OMS / DIKTAT & CENSURE. E ORA IL MAXI ACCORDO CON GOOGLE

Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a tutto campo per avere il controllo totale (e globale) sulla salute di tutti, per limitare le libertà personali e per censurare ogni parere contrario e comunque in dissenso sui temi della salute e, soprattutto, delle prossime pandemie.

Date ormai per certe, e ben più letali di quella appena passata. E pensare, infatti, che poco più di un mese fa proprio dall’OMS era arrivato un segnale rassicurante: dopo tre anni – venne dichiarato ai quattro venti – la pandemia è finita.

Oggi la versione cambia totalmente. E’ finita quella pandemia, ma presto ne arriveranno altre, ancor più devastanti. Per questo occorre farsi trovare preparati. E’ c’è un solo modo: consegnare le chiavi dei nostri destini ai signori dell’OMS. Il che, tradotto in soldoni, vuol dire a Bill Gates & C. (vale a dire i più grossi finanziatori-donatori dell’OMS, ossia case farmaceutiche, mega fondi d’investimento e ora anche – udite udite – Google!).

Ma procediamo con ordine.

Giorni fa abbiamo pubblicato un pezzo sul fresco ‘Trattato pandemico’ entrato in vigore del tutto clandestinamente il 14 aprile scorso (vedi in basso il link del nostro articolo). Un quasi decalogo che più imperativo non si può: sono infatti 8 i bollenti punti previsti, che in pratica seppelliscono ogni potere dei 193 Stati che aderiscono all’OMS in tema di salute e pandemie, decretandone una vera e propria sovranità limitata. A partire da quel fatidico 14 aprile, tutte le nazioni hanno sei mesi di tempo per dire ‘no’: altrimenti, passato quel termine, l’avranno accettato, come pare faranno quasi tutte, a meno che i cittadini una buona volta si sveglino.

Passiamo alle genuflessioni UE.

Stella Kyriakides

Mesi prima, per la precisione il 30 novembre 2022, la Commissaria UE per la Salute, Stella Kyriakides, ha siglato una partnership con l’OMS per “istituire un sistema che contribuirà a facilitare la mobilità globale”, finalizzato a “proteggere i cittadini di tutto il mondo dalle minacce sanitarie attuali e future, comprese le pandemie”.

E’ l’antipasto per prepararci al prossimo Super Green Pass che verrà istituito a livello mondiale e condizionerà le nostre vite future. E per dar corpo a quella ‘Rete Globale di Certificazione Sanitaria’ (GDHCN) che “svilupperà un’ampia gamma di prodotti digitali per garantire a tutti una migliore salute”, con l’obiettivo di “rafforzare la preparazione sanitaria globale di fronte alle crescenti minacce per la salute”.

Scenari orwelliani, da mondo capovolto in maniera totalmente distopica. Eppure preconizzati, previsti e programmati dai summit che ritualmente, ogni anno, si svolgono a Davos, organizzati dal ‘World Economic Forum’ sotto l’attenta regia del suo padre-fondatore e animatore, il banchiere tedesco di eterne simpatie nazi, Klaus Schwab, con l’ok dell’onnipresente Bill Gates, che – lo rammentiamo sempre – è il vero ‘dominus’ dell’OMS, dal momento da alcuni anni ormai è il secondo donatore-finanziatore a livello mondiale, solo alle spalle degli Stati Uniti e ben prima di potenze con Francia, Germania e Gran Bretagna.

Passiamo alla manipolazione e all’acquisizione del consenso. Tutto studiato in modo davvero ‘scientifico’. Ecco i due primi ‘atti’.

La recente ‘Assemblea Mondiale della Sanità’ che si è svolta a Ginevra, sotto il vigile sguardo dell’OMS, ha approvato una risoluzione che parla da sola. Eccone alcuni passaggi, in perfetto stile ‘Mein Kampf’: “Viene adottata la prima risoluzione sulle scienze comportamentali per una salute migliore. Oggi gli Stati membri hanno abbracciato le scienze comportamentali per una salute migliore, dimostrando un ampio consenso sulla necessità di integrare sistematicamente le teorie, i metodi e gli approcci delle scienze comportamentali (‘Behavioural Science for Better Health’, ndr) e le funzioni di salute pubblica. La risoluzione invita gli Stati membri a riconoscere il ruolo della scienza comportamentale nel raggiungimento di migliori risultati in termini di salute, a identificare le opportunità per un maggiore utilizzo e a istituire funzioni e unità per la generazione e la traduzione delle prove per informare le politiche e i programmi. Inoltre, si chiede al Direttore generale di integrare l’uso delle scienze comportamentali nell’Organizzazione e di sostenere gli Stati membri sviluppando linee guida e fornendo assistenza tecnica”.

Incredibile ma vero. Per una platea di cittadini-robot pronti ad obbedire. Vediamo infine come manipolare l’informazione e la conoscenza dei fatti.

A ciò, in prima battuta, provvede il fresco accordo OMS-Google.

Un flirt sbocciato a pochi mesi della pandemia (primavera 2020) che ora viene suggellato da faraoniche nozze. L’annuncio del matrimonio viene dato proprio da Google che suggella: “Aumenteremo il nostro impatto sulla salute per miliardi di persone”.

Cosa prevede la maxi-intesa? “Fornire informazioni sanitarie credibili rispondendo ai problemi di salute pubblica emergenti e futuri”. Credibili per chi? Per Mamma OMS, of course, e per le star di Big Pharma, che in questi tre anni hanno rastrellato miliardi di dollari e euro con la pala, in pole position ‘Pfizer’ e ‘Moderna’, le prime a tagliare il traguardo del vaccino anti-covid, ed entrambe con un prodotto genetico (a RNA messaggero).

E Google offre tutta la sua gamma di ‘servizi’. Prima di tutto ha fatto un cadeau arcimilionario all’OMS, ‘regalando’ 320 milioni di dollari in pubblicità, cifra da vero Guinness dei primati.

Non soddisfatta, Google ha messo sul piatto altri 50 milioni di dollari a favore dell’Organizzazione, appunto “per sostenere l’OMS nel continuare il suo lavoro di grande impatto nella sanità pubblica”.

Tradotto in soldoni, tutto ciò significherà non solo promozione delle maxi campagne vaccinali OMS e dei suoi molteplici diktat, ma anche totale oscuramento, censura vera e propria, per tutti quei pareri autorevoli che non sono in linea con l’OMS su pandemia, vaccini e via di questo passo. Disco rosso anche per ogni tipo di contro-informazione, per il giornalismo d’inchiesta e per chiunque abbia intenzione di alzare il velo su maxi affari, connection e mega corruzioni, come – un caso per tutti – il ‘Pfizergate’ che vede coinvolti in prima persona la Commissaria UE Ursula von der Leyen e il Ceo di ‘Pfizer’, Albert Bourla.

Il discorso, of course, vale anche per ‘You Tube’, visto che la piattaforma è controllata da Google.

Cin cin.

 

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OMS / E’ IN VIGORE IL ‘TRATTATO PANDEMICO’ STILE NAZI, ALL’INSAPUTA DI TUTTI…

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