Da che parte sta la ragione

Terremoto, un bene per il Pil?

Da che parte è la ragione? Fico, presidente grillino della commissione di vigilanza Rai e con lui il movimento 5Stelle, contro Vespa e contro il ministro Del Rio. Nel corso dello speciale di Porta a Porta del 24 agosto sulla tragedia del terremoto Vespa ha definito il sisma un volano per l’economia (una bella “botta” come riporta il Fatto Quotidiano”) perché l’edilizia (della ricostruzione, ndr), così ha commentato riferendosi alla devastazione di interi paesi, darà lavoro a un sacco di gente. Parole criminali, tuona Fico, è l’ultima vergogna dopo gli scempi su Casamonica e Riina. Del Rio ha peggiorato il concetto, di per sé inopportuno, citando l’Aquila e l’Emilia Romagna come grandi cantieri che faranno crescere il Pil, prodotto interno lordo del Paese. La grillina Taverna, non nuova a dichiarazioni bellicose: “Le scuse del ministro non bastano”. Vespa replica e sostiene che gli hanno fatto dire cose che non detto, il Pd sostiene che non si possono estrapolare frasi dal contesto di un dialogo. Resta l’amarezza per l’incauto trasformare dolore e angoscia in momenti drammatici della tragedia immane in ottimismo economico.

Nella foto Vespa e Del Rio

 

Amatrice e l’amatriciana

Non farò sconti a nessuno, minaccia Pirozzi, sindaco di Amatrice, luogo della terra che non esiste più. Lo dice dopo che un tecnico ha mostrato la truffa dell’inesistente consolidamento della Scuola costato centinaia di migliaia di euro, molto di più di quanto stanziato inizialmente. Comunicatore di razza, Pirozzi, prima del terremoto si era fatto promotore di veementi e clamorose iniziative, per esempio la minaccia di secessione dalla Regione Lazio se avessero chiuso l’ospedale, poi l’accusa al famoso chef Cracco per aver incluso l’aglio nella ricetta della pasta all’amatriciana. Per non farsi mancare nulla, condanne senza attenuanti al premier Renzi e alla sindaca di Rima Raggi che ritiene abbiano fatto cenno alla specialità in termini spregiativi. All’amatriciana anche la pasta servita nelle tendopoli e negli altri ricoveri degli sfollati dai luoghi colpiti dal terremoto.

 

Ma Napoli è altro

Ad alimentare la pubblicistica denigratoria sul Sud e su Napoli, sport praticato dai media nazionali (di conseguenza anche dalla stampa estera) ecco la trasferta di un delinquente napoletano sorpreso tra le macerie di Amatrice. Il mancato sciacallo è stato arrestato dai carabinieri feriti dal criminale durante le fasi del fermo. Ha affatto bene De Magistris a proporre che il Comune di Napoli si costituisca parte civile nel processo a cui dovrebbe essere sottoposto il delinquente, sorpreso ad armeggiare con un giravite per aprire il catenaccio della porta di una casa evacuata per il sisma. All’iniziativa del sindaco va il consenso di Mara Carfagna, Forza Italia. Musella, l’arrestato, aveva annunciato su Facebook l’intenzione di recarsi nelle zone terremotate. In margine all’assoluzione di Napoli, città generosa, pronta a inviare aiuti e volontari nelle aeree del sisma, l’iniziativa della libreria sociale “Io ci sto”. Promuove tra i soci il dono di libri che daranno sostanza a una biblioteca da installare nei luoghi che ospitano gli sfollati del terremoto.

 

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