LE BATTAGLIE DI PETA / IN OLANDA DISCO ROSSO ALLA VIVISEZIONE, LIMITAZIONI IN INDIA 

Mentre l’Italia non vede l’ora di allinearsi alle direttive europee sulla “sperimentazione animale”, alias vivisezione, con una ministra della Salute Beatrice Lorenzin pronta a modificare una legge considerata “troppo permissiva” nei confronti delle cavie, dagli Usa una volta tanto una notizia che apre le porte a qualche speranza.

La buona “novella” arriva dalla fondatrice di PETA, “People for Ethical Treatment of Animals”, Ingrid Newkirk. Si tratta di una delle principali sigle internazionali per la tutela dei diritti dei cosiddetti “animali”, fondata 35 anni fa a Norfolk, in Virginia, da Ingrid Newkirk e Peter Singer, guarda caso omonimo, quest’ultimo, del celebre premio Nobel per la letteratura Isaac Singer, secondo il quale “l’Olocausto non è mai finito, ma oggi continua con il massacro degli animali”. Una “Eterna Treblinka”, come ha titolato un suo volume lo statunitense Charles Patterson e come riecheggia un fresco di stampa per le edizioni Mimesis, “Per gli animali è sempre Treblinka”, frutto degli studi portati avanti dai ricercatori del Dipartimento di Diritto Internazionale della Università Cà Foscari di Venezia, dove è stato appena presentato (il 27 aprile, mentre un’altra presentazione è prevista all’Orientale di Napoli per il 19 maggio, organizzata da “Animal Day Napoli” e dalla Voce).

Ingrid Newkirk. In apertura la campagna 2016 di PETA.

Ingrid Newkirk. In apertura la campagna 2016 di PETA.

Ecco cosa scrive, nel suo report dal titolo “Good News for Animals”, la fondatrice di Peta, a proposito di una recente normativa approvata dal parlamento olandese. “Il più grande laboratorio di ricerca ed esperimenti sui primati, il ‘Biomedical Primate Research Center’ ubicato in Olanda, dovrà ridurre il numero dei test condotti sulle scimmie e sviluppare le ricerche sui metodi ‘alternativi’, ossia quelli che non prevedono la sperimentazione animale. Questo successo – scrive Ingrid Newkirk – permetterà di risparmiare la vita di molti animali e fa seguito ad una massiccia raccolta di firme promossa da Peta, che ha visto oltre 100 mila cittadini di tutta Europa sottoscrivere la nostra petizione rivolta al parlamento olandese”.

Un grande risultato. Proprio mentre l’Italia, al contrario, piega come al solito la schiena davanti alle direttive europee, spesso e volentieri non solo ammazza-cittadini, come succede per fare un solo esempio nel caso delle Banche che vampirizzano i risparmiatori, ma anche ammazza-tortura-viviseziona creature innocenti e prive di esprimere il loro voto contro una UE – compresi i singoli paesi vassalli – Schiaccia Diritti.

Anche dall’India, fa sapere Ingrid, arriva a “good new”, a proposito di una fresca direttiva varata dal governo di New Delhy che proibisce da ora in poi i test di sperimentazione animale utilizzati per la produzione di alcuni beni di largo consumo. Ciò è anche frutto di una intensa campagna, condotta da Peta, proprio per sensibilizzare i cittadini circa le atrocità commesse sulle cavie per sperimentare gli effetti, ad esempio, di saponi e detersivi fabbricati in India: d’ora in poi i test condotti su “topi, gatti e maiali” (i “guinea pigs”) saranno fortemente limitati.

Le torture inflitte ad una scimmia

Le torture inflitte ad una scimmia

Ma c’è un altro segnale positivo, sottolineato sempre dalla Newkirk. Una delle ulteriori “torture” inflitte a primati e non solo riguarda il trasporto aereo, ad esempio dall’Europa, in primis il centro olandese, o dall’Asia (la stessa India) in direzione Usa. Ebbene, dopo un altro forte battage portato avanti da Peta, una delle maggiori compagnie aeree, ATGS (Air Transport Services Group) “ha deciso un mese di far cessare il trasporto della scimmie-cavie nei laboratori statunitensi”. Precisa la fondatrice di Peta: “siamo riusciti a convincere il colosso Amazon, azionista di Atgs, a smettere con quel crudele trasporto. E lo stesso stiamo facendo con altre compagnie aree che stanno per prendere una analoga decisione, come Air China, China Southern Airlines, Philippine Airlines e United Airlines”. C’è da augurarsi che in Cina e dintorni il verbo di Peta possa risultare contagioso: e che venga abolita la folle “festa” che ogni anno porta al massacro di migliaia di cani divorati come veri “hot dogs” dai cinesi. Forse basta fare un bel boccone di Milan, Inter e via pallonando per mezzo mondo…

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