della scienza ed ascolta solo i lobbisti di Big Pharma. E’ positiva per una seconda ragione: gli animali non possono che guadagnarci; poco o molto, non so,ma ci guadagnerànno etica e scienza, cioè l’intera società. Un esempio: ho presentato al Tavolo Ministeriale sui Nuovi Metodi di Ricerca Biologica, due documenti (inglese ed olandese) i quali dimostrano che questi nuovi metodi sono meno costosi, più attendibili, più veloci. Dalle istituzioni, nessuna risposta. Qualcuno immagina cosa avverrebbe se la Brambilla, o chiunque altro, sovvenzionasse i nuovi metodi, oppure anche solo prendesse in seria considerazione, i documenti di cui ho parlato (che ripetono quanto vado ragliando da 40 anni)? Otterrebbe una valanga di voti.

Bruno Fedi

fondatore del Movimento Antispecista


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