Barriere politiche? Ostacoli partitici? Mai nei rapporti tra il governatore della Campania, l’ancora Pd Vincenzo De Luca e il due volte mancato sindaco di Napoli Gianni Lettieri, candidato per Forza Italia nella tenzone con Luigi de Magistris. Dopo la seconda batosta per la corsa a palazzo San Giacomo, Lettieri ha deciso di tornare al mestiere di imprenditore, a cominciare dalla sua Atitech, l’azienda del settore avio, e alle incombenze confindustriali, dove ancora occupa la poltrona di past president. E’ in procinto quindi di lasciare lo scranno in consiglio comunale, tenendo comunque d’occhio le tre liste civiche che lo appoggiorono al ballottagio di fine giugno 2016 (Fare Città, Prima Napoli e Giovani in Corsa) e alla nuova creatura appena sbocciata, Prima Napoli.
In un’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno – supplemento partenopeo del Corsera – esprime tutta la sua ammirazione per il Governatore che ha portato la penicillina in Campania, come Crozza rievoca. Al cronista che gli chiede se le sue liste civiche guardino con interesse alla Campania libera targata De Luca risponde: “non è così. E’ vero che con De Luca ci sia un’intesa sulle cose da fare. Le mie liste hanno lavorato bene e il risultato non possiamo che metterlo a disposizione di chi, contrariamente a de Magistris, sta lavorando bene per Napoli e la Campania. Con De Luca esiste un dialogo per il bene di Napoli”. E aggiunge: “con il presidente della Regione mi lega un rapporto di stima e amicizia che dura da oltre 25 anni”.
Sono dei primi anni 2000, infatti, gli intensi rapporti che fanno crescere il feeling tra Lettieri e De Luca, in prevalenza sbocciati nell’area di Salerno, storica roccaforte del due volte sindaco. Si svolge a Fratte, nella zona industriale, il copione della vicenda Mcm, il vero trampolino di lancio nella carriera imprenditoriale firmata Lettieri, una intricata e super contestata delocalizzazione, tra varianti urbanistiche, passaggi azionari e valzer societari.
Altro piatto forte quello griffato Sea Park, un complesso progetto che s’incrocia con i destini ambientali cittadini, dalla smaltimento all’incenerimento dei rifiuti. Una vicenda popolata da una miriade di sigle, tra cui la bresciana Asm, dove fa capolino la presenza di uno dei finanzieri all’epoca (siamo intorno al 2005) più in voga, Emilio Gnutti; e un incrocio con le vicende monnezzare made in Campania, proprio in quegli anni nell’occhio del ciclone, soprattutto sul versante Fibe.
Storici, del resto, gli ottimi rapporti del Govenatore con parecchi ‘avversari’ politici, da ‘O ministro Paolo Cirino Pomicino, dc, a Carmelo Conte, psi ai tempi della prima repubblica titolare del dicastero per le Aree Urbane. Quando a Montecitorio e a palazzo Madama si parlava campano…
Nella foto Vincenzo De Luca e Gianni Lettieri
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