SCANDALO PASCALE PER GLI AFFARI SUL CANCRO / ECCO LA DINASTY DI SUA SANITA’ AL TELEFONO…

Scandalo Pascale, protagonisti il nipote di Sua Sanità, Francesco Izzo, primario di oncologia epatica nello storico nosocomio partenopeo, la consorte Giulia Di Capua che da fornitore unico, con le sue società, sfornava apparecchi & farmaci per la Divisione diretta dal maritino, e il direttore dell’Asl numero 1 Elio Abbondanza che da direttore amministrativo del Pascale chiudeva gli occhi, da responsabile di progetto faceva finta di vigilare, e da buon socio di una sigla degli sposini incassava. E giorni fa sbraitava, Abbondanza, su furbetti & furboni del cartellino al Loreto in qualità di fresco direttore generale dell’Asl 1, la più grande del Mezzogiorno. Ai confini della realtà.

Così come incassava – nello scandalo targato Pascale, l’eterno feudo di casa De Lorenzo da 40 e passa anni a questa parte – l’informatore farmaceutico Marco Argenziano, solito parlare in verace napoletano con il compagno di merende, il primario Izzo, borse di studio, docenza & carriera cresciute e pasciute sotto il vigile controllo di ‘O Zio, Sua Sanità Franco De Lorenzo, 5 anni di condanna definitiva per la Farmatruffa sul groppone trascorsi nelle oasi di pace dell’amico di una vita don Gelmini, e 5 milioni da risarcire per i danni arrecati all’immagine dello Stato. Altri 5 milioni a carico dell’ex re Mida della Sanità, Duilio Poggiolini, oggi alla sbarra per il processo sulla strage del sangue infetto che prosegue al tribunale di Napoli – prossima udienza il 13 marzo – e vede come coimputati alcuni ex dirigenti del gruppo Marcucci, leader in Italia e non solo degli emoderivati.

Ecco lo stralcio di una telefonata fra i due – il primario e l’amico informatore – agli atti dell’inchiesta.

ARGENZIANO – “Io allora, il Pascale… se invece di una sola ordinazione ne prendessi due, tu facessi in tal senso…”.

IZZO – “Eh ma tu quest’anno da gennaio a mo’…”.

Argenziano – “Da gennaio fino ad adesso 5 confezioni avete comprato…”.

Izzo – “Ci dovrebbe essere anche… Sono sicuro che ho fatto 6 o 7 pazienti sicuri…”.

Argenziano – “Il Pascale ne ha comprati 5, io tengo proprio i dati. Per esempio la Federico secondo ha acquistato 10 confezioni quest’anno, il Pascale ne ha acquistati 5 fino a mo’ e l’anno scorso ne ha comprati 29…”

Izzo – “Allora 50 sicure, questo te lo posso assicurare…”.

Argenziano: “E questo mi cautela per poterti fare un’erogazione liberale di 10.000 euro, perchè capirai bene che se io a fine anno ce la faccio… Io ho un problema di budget, il mio budget di area sono 30.000 mila euro. Allora io 10.000 euro li metto a disposizione per te, sempre che riusciamo a fare almeno 50 confezioni, l’ideale per non avere problemi…”.

Izzo: “Allora, io… ci mettiamo… Ma 50 sicuramente li facciamo, ho detto oggi…”.

Dal marito alla moglie è sempre un bancomat. Ma la consorte fa di più, punta alla milionata per farsi girare la testa, come quando gli occhi di Paperòn de’ Paperoni s’illuminavano a botte di dollari. Eccola in affettuoso e danaroso colloquio con la madre Miriam.

MIRIAM – “Ah, ma sta andando bene?…”.

GIULIA – “Sì…”

Miriam – “Non mi dici più niente…”.

Giulia – “Che ti devo dire, mamma…”.

Miriam – “Una sola volta mi hai detto, mamma mia che emozione, mi sono trovata i soldi in banca accreditati…”.

Giulia – “Ma non mi risulta proprio di averti detto questa cosa comunque…”.

Miriam – “Sì, mi hai detto che ti sei trovata 250.000 euro, chiaramente… tutto guadagno…”.

Giulia – “Eh…”.

Miriam – “Però trovarteli…”.

Giulia – “Vabbè ma stanno sempre là, non si muovono, solo che…”.

Miriam – “Ho capito che ti sei…”.

Giulia – “Abituata…”.

Miriam – “Era il primo guadagno, diciamo…”.

Giulia – “Eh brava. La prossima emozione quando saranno milioni…”.

Miriam – “Eh sì, io te lo auguro molto presto…”.

 

Nella foto i coniugi Izzo


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