TRIBUNALE PENALE INTERNAZIONALE / PERCHE’ NON HA MAI INDAGATO SUI MAXI CRIMINI DEI PRESIDENTI USA?   

Vladimir Putin è un criminale di guerra.

Lo ha sentenziato il ‘Tribunale Penale Internazionale’ (TPI) dell’Aja che ha spiccato un mandato di cattura per il ‘macellaio’ del Cremlino, come ama definirlo l’immacolato presidente degli Usa, Joe Biden.

Nato sulle ceneri della Seconda Guerra Mondiale, il TPI si occupa di genocidi, crimini contro l’umanità e di guerra e, ultimamente, anche di ‘crimini di aggressione’.

Putin. Sopra, massacri di civili in Afghanistan

Dal 2015 ne è presidente il polacco Piotr Jofez Hofmansky, ma la vera ‘anima’ della Corte è rappresentata dal procuratore capo, carica che da quasi due anni è ricoperta dall’avvocato scozzese (è nato ad Edimburgo) Karim Ahmad Khan, di evidenti origini arabe.

S’è dato molto da fare, Khan, istruendo processi per crimini commessi in Ruanda, Cambogia, ex Jugoslavia, Sierra Leone. Nel 2022 ha aperto la ‘pratica Ucraina’, visitando i luoghi del conflitto, in particolare Bucha. Ultimamente ha svolto indagini sui trafficanti di migranti dalla Libia.

Non è molto chiaro il meccanismo in base al quale partono le inchieste. Su input dell’Onu? Dei singoli Paesi? Di associazioni o parenti delle vittime? Boh.

 

IL MEGA REPORTAGE DI ‘GLOBAL RESEARCH’

Di seguito potere cliccare sul link in basso per leggere un interessante reportage (vi avvertiamo che è lunghissimo, quindi farete bene a ‘centellinarlo’ nell’arco di qualche giorno) firmato dallo storico e scrittore James A. Lucas, pubblicato sul sito ‘Global Research’, un cult per chi si interessa di geopolitica, fondato e animato da Michel Chossudowsky, un grande economista canadese. E’ titolato “Te U.S. Has Killed More Than 20 Million People in 37 ‘Victim Nations’ Since World War II”, che significa: “Gli Stati Uniti hanno ucciso oltre 20 milioni di persone di 37 ‘Paesi vittima’ dopo la Seconda Guerra Mondiale”.

La sede della Corte penale internazionale a L’Aja

Il testo, ovviamente, è in lingua originale: quindi potrete ricorrere al traduttore automatico per leggerlo. L’articolo, avverte Chossudovsky, analizza dati e situazioni fino a tutto il 2015, ma lo stesso economista canadese scrive oggi un significativo preambolo.

La cifra di 20 milioni, quindi, è di certo per difetto, visto che dal 2015 in poi gli Stati Uniti si sono resi protagonisti di svariate carneficine in mezzo mondo.

Sorge ora spontaneo l’interrogativo: ha mai aperto un fascicolo, un’inchiesta, l’oggi solerte Tribunale Penale Internazionale su quanto descritto nel reportage? Qualche rigoroso procuratore capo che si è succeduto negli anni ha mai effettuato indagini su qualcuno dei tanti episodi criminali citati nel saggio?

E gradiremmo sapere: un capo della Casa Bianca è stato mai incriminato per qualcuno dei crimini commessi in tempo di guerra e in tempo di pace?

Per un presidente Usa è stato mai spiccato un mandato d’arresto?

Tutti viole mammole? Tutti gigli candidi?

 

LE ULTIME PERFORMANCE CRIMINALI

Nel 2014 è cominciato il conflitto in Ucraina (non il 24 febbraio 2022, come affermano gli storici – sic – e gli analisti tanto al saggio), che ha causato, fino appunto al 2022, circa 15 mila morti nella popolazione del Donbass, sterminata delle milizie ucraine perché voleva la sua autonomia e simpatizzava per i russi.

Come mai il solerte ‘TPI’ non ha mosso un dito, allora? Forse quei 15 mila morti sono vittime di seconda classe?

Karim Ahmad Khan

Passiamo al 2015 e il copione non cambia. Comincia l’aggressione dell’Arabia Saudita, spalleggiata dal solito gendarme americano, contro la popolazione yemenita: da allora ad oggi si contano 14 mila morti. Anche in questo caso vanno catalogati come cittadini di serie B o C?

Ed anche in questo caso la Corte dell’Aja non ha mosso un dito. Affetti da cecità i procuratori capo che si sono succeduti dal 2014-2015 ad oggi?

Poco più di un anno fa l’Afghanistan, martoriato dagli Usa, è stato poi abbandonato al suo destino. Non contenti, gli americani hanno applicato le solite ‘sanzioni’ che usano come strumento di guerra: ed infatti sono morti migliaia di afghani, per quelle sanzioni che hanno significato mancanza di alimenti e, soprattutto, di medicinali. Il tasso maggiore di mortalità si registra tra i bambini, i più indifesi.

E allora: i bambini ‘rapiti’ da Putin valgono un’incriminazione mentre quelli yemeniti sono una medaglia al merito per Joe Biden?

Solo alcuni tra i tanti possibili esempi di attuali crimini degli Usa (il primo in combutta con i golpisti ucraini di EuroMaidan): del tutto impuniti, neanche sfiorati dallo straccio di un’indagine del Tribunale Penale Internazionale.Possibile?

E allora, ha ragione o no il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, Dmitrij Medvedev, a definire ‘carta igienica’ i provvedimenti della eccellentissima Corte dell’Aja?

 

I CRIMINI CONTRO LA SALUTE PUBBLICA

Passiamo su tutt’altro terreno, quello della salute pubblica. Verranno mai indagati e processati i vertici di ‘Pfizer’ e ‘Moderna’ che hanno venduto al mondo vaccini che ben sapevano essere totalmente ‘inefficaci’ e soprattutto ‘insicuri’?

Causando decine milioni di ‘effetti avversi’ in tutto il mondo che significano milioni di morti, soprattutto per ictus, trombosi e infarti?

Nessuno processo per chi specula sulla salute della gente, di cittadini costretti a farsi inoculare prodotti ‘non sicuri’, vaccini che hanno però generato profitti arcimiliardari per le regine di Big Pharma?

Nessuno straccio di indagine per la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, che in combutta con il Ceo di Pfizer, Albert Bourla, ha comprato vaccini per 71 miliardi di euro ‘insicuri’?

Ursula von der Leyen con Bourla

E addirittura truffando sui contratti di acquisto, visto che non esiste neanche un pezzo di carta igienica – è proprio il caso di dire – per il contratto più grosso (da 31 miliardi di euro), ma solo uno scambio di sms, addirittura ‘spariti’, ‘volatilizzati’?

Nessuna indagine aperta “sul più grande scandalo nella storia dell’Unione Europea”, come lo ha definito il componente olandese della ‘Commissione d’inchiesta sui vaccini’ varata a settembre 2022 e davanti alla quale sia Bourla che von der Leyen hanno avuto la faccia di bronzo, non presentandosi davanti alla Commissione per essere interrogati?

Negli Usa? Peggio che andar di notte. Due procuratori generali,  Jeffry Landry della Louisiana ed Erich Schmitt del Missouri, nonché un neo costituto ‘Comitato ristretto’ alla Camera, stanno cercando di far luce soprattutto sulle connection tra il Super Virologo (appena andato in pensione a 81 anni) Anthony Fauci e l’Istituto di Virologia di Wuhan, dal quale si è con ogni probabilità   verificata la fuga del virus ‘artificiale’. Il ‘National Institute for Allergy and Infectious Deseases’ (NIAID)presieduto a vita (dal 1984 al 2022) da Fauci ha infatti finanziato a mani base i laboratori di Wuhan per le ricerche sul ‘gain of function’, alla base del passaggio letale del virus dall’animale all’uomo e terreno base per le ‘biologic wars’ del presente e del futuro. Così è nata, in soldoni, la pandemia.

Il tutto con l’avallo, of course, dei vertici della Casa Bianca, oggi sotto inchiesta (ma i media lo nascondono, oscurano la notizia), Fauci ben compreso, interrogato due mesi fa per circa 7 ore.

Non si tratta di crimini contro l’umanità?

E non farebbe bene l’eccellentissima Corte dell’Aja a darci una sbirciatina?

Come del resto successe tanti anni fa – passando all’Italia ma non solo – per la “strage del sangue infetto”, orchestrata sempre dalle regine di Big Pharma a livello internazionale, e che ha causato decine di migliaia di vittime in mezzo mondo.

Se ne è mai interessato il Tribunale dell’Aja?

Se ne è mai fregato di tante vite anche allora sacrificate in nome del dio Denaro, del Profitto, degli utili alle stelle?

Eppure in Francia cadde il governo Juppè per la vergognosa storia del sangue infetto. In Inghilterra venne costituita una commissione parlamentare d’inchiesta che non approdò a molto. Da noi nessuna commissione parlamentare, ma solo un processo penale durato vent’anni esatti, cominciato a Trento, passato a Roma, quindi smistato a Napoli dove si è concluso con una assoluzione plenaria per tutti gli imputati, da Diulio Poggiolini (l’allora Re Mida della sanità ministeriale) agli ex dirigenti delle aziende del gruppo Marcucci: “il fatto non sussiste”, ha sentenziato il giudice dopo tre anni di processo.

Di tutta evidenza si è trattato di un ‘suicidio di massa’, perché le vittime totali della ‘strage del sangue infetto’ in Italia sono state oltre 5 mila (anche se al processo partenopeo c’erano solo 9 parti civili): pochi e miseri i risarcimenti danni ai familiari, ma resta l’obbligo morale e civile di conservare, tutelare e tramandare la MEMORIA STORICA di quell’eccidio rimasto impunito.

Vero, eccellentissima Corte dell’Aja?

 

IL MISTERO DEL DOSSIER IMPOSIMATO PER L’AJA   

Vogliamo chiudere con un episodio che abbiamo raccontato pochi giorni fa, scrivendo un pezzo in occasione della costituzione dell’Archivio Imposimato, dedicato alla catalogazione e digitalizzazione dell’immenso patrimonio di giustizia (quella vera, non taroccata come succede all’Aja) prodotto nella sua vita dal grande Ferdinando Imposimato, tra l’altro una colonna storica della ‘Voce’, come sottolineiamo nell’articolo.

In cui ricordiamo un episodio che ci è rimasto scolpito nella memoria.

Ferdinando Imposimato

Una decina d’anni fa, infatti, proprio il Tribunale penale dell’Aja chiese ad Imposimato una importante consulenza sulla tragedia delle Twin Towers. Ne uscì fuori, dopo mesi di grosso impegno investigativo, un lavoro eccezionale che inchiodava gli Usa a delle colossali responsabilità. Ferdinando, infatti, consultando archivi e carte appena declassificate, focalizzò la sua attenzione soprattutto su un personaggio, il capo commando, Mohamed Atta. E scoprì che, pur essendo ben conosciuto e ‘segnalato’ da CIA ed FBI, entrò facilmente negli Usa dieci mesi prima dell’attacco; prese addirittura il brevetto di pilota; viaggiò di continuo, da uno Stato all’altro, per incontrare personaggi che dovevano aiutarlo nell’operazione. Insomma, libero come un fringuello di fare di tutto e di più, fino a quel tragico 11 settembre 2001.

Sembra un po’ il copione del caso Moro, con gli Stati Uniti che hanno fatto di tutto (attraverso l’agente speciale della CIA Steve Pieczenik) perché lo statista Dc non venisse liberato: Moro infatti ‘Doveva Morire’, come magistralmente ricostruirono con un libro choc uscito nel 2008 (15 anni fa esatti, e nell’anniversario del rapimento tutti gli italiani dovrebbero leggerlo) Ferdinando Imposimato e Sandro Provvisionato.

E così ‘dovevano cadere le Torri Gemelle’, come ricostruiva Ferdinando nella sua super consulenza.

Oggi capiamo perché quel lavoro così prezioso è di certo finito ad ammuffire in un cassetto polveroso dell’allora procuratore capo al Tribunale Penale Internazionale. Che a tutto serve fuor che a trovar e far Giustizia; a portare alla sbarra i criminali veri.

Una finzione, anzi una presa per il culo davanti ai milioni di vittime del Potere, che oggi trova il suo emblema nella politica imperialista, neo coloniale, e soprattutto criminale degli Usa.

E la Corte dell’Aja è del tutto ‘organica’ nel progetto: insabbiare i veri CRIMINI, perseguire che si oppone al Moloch a stelle e strisce.

E’ arrivato il momento di passare al link che vi porterà all’istruttivo, lungo e documentatissimo reportage storico firmato da James A. Lucas. Buona lettura: un po’ per giorno.

 

 

LINK

The U.S. Has Killed More Than 20 Million People in 37 “Victim Nations” Since World War II

https://www.globalresearch.ca/us-has-killed-more-than-20-million-people-in-37-victim-nations-since-world-war-ii/5492051

 

 

Sullo stesso argomento potete leggere un interessante articolo di Piccole Note:

Il mandato di arresto per Putin, forse quello per Trump e la visita di Xi a Mosca

 

 

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