Trittico: 20 aprile 2023

“Questi napoletani”

Di scudetti ne hanno vinti e non pochi: Juventus, Milan, Inter, e le città di riferimento hanno festeggiato, con raduni in piazza delle tifoserie e festante tripudio.

Ma quello è il Nord, il Sud è ben altro. Napoli, per meriti calcistici di Di Lorenzo, Kim, Osimhen, Kvaratskhelia, la ‘Grande Bellezza’ del terzo scudetto in arrivo, anticipa di mesi la straripante festa di un’intera città, di una squadra più forte delle ‘disattenzioni’ arbitrali a suo danno, del becero, diffuso razzismo, del pregiudiziale ostracismo dei media televisivi e non. L’Italia, quella della gente socialmente sana, esente da discriminazioni geopolitiche, risponde con flussi turistici da record all’euforia collettiva, travolgente, dei napoletani, con l’invasione tsunamica della città, interamente colorata di azzurro, cattedrale del mito Maradona, di vulcanica passione calcistica non disgiunta da orgoglio sudista e da impennate di creatività popolare. Quartieri spagnoli: nei pressi di un ‘basso’, in strada si offre al riposo dei turisti una poltrona tutta dipinta di azzurro. A chi ne approfitta per un breve riposo il proprietario chiede con garbo un’offerta a piacere. L’intraprendente iniziativa evoca altri episodi di inventiva partenopea: quando il traffico di Napoli scoppiava per la pioggia, ancora privo della tangenziale, un disoccupato si procurò uno dei primi telefoni cellulari e lo mise al servizio di automobilisti inferociti per ore di sosta nel traffico bloccato. “Dottò avvertite vostra moglie che starà in pensiero, telefonate. Prego, solo mille lire”. Che dire di ‘caffè e pizza pagata’, del paniere calato da finestre e balconi pieno di cibo con la scritta “Chi può dia, chi non può prenda”, dei fuochi d’artificio per salutare l’uscita di un detenuto ‘di rispetto’ dal carcere, per avvertire che nel quartiere è arrivata la droga? Inventiva vesuviana.

 

“Fate figli”

È una cattiveria, astio fazioso della sinistra. E come, prendersela con il povero Lollobrigida per l’indecente allarme sulla ‘sostituzione etnica’ ad opera degli africani, che continuando a emigrare in Italia finiranno per superare numericamente i bianchi nostrani, biondi con gli occhi azzurri? Il marito della sorella della Meloni è da giustificare cristianamente, perché full time indaffarato a gestire in nome della cognata nomine e strategie di Fratelli d’Italia. Una distrazione gli è concessa e dovremmo spostare il tiro su “Yo soy Giorgia”. Floris e la sua squadra del “Martedì” hanno ripescato in archivio le sue urla da comizio, quando in tema di emigrazione proprio lei dichiarò “È un’invasione pianificata e voluta. Si chiama sostituzione etnica e noi non la consentiremo”. Insomma, il povero Lollobrigida è colpevole di un improvvido copia-incolla. La premier, alleata di ostetriche, cliniche specializzate in maternità, di ginecologi ospedalieri presunti obiettori di coscienza, che praticano l’aborto in privato, ha lanciato un accorato appello agli stalloni italici e alle loro compagne: “Fate figli”. Per dare sostanza all’invito, il suo governo potrebbe imporre una tassa salata per single e celibi. Solidarizziamo con il nobile intento procreativo della premier. Sarà sfuggito alla Meloni l’exploit anagrafico dell’India che zitta, zitta, contando sulla fertilità dei suoi sudditi, ha sorpassato la Cina. Ora è il Paese della Terra con più abitanti. Di qui uno generoso consiglio: inserisca nel suo fitto itinerario di raid aerei una tappa a Nuova Delhi e offra ospitalità in Italia ben pagata a coppie prolifiche di indiani. Le previsioni dicono che nel 2070, se non ci diamo da fare, il numero degli italiani calerà da 60 a 40 milioni, ma già adesso il nostro Paese ha bisogno di un milione di lavoratori stranieri.

 

Tutto abusivo

Gisella Cardia dice di dialogare con la Madonna, che le appare talvolta in compagnia del figlio, di Gesù. È bella, ha capelli neri e neri sono anche gli occhi. Il figlio avrebbe invece occhi verde-azzurro. Da chi avrebbe perso, dal padre Giuseppe? Impossibile: la vergine Maria, lo dice la Chiesa, ha dato alla luce Cristo per opera e virtù dello Spirito Santo, senza il contributo sessuale del marito. Per le leggi della genetica gli occhi di Gesù dovrebbero essere scuri. Boh?

In attesa del tardivo pronunciamento curiale sulla Madonna di Trevignano, che piangerebbe sangue (mai in presenza dei fedeli), addio al luogo di culto panoramico che domina il lago di Bracciano. Dovranno essere rimosse la teca che ospita a statua della Madonna, le panche, le palizzate e ogni altro manufatto dal luogo delle presunte apparizioni. Il Comune ha ordinato la demolizione immediata. È il penultimo capitolo delle presunte apparizioni della Madonna che affiderebbe messaggi alla Cardia. Le installazioni collocate sulla collina sono abusivi, vanno rimossi entro 90 giorni, a spese dei responsabili. La destinazione del luogo è quella di paesaggio naturale agrario. Che ne penserà la Madonna? Il comune ha fatto la sua parte, la Chiesa ancora no. L’atto formale di una commissione nata per indagare il ‘caso Trevignano’, si ripropone con evidente titubanza nel condannare falsi miracoli di Santi e Madonne.

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