E’ arrivato Babbo Natale con tanto di slitta, renne, capelli bianchi. E la Grazia per i discolacci Usa che hanno rapito anni fa quel lurido farabutto di Abù Omàr – il vero Orco di tutti i bambini occidentali – e lo hanno consegnato ai carcerieri egiziani perchè venisse trattato a puntino, secondo il manuale del perfetto torturatore.
Subito uccellini di bosco, gli 007 a stelle e strisce, nessun provvedimento nei loro confronti, nonostante la mole di prove raccolte dal pm milanese Armando Spataro, che indagando su quella vicenda arrivò a scoprire il super archivio romano in cui venivano dossierati decine e decine di magistrati, giornalisti (era proprio la Voce – secondo i super spioni Pollari & Pompa – al vertice della cupola di “disinfomatia” anti Berlusconi tra il 2001 e il 2005) e quei pochi politici che facevano (sic) opposizione.
Ora quegli agenti americani sono stati “graziati” da Babbo-Mattarella, ansioso di scodinzolare, col fido Matteo, al seguito dell’uscente Obama. Una genuflessione davanti agli Usa non fa mai male, soprattutto per un Paese, come il nostro, che intende mostrare in ogni istante la più totale sottomissione ai voleri statunitensi.
Merry Xmas, allora, per l’ex capo centro Cia di Milano Robert Seldon Lady. E per lady Betnie Medero, la Jolie targata Servizi. Erano già liberi e belli, subito volati negli Usa a godersi la vita e la carriera “militare”: ora Babbo nostro condona 2 anni sui 9 nove inflitti dalla Giustizia (sic) di casa nostra. Mentre chi ruba un mela – al solito – finisce nei gironi infernali di Poggioreale, Rebibbia e San Vittore…
Non è il primo caso, comunque. Perchè Babbo Napolitano, sempre nella spy story targata Omàr, firmò la grazia per un altro pezzo da novanta made in Cia, il super agente Joseph Romano, capo della base yankee di Aviano da cui partì il rapito Abù per il Cairo. Cin cin.
Ciliegina sulla torta di “due sporche dozzine” di spie americane regolarmente processate, condannate e “liberate” dal Belpaese. Passando per stragi e tragedie impunite. Come quella del Cermis, dove i killer volanti a stelle e strisce, in un divertente volo a bassa quota, tranciarono cavi (di una funivia) e vite. Per non dimenticare gli 81 inabissati ad Ustica…
In apertura, Sergio Mattarella