In palio le grandi città

La notte le ha portato consiglio e la figlia del generale Dalla Chiesa dichiara di essersi “sfilata” (verbo che esiste in italiano ma certo non è molto accademico e neppure consono alla persona), di aver preferito casa, famiglia e lavoro (compreso il ruolo di testimonial nello spot pubblicitario “Chiedilo a Umberto”  per la linea di amplificatori Akustica, cioè di apparecchi per la sordità). Rita Dalla Chiesa ci ha ripensato perché inizialmente all’offerta della Meloni, destra Fratelli d’Italia, aveva risposto “presente”. Il no è scaturito dal veto drastico di Salvini. In corsa rimane Marchini per la candidatura a sindaco di Roma, mentre in stand by c’è il super indagato Bertolaso, sponsorizzato da Berlusconi. Di sé la Dalla Chiesa ricorda, come fosse un merito, del suo passato di sinistra, del salto della quaglia a destra, mossa da simpatia per gli attacchi a Berlusconi (quando era in Mediaset, ovviamente) e per non farsi mancare niente di una certa simpatia per Renzi, della lusinghiera proposta della Meloni, leader destrorsa. In tema di primi cittadini il colpo a sorpresa si deve alla sindaca di Quarto, dimissionaria perché dimissionata dal direttorio grillino Di Maio-Fico-Di Battista per liberarsi di una testimonianza scomoda, resa pubblica dalla Capuozzo sul dato scottante, ignorato, di aver messo al corrente i tre per tempo sul ricatto di un consigliere 5Stelle. Ci ha ripensato la sindaca, nonostante i trascorsi di un abuso edilizio che le è contestato. A Milano, Sala, forte delle relazioni acquisite con l’Expo, vince le primarie del Pd e se la dovrebbe vedere con l’imprenditore Parisi del centrodestra, di non specchiato curriculum, che dopo qualche incertezza avrebbe accettato di entrare nella competizione. Rimane il rammarico per la decisione di Pisapia di non ricandidarsi: di sindaci come lui ha bisogno non solo Milano. Per Torino, città alla ribalta per una condizione felice di neo capitale della cultura, si può pronosticare un percorso agevole di ricandidatura per Fassino, a Bologna dovrebbe farcela per il secondo mandato il Pd Merola. Napoli è in subbuglio per contrasti di non poco conto tra autocandidature (Bassolino), scelte del Pd (Valente), intenzioni a replicare di De Magistris e proteste di Ranieri a cui non è concesso di partecipare alle primarie perché le firme di sostegno non sono state raccolte tra tesserati del PD come vuole il regolamento. Nel movimento di Grillo, che sembra più interessato a riprendersi il remunerativo successo teatrale di comico che mantenere le redini di Cinquestelle, al fondatore non manca però il tempo per garantirsi la fedeltà di quanti tra i suoi seguaci temono le multe salate e le espulsioni per comportamenti che a suo insindacabile giudizio (in simbiosi con il filosofeggiante Casaleggio) derogano dal decalogo ispirato da empiti dittatoriali. Sullo sfondo il rebus dell’esito della Cirinnà sui diritti civili degli omosessuali e sulla loro facoltà di adottare i figli naturali di uno dei due. All’esordio del Festival è stata esplicita la scelta favorevole di Arisa, Ruggeri, Noemi, Bluevertigo, naturalmente di Elton John, della Pausini con la canzone “Simili”. Ieri con Cecile, tra le migliori testimonianze di antirazzismo e tolleranza, con Clementino che canta il tema dell’emigrazione e soprattutto con Eros Ramazzotti: “I figli fanno famiglia e la famiglia è importante, qualsiasi essa sia”. Conti, a suo merito, non ha interferito con la scelta degli artisti che hanno adottato i nastri arcobaleno della solidarietà. Nella direzione opposta l’ultima idiozia leghista, autore il consigliere regionale della Liguria, tale Giovanni De Paoli, interlocutore di genitori di ragazzi gay. Ha detto loro che se avesse un figlio omosessuale gli darebbe fuoco in una caldaia. Testimone di questa immonda porcheria, il presidente dell’associazione Agedo che l’ha associata a quanto avveniva nei lager del nazismo. Sommerso da contestazioni, il leghista, per non essere linciato mediaticamente, ha ritrattato, sostenendo di aver affermato il contrario.

Nella foto Monica Cirinnà

 

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