In tre minuti – Amnesia e…

Ci mancava solo “Amnesia”

Maledetta primavera, ha cantato Loretta Goggi e chissà che non abbia previsto molti anni fa che il tempo sarebbe diventato in tempi non sospetti capriccioso come accade di frequente nel mese pazzo di marzo. A primavera inoltrata il cielo ci ha riservato sole e pioggia, caldo africano e aria fresca, bagni di mare precoci e giacconi imbottiti da montagna. Storicamente l’Italia sembrava terra risparmiata dai cicloni ma “Amnesia” ha smentito le statistiche ed è piombato sulla penisola con pioggia a catinelle e venti impetuosi. L’area al confine tra centronord e pieno Sud si riteneva esente dalla furia del tempo, da alluvioni e frane devastanti, da insulti meteo che mettono in ginocchio intere regioni, sistematicamente esposte ai disastri ambientali: “Amnesia” ha contraddetto questo presupposto e ha infierito su Napoli, dopo aver seppellito sotto bombe d’acqua gran parte del Nord. E’ successo il 17 giugno, si prevede che il maltempo continuerà nei prossimi giorni con la conseguenza (da questo punto di vista non sgradevole) di temperature più miti.

A fine settimana il ciclone dovrebbe salutarci, ma subentrerà un nuovo arrivo di bassa pressione prima di lasciare al sole di far il suo dovere primaverile. Nuove perturbazioni e a fine mese caldo africano. Ma che succede? La scienza è divisa: all’allarmismo sul riscaldamento della Terra che al suo massimo potrebbe trasformare il clima dell’Inghilterra in caldo sahariano, si contrappone la tesi opposta che annuncia una nuova era glaciale. Noi stiamo nel mezzo e per il momento alterniamo ombrelli a t-shirt estive. Di nuova era glaciale discutono, preoccupati, scienziati della Bielorussia. Pronosticano per il prossimo settembre che sull’Italia e l’Europa si presenterà un’ondata di gelo con la sconcertate prospettiva di durare una cinquantina di anni. La previsione nascerebbe da rilevazioni sulla potenza ionica del sole e fasi lunari. Clamoroso errore o anticipazione attendibile di un futuro polare per l’Europa?

In attesa di verità, gli insulti di “Amnesia”, riservati a Napoli, si sono concretizzai con temporali che hanno provocato nubifragi e allagamenti di negozi e sottoscale, a conferma che il sistema fognario della città è in condizioni di emergenza. Allagate anche la stazione sotterranea della linea metro2 e quelle di piazza Garibaldi e di Municipio (per la seconda volta) della linea1. In un’ora sono caduti venti millimetri di pioggia, sufficienti a creare disagi (circolazione dei veicoli bloccata nel quartiere di Forigrotta) in una città che forse in omaggio allo stereotipo di terra del sole non si attrezza per fronteggiare piogge torrenziali. Dirottati su Bari cinque voli in arrivo all’aeroporto di Capodichino: due della British Airways, e Easy Jet proveniente da Londra, due della compagnia Meridiana e uno dell’Alitalia partiti dal Nord Italia.

Nella foto, i temporali provocati dal ciclone Amnesia

 

 

Salta un altro coperchio della pentola corruzione?

Parafrasando “Ovunque il guardo io giro…ecetera (dall’opera Elena e Paride di Gluck) il verso si dovrebbe concludere con “corruzione io vedo”: così modifica le nobili parole originali il sistema globale di quanti, in barba all’etica e al ruolo che svolgono, intascano tangenti in denaro o in effetti equivalenti per scambi di “favori” reciprocamente allettanti. Mancava all’appello il settore delle televisioni e la cronaca provvede tempestivamente a colmare la lacuna.

Funzionari della Rai e di Mediaset (i due colossi della TV) di La7 e Infront, indagati dalla magistratura per aver goduto di vacanze gratis, biglietti di aereo e assunzioni a spese dell’imprenditore Biancifiori, in cambio di lavori e servizi elargiti con il profitto realizzato con fatturazioni maggiorate per le attività svolte. Dal momento che i dirigenti e i funzionari della Rai sono equiparati a pubblici ufficiali, l’indagine che li riguarda valuterà il reato di concorso in corruzione, mentre per gli altri l’ipotesi è di appropriazione indebita. Quante altre pentole, ribollenti di illeciti, devono ancora essere scoperchiate? Un italiano su due che non ha votato alle recentissime elezioni regionali e comunali è molto probabilmente tra chi pensa che basta sollevare il bordo del tappeto per trovare polvere e sporcizia.

 


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