GUERRA / NEGOZIATI O RISCHIO OLOCAUSTO

Di seguito, sul bollente tema del conflitto in Ucraina e della sempre più sfrenata corsa dell’Occidente per armare Kiev fino ai denti ed in modo sempre più massiccio, vi proponiamo la lettura di due testi.

In primo luogo un servizio del sempre ottimo sito ‘Piccole Note’ titolato, in modo significativo: “Ucraina. Rete Eisenhower: senza un accordo l’estinzione dell’umanità”; e a seguire un testo citato proprio nel pezzo, di particolare interesse, perché elaborato dall’ ‘Eisenhower Media Network’, un’organizzazione composta da ex militari di rango a stelle e strisce o ex membri dell’intelligence Usa. Certo non un covo di bolscevichi. La disamina ci pare davvero illuminante, soprattutto perché è firmatada personalità che conoscono fino in fondo cosa significa la parola ‘guerra’ e tutte le conseguenze che produce.

Buone letture.

 

 

 

 

Ucraina. La Rete Eisenhower

senza un accordo l’estinzione dell’umanità

 

La guerra in Ucraina è “disastro assoluto” e “la devastazione futura rischia di essere esponenzialmente maggiore, man mano che le potenze nucleari si approssimano a una guerra aperta”. Così una lettera firmata da 14 eminenti figure appartenute all’establishment della Sicurezza e della Difesa Usa pubblicata martedì sul New York Times (edizione cartacea) di cui dà conto Responsible Statecraft.

Un appello al negoziato alto e forte, apparso, prima che sul giornale della Grande Mela, sull’Eisenhower Media Network, e che, pur condannando l’invasione russa, spiega che “in diplomazia, si deve cercare di guardare le cose con empatia strategica, cercando di capire i propri avversari. Questa non è debolezza: è saggezza”.

 

La politica estera Usa è stata militarizzata

Così la missiva: “Dal 2007, la Russia ha ripetutamente avvertito che le forze armate della NATO ai confini russi non erano tollerabili – proprio come un distaccamento di forze russe in Messico o in Canada risulterebbe intollerabile agli Stati Uniti, o come tali sono stati considerati i missili sovietici a Cuba nel 1962. In più, la Russia ha percepito l’espansione della NATO in Ucraina [a tema prima dell’invasione, vedi nota] come ulteriormente provocatoria”.

Quindi ricorda i ripetuti ammonimenti di tanti e autorevoli dirigenti della Sicurezza, della Difesa e della politica Usa sui rischi derivanti dall’espansione a Est della Nato, rammentando, peraltro come anche “l’attuale direttore della CIA William Burns abbia messo in guardia il segretario di Stato Condoleezza Rice dal far pressioni per far aderire l’Ucraina alla NATO”.

“L’espansione della NATO, in sintesi, è diventata la caratteristica chiave della politica estera ormai militarizzata degli Stati Uniti, caratterizzata dall’unilateralismo, da spinte per dar vita a regime-change e guerre preventive”; tale politica estera ha avuto come esito le “guerre fallite” in Iraq e in Afghanistan.

 

Sull’orlo dell’abisso nucleare

“Il presidente Joe Biden – annota RS – ha promesso che Washington continuerà ad aiutare Kiev ‘per tutto il tempo necessario’. I firmatari della lettera temono che questa sia una ricetta per un’escalation potenzialmente catastrofica.

“Come ha ammonito coraggiosamente e incessantemente Dan Ellsberg, noi – il mondo – siamo di nuovo sull’orlo dell’abisso nucleare, forse più che mai vicini al limite. Si tratta di fare solo un altro passo per superarlo, poi i nostri passi saranno finiti per sempre “, ha detto Wilkerson nella dichiarazione rilasciata da Eisenhower Media Network, che ha finanziato la pubblicità a tutta pagina. “Se questa non è una ragione sufficiente per un ritorno alla diplomazia, la nostra estinzione è vicina, [l’estinzione] a questo punto sarà solo una questione di tempo”.

Quindi, in firmatari della missiva esortano Biden a muoversi subito per cercare una pace negoziata. Questa la loro conclusione:  “Questa realtà non l’abbiamo creata tutta noi, ma potrebbe benissimo essere la nostra rovina, a meno che non ci impegniamo a dar vita a un accordo diplomatico che faccia cessare le uccisioni e disinneschi le tensioni”.

Tra i firmatari, Winslow Wheeler, Consigliere per la sicurezza nazionale di quattro esponenti del Congresso degli Stati Uniti, repubblicani e democratici [per gli altri, rimandiamo alla missiva].

 

 

 

 

Gli Stati Uniti dovrebbero essere una forza per la pace

nel mondo

 

La guerra Russia-Ucraina è stata un disastro assoluto. Centinaia di migliaia sono stati uccisi o feriti. Milioni di persone sono state sfollate. La distruzione ambientale ed economica è stata incalcolabile. La futura devastazione potrebbe essere esponenzialmente maggiore man mano che le potenze nucleari si avvicinano sempre di più alla guerra aperta.

Deploriamo la violenza, i crimini di guerra, gli attacchi missilistici indiscriminati, il terrorismo e altre atrocità che fanno parte di questa guerra. La soluzione a questa violenza scioccante non è più armi o più guerra, con la loro garanzia di ulteriore morte e distruzione.

Come americani ed esperti di sicurezza nazionale, esortiamo il presidente Biden e il Congresso a usare tutto il loro potere per porre rapidamente fine alla guerra Russia-Ucraina attraverso la diplomazia, soprattutto visti i gravi pericoli di un’escalation militare che potrebbe sfuggire al controllo.

Sessant’anni fa, il presidente John F. Kennedy fece un’osservazione che è cruciale per la nostra sopravvivenza oggi. “Soprattutto, difendendo i propri interessi vitali, le potenze nucleari devono evitare quegli scontri che portano l’avversario a scegliere tra una ritirata umiliante o una guerra nucleare. Adottare quel tipo di corso nell’era nucleare sarebbe solo una prova del fallimento della nostra politica o di un desiderio collettivo di morte per il mondo.

La causa immediata di questa disastrosa guerra in Ucraina è l’invasione della Russia. Eppure i piani e le azioni per espandere la NATO fino ai confini della Russia sono serviti a provocare timori russi. E i leader russi hanno sottolineato questo punto per 30 anni. Un fallimento della diplomazia ha portato alla guerra. Ora la diplomazia è urgentemente necessaria per porre fine alla guerra Russia-Ucraina prima che distrugga l’Ucraina e metta in pericolo l’umanità.

 

Il potenziale per la pace

L’attuale ansia geopolitica della Russia è informata dai ricordi dell’invasione di Carlo XII, Napoleone, il Kaiser e Hitler. Le truppe statunitensi facevano parte di una forza d’invasione alleata che intervenne senza successo contro la parte vincente nella guerra civile della Russia dopo la prima guerra mondiale. La Russia vede l’allargamento e la presenza della NATO ai suoi confini come una minaccia diretta; gli Stati Uniti e la NATO vedono solo una prudente preparazione. In diplomazia bisogna cercare di vedere con empatia strategica, cercando di capire i propri avversari. Questa non è debolezza: è saggezza.

Respingiamo l’idea che i diplomatici, cercando la pace, debbano scegliere da che parte stare, in questo caso Russia o Ucraina. Nel favorire la diplomazia scegliamo il lato della sanità mentale. Di umanità. Di pace.

Consideriamo la promessa del presidente Biden di sostenere l’Ucraina “finché sarà necessario” una licenza per perseguire obiettivi mal definiti e in definitiva irraggiungibili. Potrebbe rivelarsi catastrofica quanto la decisione del presidente Putin dello scorso anno di lanciare la sua criminale invasione e occupazione. Non possiamo e non avalleremo la strategia di combattere la Russia fino all’ultimo ucraino.

Sosteniamo un impegno significativo e genuino per la diplomazia, in particolare un cessate il fuoco immediato e negoziati senza precondizioni squalificanti o proibitive. Provocazioni deliberate hanno portato alla guerra Russia-Ucraina. Allo stesso modo, la diplomazia deliberata può porvi fine.

 

Azioni degli Stati Uniti e invasione russa dell’Ucraina

Con il crollo dell’Unione Sovietica e la fine della Guerra Fredda, i leader statunitensi e dell’Europa occidentale hanno assicurato ai leader sovietici e poi russi che la NATO non si sarebbe espansa verso i confini della Russia. “Non ci sarebbe alcuna estensione della… NATO di un centimetro a est”, disse il segretario di Stato americano James Baker al leader sovietico Mikhail Gorbaciov il 9 febbraio 1990. Simili assicurazioni da parte di altri leader statunitensi, nonché di leader britannici, tedeschi e francesi in tutto il mondo gli anni ’90 lo confermano.

Dal 2007, la Russia ha ripetutamente avvertito che le forze armate della NATO ai confini russi erano intollerabili – proprio come le forze russe in Messico o in Canada sarebbero intollerabili per gli Stati Uniti ora, o come lo erano i missili sovietici a Cuba nel 1962. La Russia ha ulteriormente individuato l’espansione della NATO in L’Ucraina come particolarmente provocatoria.

 

Vedere la guerra attraverso gli occhi della Russia

Il nostro tentativo di comprendere la prospettiva russa sulla loro guerra non approva l’invasione e l’occupazione, né implica che i russi non avessero altra scelta che questa guerra.

Tuttavia, proprio come la Russia aveva altre opzioni, così anche gli Stati Uniti e la NATO hanno portato a questo momento.

I russi hanno chiarito le loro linee rosse. In Georgia e Siria, hanno dimostrato che avrebbero usato la forza per difendere quelle linee. Nel 2014, il loro immediato sequestro della Crimea e il loro sostegno ai separatisti del Donbass hanno dimostrato la serietà del loro impegno a difendere i propri interessi. Non è chiaro perché questo non sia stato compreso dalla leadership degli Stati Uniti e della NATO; l’incompetenza, l’arroganza, il cinismo o una miscela insidiosa di tutti e tre sono probabilmente fattori che contribuiscono.

 

Ancora una volta, anche quando la Guerra Fredda finì, diplomatici, generali e politici statunitensi avvertirono dei pericoli dell’espansione della NATO fino ai confini della Russia e dell’interferenza maliziosa nella sfera di influenza della Russia. Gli ex funzionari di gabinetto Robert Gates e William Perry hanno lanciato questi avvertimenti, così come i venerati diplomatici George Kennan, Jack Matlock e Henry Kissinger. Nel 1997, cinquanta alti esperti di politica estera statunitense scrissero una lettera aperta al presidente Bill Clinton consigliandogli di non espandere la NATO, definendolo “un errore politico di proporzioni storiche”. Il presidente Clinton ha scelto di ignorare questi avvertimenti.

La cosa più importante per la nostra comprensione dell’arroganza e del calcolo machiavellico nel processo decisionale degli Stati Uniti riguardo alla guerra Russia-Ucraina è il rigetto degli avvertimenti emessi da Williams Burns, l’attuale direttore della Central Intelligence Agency. In un cablogramma al Segretario di Stato Condoleezza Rice nel 2008, mentre prestava servizio come ambasciatore in Russia, Burns ha scritto dell’espansione della NATO e dell’adesione dell’Ucraina:

“Le aspirazioni NATO dell’Ucraina e della Georgia non solo toccano un nervo scoperto in Russia, ma generano serie preoccupazioni circa le conseguenze per la stabilità nella regione. La Russia non solo percepisce l’accerchiamento e gli sforzi per minare l’influenza della Russia nella regione, ma teme anche conseguenze imprevedibili e incontrollate che potrebbero compromettere seriamente gli interessi di sicurezza russi. Gli esperti ci dicono che la Russia è particolarmente preoccupata che le forti divisioni in Ucraina sull’adesione alla NATO, con gran parte della comunità etnico-russa contraria all’adesione, possano portare a una grande spaccatura, che coinvolge la violenza o, nel peggiore dei casi, la guerra civile. In tale eventualità, la Russia dovrebbe decidere se intervenire; una decisione che la Russia non vuole dover affrontare”.

Perché gli Stati Uniti hanno continuato ad espandere la NATO nonostante tali avvertimenti? Il profitto dalla vendita di armi è stato un fattore importante. Di fronte all’opposizione all’espansione della NATO, un gruppo di neoconservatori e alti dirigenti di produttori di armi statunitensi ha formato il Comitato statunitense per l’espansione della NATO. Tra il 1996 e il 1998, i maggiori produttori di armi hanno speso 51 milioni di dollari (94 milioni di dollari oggi) in attività di lobbying e altri milioni in contributi elettorali. Con questa generosità, l’espansione della NATO divenne rapidamente un affare fatto, dopodiché i produttori di armi statunitensi vendettero miliardi di dollari di armi ai nuovi membri della NATO.

Finora, gli Stati Uniti hanno inviato all’Ucraina attrezzature militari e armi per un valore di 30 miliardi di dollari, con un aiuto totale all’Ucraina superiore a 100 miliardi di dollari. La guerra, è stato detto, è un racket, altamente redditizio per pochi eletti.

L’espansione della NATO, in sintesi, è una caratteristica chiave di una politica estera militarizzata degli Stati Uniti caratterizzata da unilateralismo caratterizzato da cambio di regime e guerre preventive. Le guerre fallite, le più recenti in Iraq e in Afghanistan, hanno prodotto massacri e ulteriori scontri, una dura realtà creata dall’America stessa. La guerra Russia-Ucraina ha aperto una nuova arena di confronto e massacro. Questa realtà non è interamente di nostra creazione, tuttavia potrebbe benissimo essere la nostra rovina, a meno che non ci dedichiamo a forgiare un accordo diplomatico che fermi le uccisioni e disinneschi le tensioni.

Facciamo dell’America una forza per la pace nel mondo.

Maggiori informazioni su
www.EisenhowerMediaNetwork.org

 

FIRMATI

Dennis Fritz , Direttore, Eisenhower Media Network; Command Chief Master Sergeant, US Air Force (in pensione)
Matthew Hoh , Direttore associato, Eisenhower Media Network; Ex ufficiale del Corpo dei Marines e funzionario dello Stato e della Difesa.
William J. Astore , tenente colonnello, US Air Force (in pensione)
Karen Kwiatkowski , tenente colonnello, US Air Force (in pensione)
Dennis Laich , maggiore generale, US Army (in pensione)
Jack Matlock , ambasciatore degli Stati Uniti presso l’URSS, 1987-91; autore di Reagan and Gorbachev: How the Cold War Ended
Todd E. Pierce , Major, Judge Advocate, US Army (in pensione)
Coleen Rowley , Agente speciale, FBI (in pensione)
Jeffrey Sachs, Professore universitario alla Columbia University
Christian Sorensen , Ex linguista arabo, US Air Force
Chuck Spinney , Ingegnere/analista in pensione, Ufficio del Segretario alla Difesa
Winslow Wheeler , Consigliere per la sicurezza nazionale di quattro Stati Uniti repubblicani e democratici
Lawrence B. Wilkerson , Colonnello, US Army (in pensione)
Ann Wright , colonnello, US Army (in pensione) ed ex diplomatico statunitense

SEQUENZA TEMPORALE

1990 – Gli Stati Uniti assicurano alla Russia che la NATO non si espanderà verso il suo confine “…non ci sarebbe alcuna estensione di…NATO di un pollice a est”, afferma il Segretario di Stato americano James Baker.

1996 – I produttori di armi statunitensi formano il Comitato per l’espansione della NATO,  spendendo oltre 51 milioni di dollari per fare pressioni sul Congresso.

1997 – 50 esperti di politica estera tra cui ex senatori, ufficiali militari in pensione e diplomatici firmano una lettera aperta affermando che l’espansione della NATO è ” un errore politico di proporzioni storiche “.

1999 – La NATO ammette l’Ungheria, la Polonia e la Repubblica Ceca alla NATO. USA e NATO bombardano l’alleato della Russia, la Serbia.

2001 – Gli Stati Uniti si ritirano unilateralmente dal Trattato sui missili antibalistici.

2004 – Altre sette nazioni dell’Europa orientale aderiscono alla NATO. Le truppe della NATO sono ora direttamente al confine con la Russia.

2004 – Il parlamento russo approva una risoluzione che denuncia l’espansione della NATO. Putin ha risposto dicendo che la Russia avrebbe “costruito la nostra politica di difesa e sicurezza di conseguenza”.

2008 – I leader della NATO annunciano l’intenzione di portare Ucraina e Georgia, anch’esse ai confini della Russia, nella NATO.

2009 – Gli Stati Uniti annunciano l’intenzione di installare sistemi missilistici in Polonia e Romania.

2014 – Il presidente ucraino legalmente eletto , Viktor Yanukovich, fugge dalla violenza a Mosca. La Russia vede la cacciata come un colpo di stato da parte delle nazioni USA e NATO.

2016 – Gli Stati Uniti iniziano l’accumulo di truppe in Europa.

2019 – Gli Stati Uniti si ritirano unilateralmente dal Trattato sulle forze nucleari intermedie .

2020 – Gli Stati Uniti si ritirano unilateralmente dal Trattato sui Cieli Aperti.

2021 – La Russia presenta proposte di negoziato mentre invia più forze al confine con l’Ucraina. Funzionari USA e NATO respingono immediatamente le proposte russe.

24 febbraio 2022 – La Russia invade l’Ucraina, dando inizio alla guerra Russia-Ucraina.

Questo annuncio riflette le opinioni dei firmatari. Pagato da Eisenhower Media Network, un progetto di People Power Initiatives.

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