Ferrovia Killer

C’è la parola da affibbiare all’assurdità della strage sull’unico binario del tratto ferroviario Corato-Andria. La parola è indignazione. Di là da commenti commossi, dichiarazioni di esperti, testimonianze di solidarietà e solleciti impegni ad accertare le responsabilità di tanti morti e feriti, il Sud, bistrattato, emarginato, offeso nella sua dignità, è indignato. Di fronte alla dicotomia che separa l’Italia dal Nord, da Roma in giù, stride, solo per fare un esempio di colpevole e superficiale incoerenza del potere, la sortita di Renzi, che per accattivarsi i titolari di forti interessi economici, ha riesumato quello che sembrava un progetto morto e sepolto dalla logica delle priorità, il ponte sullo stretto di Messina. Treni poco confortevoli, reti ferroviarie insufficienti, collegamenti disagevoli (la Sicilia è un caso emblematico) e la follia di tratte a un solo binario, confermano il dramma di un’Italia disomogenea, con il Sud penalizzato, dimenticato. Non meno avventata è la posizione del Pd favorevole alla candidatura di Roma a sede delle Olimpiadi. L’analisi dei precedenti è perentoria. Tutti i Paesi che le hanno ospitate hanno subito la conseguenza di conti in rosso. Roma, in particolare le sue periferie, è sotto gli occhi di tutti in condizioni di degrado incompatibili con il ruolo di capitale: strade impraticabili, sconnesse, rifiuti che la città è incapace di smaltire, interi quartieri invivibili. Tornando al Sud, colpisce da sempre la pochezza del nucleo consistente di deputati e senatori meridionali: l’appartenenza al Sud è un dato che svanisce, cancellato appena messo piede nei palazzi del potere. La strage dell’assurdo impatto di due treni a velocità sostenuta denuncia l’incredibile deficit di sicurezza, affidata a comunicazioni telefoniche dei capistazione di Corato e Andria ai macchinisti per il via libera, al di fuori di tecnologie che avrebbero scongiurato il disastro. La società privata che gestisce la linea ferroviaria imputata si dice orgogliosa della qualità del servizio (“nessun incidente in tanti anni), ma si è guardata bene dall’affrontare i lavori di raddoppio dei binari, reso attuabile dall’ampiezza dello spazio disponibile. L’unico conforto viene dagli interventi in emergenza di forze dell’ordine, volontari, istituzioni sanitarie. Da questo versante il Sud ha risposto come sa.

Nella foto il disastro ferroviario

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