Sparava notizie a mitraglia, il mitico Mentana ai tempi del tiggì e poi al servizio di sua Emittenza Berlusconi. Depennato dalla lista dei sepolcri imbiancati & promossi nell’era Bignardi-Dell’Orto, ora il cacciatore di Sarchioni sotto tutte le piogge è costretto a mendicare bestialità – tanto al pezzo – per le colonne dirette da Alessandro Sallusti: quindi di nuovo, scodinzolante, alla corte dell’ex Cavaliere.
Imperdibile l’ultima, tutta da incorniciare per il nostro Bestario, stella tra le stalle di quest’anno. Ecco il suo titolo originale, e con ogni probabilità controllato fino all’ultima vocale dal Vate: “Che silenzio dell’Islam su quei cani rabbiosi”, partorito dalla Mente in costante Eruzione all’indomani della strage di Dacca.
Sorgono spontanee alcune piccole domande. Hai mai saputo, letto o annunciato – anche via Sarchioni o il sempre DisponibileCerasa – MaestroMentana di un cane bombarolo? Di un dalmata innesca ordigni? Di un barboncino armato di kalashnikov? Di setter pronti a puntare le loro vittime al ristorante? Conosce quattrozampe alla Cia impegnati per abbattere torri o torrette gemelle? Fido o Bau che incontrano il capo dei servizi pakistani per far fuori senza lasciar tracce il bin Laden di turno? Abù, Abbass, al massimo è questo che – con i suoi fedeli collaboratori – potrà trovare dalle parti del Cairo: al cui servizio, a quanto pare, il Pulitzer de noatri dovrà rimanere ancora per un bel po’. I “servizi” – igienici – sono avvertiti… Caso mai allertando quelli del sempre ospitale Corsera, in attesa che caso mai il faraone di turno – Cairo o un altro dei magi pret a porter – si presenti con la sua offertina a molti zeri (tanto le banche pagano…).
Nella foto Enrico Mentana
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