Per sempre, come un diamante: cosi’ Puerto Banus, la meraviglia di una Spagna a poche miglia dal Marocco e a un niente dalla britannica Gibilterra. Marbella e la sua proiezione sul mare di Puerto Banus ti entrano dentro come una flebo di morfina quando il dolore strozza in gola urla disperate e parti per viaggi incontro a nubi celestiali che sfiorano il paradiso. Questa è terra di Andalusia nobilmente colonizzata dagli ultraricchi di Gran Bretagna. Sono loro le ville sontuose lungo percorsi esclusivi, protette da “allarma” in diretta congiunzione con la “policia”, ciascuna nel bel mezzo di varietà rigogliose di verde mediterraneo con escursioni nell’esotismo del continente nero dirimpettaio, ognuna con terrazzo a sbalzo che domina piscine e capienti garage dove si fanno concorrenza in sfoggio di opulenza rosse Ferrari, Jaguar, Bmw, Audi, Mercedes e superaccessoriati Suv.
Nel porto, ancorati a schiera, yacht plurimilionari dimensionano lo stupore dei turisti per un week end ma è niente perchè sovrasta ogni cos l’immensità di una “nave” che batte bandiera inglese, in sosta precrociera di un tour oceanico. Sul molo, tra molte ammiraglie del gotha automobilistico, si lascia fotografare da stupefatti passanti anche una “Corvair” con le fiancate in oro (sic!).
Lungo il “paseo” fanciulle orientali, spagnole e africane mostrano a coppie di giovani da copertina di Vogue, nababbi in evasione extramatrimoniale al fianco di statuarie compagne estive e famiglie numerose, i menu di decine di luoghi di ristoro, per lo più con offerte per avventori frettolosi e di bocca buona; i ristoranti “in” sono estranei al via vai del lungomare e ospitano gente che veste Dolce e Gabbana, beve champagne francese d’annata e fa le ore piccolissime nelle discoteche dei Vip.
Nella vicina Marbella, la “rambla” che proietta i grandi viali di scorrimento sulla spiaggia ricca di minerali ferrosi ospita la mostra permanente all’aperto di una decina di sculture di Salvador Dalì. Qui tutto è perfetto, diresti svizzero se non fosse che Ginevra dista da qui alcune migliaia di chilometri. Il mare? Freddo, anche se la temperatura ambiente è prossima ai quaranta gradi: vuoi vedere che dallo stretto di Gibilterra s’insinuano nel Mediterraneo fredde acque atlantiche? Poco male, Puerto Banus offre ben altro, ammesso che il tuo conto in banca sia all’altezza del ”diamante” spagnolo.
Puerto Banus, 17 luglio 2015
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