ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’/ ECCO COME HA DEPISTATO SULLA PANDEMIA. IL J’ACCUSE DI ALCUNI RICERCATORI

Sta per sollevarsi il coperchio su fatti & misfatti griffati ‘ISS’, acronimo di ‘Istituto Superiore di Sanità’, la massima autorità italiana nel campo della salute pubblica, e quindi della sua tutela.

L’ha davvero difesa, la salute di tutti i cittadini, l’Istituto nato nel lontano 1931 come “organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale” e posto sotto il diretto controllo del Ministero della Salute?

Non pochi dubbi sorgono spontanei se analizziamo alcuni ‘fatti’ emersi in questi ultimi giorni. Verità che man mano, con gran fatica, vengono alla luce e raccontano la vera storia della pandemia in Italia.

Due, sostanzialmente, le news che poi cercheremo di approfondire e dettagliare.

In primis, lo studio-verità quasi clandestino portato avanti da tre   ricercatori dell’Istituto, che mettono in guardia dall’uso di alcuni vaccini e parlano senza mezzi termini di ‘effetti avversi’. Subito aspramente rimproverati dai vertici dell’Istituto, e praticamente messi al bando come degli ‘appestati’ o, se preferite, degli ‘infetti’ appunto.

La seconda notizia parte dall’Europa e approda nel Belpaese, attraverso una graziosa sigla, ‘Tell me’, ideata e messa in campo addirittura una decina d’anni fa, nel 2013, e finalizzata a occuparsi di come ‘informare’ (meglio, ‘disinformare’) i cittadini sul fronte delle ‘pandemie influenzali’. Già allora si parlava di come convincere meglio sul fronte delle massicce campagne vaccinali future, puntando soprattutto sull’arma del ‘terrore’: da diffondere, of course, attraverso i media. Un metodo veramente ‘scientifico’, non c’è che dire.

Partiamo allora dalle ‘ricerche galeotte’.

 

I TRE RICERCATORI CHE ALZANO IL COPERCHIO ISS

Tre coraggiosi ricercatori del ‘Centro Nazionale per la Ricerca e la valutazione dei farmaci’ che fa capo all’ISSLoredana Frasca, Giuseppe Ocone e Raffaella Palazzo – hanno da poco pubblicato su un numero speciale della rivista ‘Pathogens’ un lungo articolo titolato “Sicurezza dei vaccini Covid-19 nei pazienti con malattie autoimmuni, nei pazienti con problemi cardiaci e nella popolazione sana”.

Una manna caduta dal cielo, visto che il problema della ‘sicurezza’ dei vaccini è diventato un tema bollente e fondamentale, vista la marea crescente di ‘effetti avversi’ che si segnalano ogni giorno a centinaia in tutte le parti del mondo. Su tutte parla la stima da brividi effettuata dai CDC (‘Centers for Deseases Control)’ lo scorso settembre: ben 10 milioni di ‘effetti avversi’ segnalati negli Stati Uniti da quando sono iniziate le campagne di vaccinazione, da quelli più blandi (febbre, dolori articolari, tosse) a quelli più gravi, che colpiscono soprattutto il sistema cardiocircolatorio (miocarditi, pericarditi, fino a trombosi, ictus e infarti) ed in particolare i giovani (fascia 29-39 anni). E da tener presente che il sistema di segnalazione-monitoraggio, il ‘VAERS’ adottato dai ‘CDC’, funziona largamente per difetto, perché si base sulle segnalazioni spontanee dei cittadini o dei loro medici.

L’ultimo numero di Pathogens. Sopra, Silvio Brusaferro

Una situazione, quindi, drammatica, più volte denunciata dalla ‘Voce’, ma del tutto minimizzata, fino ad oggi dalle autorità (sic) scientifiche, per non parlare di quelle politiche, che se ne strafottono della salute dei cittadini, genuflessi davanti a Big Pharma.

Cosa ha fatto, ad esempio, proprio l’ISS su questo fronte? Quali provvedimenti ha preso? Zero assoluto.

E cosa ha fatto quel ‘Comitato Tecnico Scientifico’ (CTS) che ha dato letteralmente per un anno ‘i numeri’ sui malati di Covid? Zero altrettanto assoluto.

Guarda caso, a presiedere l’ISS dal 29 luglio 2019 (a pochi mesi dallo scoppio della pandemia), c’è l’igienista ed esperto di ‘salute pubblica’ Silvio Brusaferro. Il quale – guarda ancora caso – è stato nominato a marzo 2021 portavoce di quel CTS.

Ma torniamo alla ricerca che sta facendo tremare i vertici dell’ISS.

Perché pone una serie di dubbi rispetto alla ‘narrazione’ ufficiale, a quanto fino ad oggi apoditticamente asserito sui vaccini (soprattutto quelli a mRNA, cioè ‘Pfizer’ e ‘Moderna’) dall’Istituto, che tra l’altro sempre minimizzato (come ha fatto il Ministero della Salute a guida Roberto Speranza) il ricorso a farmaci e cure pure esistenti, per fare un solo nome l’idrossiclorochina, il cui uso è stato ‘legalizzato’ addirittura dopo un’ordinanza del Consiglio di Stato!  Indicando che l’unica via di salvezza sono i vaccini.

Ecco, lo studio dei tre ricercatori ribalta la scena e pone una sfilza di dubbi che ogni scienziato con un minimo di etica e di professionalità dovrebbe porsi.

 

ECCOCI AGLI ‘EFFETTI AVVERSI’ 

Scrivono i tre estensori dell’articolo: “Le prove cliniche hanno iniziato a mostrare che i sintomi della malattia autoimmune potrebbe aumentare dopo le vaccinazioni Covid-19”. Vengono ad esempio citati i casi di diversi pazienti che hanno mostrato significativi problemi neurologici dopo le prime dosi vaccinali ricevute.

E addirittura evidenziano: “In particolare, i vaccini basati su mRNA, seguiti da vaccini basati su vettori virali, hanno innescato molti episodi simili alla sclerosi multipla”. Da brividi.

E invitano, i tre ricercatori, tutta la comunità scientifica ad una riflessione seria sui vaccini e soprattutto sugli ‘effetti avversi’ che possono provocare.

Apriti cielo. I reietti vengono in pratica scomunicati dai vertici ISS, che parlano di studi del tutto personali dei tre, e che nulla hanno a che vedere con le sempre rigide posizioni dell’Istituto.

A questo punto, Loredana Frasca prende il coraggio a quattro mani e comincia a parlare, aprendo il Vaso di Pandora.

Ecco alcune frasi del suo j’accuse: “Il vaccino anti-covid provoca miocarditi e danneggia il sistema immunitario”. Una vera bomba.

Mi ucciderei se perdessi mio figlio per averglielo somministrato”. Una seconda bordata da novanta.

E continua: “Numerose persone sono morte o hanno riscontrato reazioni avverse per colpa del siero”. “La proteina Spike è stata trovata nel cuore, o meglio l’RNA messaggero è stato trovato anche nel fegato”, in seguito alla somministrazione del vaccino.

Conosco personalmente tantissimi danneggiati da vaccino”.

E ancora: “possono provocare il cancro, la morte, riattivare malattie pregresse”. Ai confini della realtà.

Nello stesso articolo pubblicato, ad esempio, viene citato il caso di un uomo che “ha fatto tre dosi di vaccino e gli si è riattivato un linfoma”; di una donna che “stava benissimo e poi le è venuto un tumore al seno”; di un’altra donna che “è morta per distruzione dei globuli rossi dopo tre settimane dalla prima dose”, mentre la figlia ha avuto un’allergia al viso, tanto che “ce l’ha metà nero e metà bianco, e ha solo dodici anni”. Un autentico museo degli orrori (e dei clamorosi errori scientifici).

Facendo riferimento a due studi esteri, uno statunitense e uno tailandese, Loredana Frasca afferma che insorgono “più di una miocardite e problemi cardiaci ogni 300 abitanti”. Altre cifre da brividi. “Lo studio tailandese ad esempio ha visto i ragazzi della scuola monitorati con elettrocardiogrammi. Ebbene, su 300 ragazzi, i ricercatori tailandesi hanno trovato – afferma – che “il 2,5 per cento aveva problemi a livello cardiacoe in soggetti prima sani hanno rilevato “miocarditi conclamate, miocarditi subcliniche”. Si tratta proprio di quella fascia d’età – spiega – caratterizzata da una vera e propria ondata di “morti improvvise” registrata nell’ultimo anno e mezzo.

E proprio a proposito dell’autorizzazione per i vaccini in età pediatrica, sottolinea: “I bambini dai 5 anni in su non vanno vaccinati perché rischiano la miocardite”.

E terminiamo con un’altra ‘bomba’ che di certo ha fatto saltare sulle loro comode poltrone i vertici dell’ISS: “Questo vaccino (il riferimento è soprattutto per quelli a mRNA, ndr) si comporta come un virus che entra in qualsiasi cellula indiscriminatamente, comprese le cellule del sistema immunitario. L’unico virus che fa questo è quello dell’HIV, che entra nelle cellule del sistema immunitario, infatti ha un attacco contro i linfociti, i quali vengono distrutti e si rischia l’Aids”. Bene precisare che Loredana Frasca è specializzata in ‘immunologia’.

 

E GLI ‘EFFETTI GENOTOSSICI’      

La storia non finisce certo qui. Perché dopo pochi giorni arrivano altre rivelazioni choccanti – ovviamente ignorate dai media di regime – soprattutto sugli ‘effetti genotossici’ provocati dai vaccini.

Maurizio Federico

A parlare, stavolta, è un autorevole esponente dello stesso ISS, Maurizio Federico, dirigente di Ricerca presso il ‘Centro nazionale per la salute globale’che fa capo – c’è bisogno di dirlo? – all’immancabile, onnipresente ‘Istituto Superiore della Sanità’.

Federico ha appena inviato al sottosegretario del Ministero per la Salute, Marcello Gemmato, il ‘Progetto Nazionale Salute e Sicurezza dei Vaccini Covid a mRNA’. Un Progetto che pone tutta una serie di interrogativi e di dubbi sulla sicurezza, appunto, di questi vaccini, fino ad oggi visti come Unica Via per la Salvezza dalla stragrande maggioranza dei Soloni della Medicina ufficiale, sempre genuflessa davanti ai voleri di Big Pharma.

Ecco solo una chicca, firmata da Federico: “L’estrema rapidità con la quale sono state diffuse le diverse preparazioni vaccinali ora in uso, ha impedito de facto una analisi accurata delle diverse risposte a medio e lungo termine, per forza di cose ancora ignote, considerando l’assoluta innovatività su cui si basano i vaccini a mRNA”.

Sono le stesse accuse più volte lanciate – ma sempre inascoltate dalle autorità, anche di controllo, come la ‘Food and Drug Administration’ (FDA) – dall’autorevole ‘British Medical Journal’ e regolarmente riprese dalla Voce. Sono stati utilizzati fino ad oggi vaccini totalmente ‘sperimentali’, con i cittadini a fare da ‘cavie’.

Marcello Gemmato

Sapete – per dirne solo una – quale era il termine fissato per i test, i ‘trials’ per dimostrare e provare efficacia e soprattutto sicurezza di questi vaccini? Il 31 gennaio 2023: vale a dire appena pochi giorni fa.

Come ha fatto, allora, la solitamente rigorosa FDA a concedere l’autorizzazione definitiva (agosto 2020) a quei vaccini totalmente sperimentali?  A quali diktat ha obbedito? Quelli della Casa Bianca? Di ‘Pfizer’ e ‘Moderna’? Oppure di tutte e tre?

Per fortuna, due altrettanto coraggiosi procuratori generali Usa, Jeff Landry della Lousiana e Erich Schmitt del Missouri, hanno aperto una maxi inchiesta per smascherare i responsabili di tali crimini contro l’umanità (e dei fatti si dovrebbe occupare anche la ‘Corte dell’Aja per i crimini contro l’umanità’). Mentre, sempre a settembre 2022, è partita una ‘Commissione d’inchiesta sui vaccini’ varata dal Parlamento europeo che sta per sollevare il suo Vaso di Pandora, ossia il ‘Pfizergate’, mille volte più esplosivo del ‘Qatargate’, una bolla di sapone al paragone.

 

QUEL PROGETTO UETELL ME’ DEL 2013…

Passiamo rapidamente alla seconda vicenda, che tira in ballo il Parlamento europeo e l’ISS. Per la serie, due piccioni con una fava.
E’ saltata fuori, in questi giorni, una documentazione (peraltro pubblica) che fino ad oggi non aveva destato alcun interesse, anche perché coperta da un certo riserbo. Si tratta di un Progetto UE condiviso con i vari Paesi, tra cui ovviamente l’Italia. Si chiama ‘Tell Me’ ed è nato dieci anni fa esatti, nel 2013. Il partner italiano per la messa in opera del Progetto era un’ennesima costola del sempre più tentacolare ‘ISS’: si tratta del ‘CNESPI’, acronimo di ‘Centro Nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute’ .

Un Progetto davvero avveniristico, in grado di prevenire e quasi predire il futuro. Preconizza, infatti, scenari ‘pandemici’ e si parla espressamente di ‘pandemie influenzali’.

Ma qual è il suo vero obiettivo? L’adozione delle migliori strategie di comunicazione e persuasione di massa, per convincere cioè i cittadini in primo luogo a vaccinarsi, e poi a seguire tutta una serie di ‘pratiche’ che abbiamo visto nel primo anno abbondante di pandemia, a botte di lockdown e di mascherine.

E quale era il meccanismo base per attuare una così massiccia opera di ‘persuasione’? La paura, anzi il terrore dell’infezione, facendo anche in modo che i media potessero diffonderla ad ampie dosi. Proprio come è successo: un copione perfettamente descritto, come del resto qualche anno prima (nel 2010) aveva fatto un altro grande Profeta di sventure, Bill Gates, secondo cui il 2010-2020 sarebbe stato il decennio delle pandemie e quello successivo (2020-2030) quello degli ancor più devastanti cambiamenti climatici (e lo stesso super sisma che ha colpito Siria e Turchia docet).

Concludiamo con la descrizione degli obiettivi di ‘Tell Me’, come si possono ancora trovare tramite il sito ‘Epicentro’ che fa sempre capo all’ISS, tanto per cambiare. “Tre gli obiettivi (nell’originale è scritto ‘obbiettivi’, ndr) principali del progetto: comprendere quali strategie di comunicazione la sanità pubblica debba adottare per comunicare alla popolazione le azioni preventive da mettere in atto (per esempio norme igieniche, vaccinazioni, terapie antivirali); individuare le modalità di comunicazione più appropriate per affrontare la complessità degli eventi (incertezza, ignoranza e tutte le diverse forme di disinformazione); sviluppare le migliori strategie di comunicazione per una corretta informazione sui vaccini”.

E già allora – ripetiamo nel 2013 – venivano previsti severi provvedimenti per i ‘reprobi’, soprattutto per coloro che non intendevano sottoporsi ai vaccini, praticamente da rendere obbligatori, come poi è successo. Ecco le ‘minacce’ ipotizzate: “Gli obblighi comportano una sanzione, la negazione di un privilegio sociale come frequentare la scuola o lavorare in ospedale”.

Un privilegio frequentare la scuola? Oppure lavorare in ospedale?

Ma davano di matto già dieci anni fa?

Un commento su “ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’/ ECCO COME HA DEPISTATO SULLA PANDEMIA. IL J’ACCUSE DI ALCUNI RICERCATORI”

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