VOLODYMYR ZELENSKY / MAXI AFFARI, CRIMINI & FOLLIE DEL PRESIDENTE UCRAINO       

Tre botti di Capodanno da casa del guitto-presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Il primo riguarda gli accordi raggiunti con il colosso finanziario statunitense ‘BlackRock’ per investire palate da miliardi di dollari  nella ricostruzione post bellica dell’Ucraina.

Il secondo concerne la fresca nomina ad una carica da non poco, in questo strategico momento, ossia il nuovo ambasciatore ucraino a Sofia: si tratta di una cartomante esperta in sessuologia e commerciate di gioielli, una scelta ‘molto mirata’.

Il terzo arriva dalla Germania, dove un quotidiano tedesco, ‘Jung Welt’, ne scrive di tutti i colori su ‘The Man of the year’ (secondo la cover del ‘Time’), definendolo una “figura sanguinaria” e un pupazzo nelle mani degli Usa.

Vediamo più in dettaglio le tre news e partiamo dalla montagna di dollari in arrivo.

 

I BUSINESS COL IL COLOSSO ‘DEM’ BLACKROCK

Scrive un sito a stelle e strisce: “Zelensky e l’amministratore delegato di BlackRock, Larry Fink, si sono incontrati virtualmente il 28 dicembre, come ha rivelato il sito del presidente, e hanno discusso i piani per far sì che il colosso finanziario svolga un ruolo di primo piano nella ricostruzione post bellica dell’Ucraina. Nel corso dell’incontro sono stati definiti i piani per una visita dei dirigenti di BlackRock in Ucraina all’inizio del nuovo anno”.

Larry Fink

Continua il report: “Zelensky ha anche annunciato che l’Ucraina parteciperà al vertice del World Economic Forum (WEF) che si terrà in Svizzera (nella consueta location di Davos, ndr) dal 16 al 20 gennaio, ma non ha specificato se parteciperà di persona o virtualmente. ‘Ho parlato con il capo del più grande fondo d’investimento del mondo, BlackRock, e mi è stato assicurato ancora una volta che le imprese del mondo sviluppato sono pronte ad investire nella nostra ripresa’, ha dichiarato Zelensky in un discorso video, secondo quanto riportato dai media ucraini da Interfax. ‘Gli specialisti delle aziende stanno già aiutando l’Ucraina a strutturare il Fondo per la ripresa. Ci stiamo preparando a partecipare al Forum economico mondiale di Davos. Lì verranno presentate le posizioni dell’Ucraina’, ha aggiunto. Sul sito web del presidente ucraino si legge: ‘Il team di BlackRock sta lavorando da diversi mesi a un progetto per consigliare il governo ucraino su come strutturare i Fondi per la ricostruzione del Paese”.

E così continua la nota: “Anche Fink, Ceo di BlackRock, interverrà a Davos, in quanto BlackRock è uno dei principali stakeholder del WEF e funge d finanziatore globale per attuare l’Agenda ESG (‘Environmental, social and corporate governance’) approvata dal WEF. Fink interverrà il 17 gennaio ad un evento intitolato ‘Rilanciare il commercio, la crescita e gli investimenti’. Sarà presente sul palco insieme al vice di Klaus Schwab (il banchiere tedesco di simpatie nazi fondatore e animatore del WEF, ndr), al capo dell’Organizzazione mondiale del commercio, al primo ministro belga e al vice-cancelliere e ministro dell’economia tedesco”.

 

BLACKROCK UGUALE JOE BIDEN, CASA BIANCA 

Qualche notizia e dettaglio in più su BlackRock può risultare non poco utile.

Leggiamo da un altro sito di contro-informazione statunitense:  “‘BlackRock Inc.’, insieme alle sue controllate, è un’enorme società di investimento multinazionale quotata in borsa con oltre 8,68 trilioni di dollari di patrimonio in gestione in più di 100 Paesi in tutto il mondo”.

Fra l’altro, è presente in modo non poco massiccio in Italia, con la presenza nelle compagini societarie di alcune banche e assicurazioni. Ma una delle ultime specialità della casa – in compagnia dell’altro maxi fondo, ‘Vanguard’ – è la tentacolare presenza nell’azionariato di quasi tutte le star di Big Pharma, con quote che la portano spesso al primo posto assoluto (alternandosi spesso, appunto, con Vanguard). Basta leggere le inchieste di circa un anno fa della Voce per rendersene conto (con la casella ‘CERCA’ andate appunto su BlackRock e Vanguard, oppure su Pfizer e Moderna).

Ma torniamo al report, per capire, soprattutto, il colore ‘politico’ (sic) di cui veste BlackRock.

“Larry Fink è l’amministratore delegato e persone come Cheryl Mills, avvocato di Hillary Clinton, fanno parte del consiglio d’amministrazione. Il presidente di BlackRock Investment Institute, l’uomo che dice alla società di investimenti da 8.700 miliardi di dollari BlackRock dove mettere i propri soldi, è Tom Donilon: ex consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Barack Obama (prima di Susan Rice) e consigliere chiave di Joe Biden durante la sua carriera politica; recentemente è stato anche messo a capo della politica Usa-Cina dal Dipartimento di Stato”.

Tom Donilon

Non è certo finita qui, perché la dinasty dei Donilon è non poco affollata. “Il fratello di Ton Donilon, Mike Donilon, è un consulente senior di Joe Biden e fornisce indicazioni sulle politiche da attuare all’interno dell’amministrazione. Mike Donilon guida la spesa, il bilancio, la regolamentazione e la politica della Casa Bianca di Biden. La moglie di Tom Donilon, Catherine Russell, è stata direttore del personale della Casa Bianca di Biden. In tale posizione la moglie di Donilon controllava ogni assunzione all’Ufficio della Presidenza. La figlia di Tom Donilon, Sarah Donilon, che si è laureata nel 2019, ora lavora nel Consiglio di Sicurezza della Casa Bianca”.

Ed un commento: “Sì, BlackRock, la più grande società di investimenti del mondo, è essenzialmente in una partnership pubblico-privata con la Casa Bianca di Biden, caratterizzata da enormi conflitti di interesse finanziari. Tom Donilon è il portaborse. La famiglia Donilon coordina la politica estera dei Biden (non dimentichiamo infatti il ruolo del rampollo presidenziale, Hunter Biden, in grossi business che vanno dall’Ucraina alla Cina, ndr) nei confronti dell’Ucraina e la famiglia Donilon posiziona finanziariamente BlackRock in modo da trarre un vantaggio specifico dalla relazione con la famiglia Biden e la Casa Bianca”.

Eccoci nel cuore ‘finanziario’ dei tanto ‘democratici’ Stati Uniti!

 

LA IPNO SESSUOLOGA NEO AMBASCIATRICE A SOFIA 

Ma passiamo a cose più ‘amene’ e leggere, si fa per dire. E arriviamo alla fresca nomina del nuovo ambasciatore di Kiev a Sofia, direttamente scelto dal guitto-presidente.

Olesya Ilashchuk

Stavolta leggiamo quanto scrive, il 28 febbraio, un noto reporter, Alexander Rubinstein: “Mentre Zelensky ipnotizza i governi occidentali facendogli sborsare ingenti somme per finanziare il suo sforzo bellico, ha nominato un ipnotizzatore, nel senso letterale del termine (e sessuologo part time, e anche venditore multi-livello) ad una posizione diplomatica di alto livello. Gioielleria d’alta fascia, ipnotismo e marketing multilivello non sono qualifiche tipicamente associate alla diplomazia internazionale. Ma queste abilità sono presenti in primo piano nel curriculum del nuovo ambasciatore dell’Ucraina in Bulgaria, Olesya Ilashchuk. Dalla sua nomina, il 23 dicembre, da parte del presidente ucraino Zelensky come ambasciatrice bulgara, Olesya Ilashchuk ha bloccato il suo account Facebook. Al momento della presentazione di questa segnalazione, era visibile solo la sezione ‘intro’ della sua pagina Facebook. Elencava alcune esperienze educative e conteneva i seguenti campi professionali: ‘psicologo clinico, terapeuta familiare sistemico, terapeuta della Gestalt, consulente sessuologo’. Secondo quanto riferito, Ilashchuk ha pubblicato aggiornamenti sulla sua pagina su argomenti relativi alla Gestalt e alla sessuologia ‘fino a poco tempo fa’”.

Continua Rubinstein: “La scarsità di qualifiche diplomatiche è così evidente che persino la BBC finanziata dal governo britannico ha bollato la sua nomina come ‘scandalosa’. Man mano che la presa in giro cresce, il ministero degli Affari Esteri ucraino ha rilasciato una dichiarazione in cui difende la novizia politica come esperta di relazioni internazionali e rileva la sua fluidità in inglese, non la lingua ufficiale della Bulgaria”.

E ancora: “Alla fine di luglio 2021, Ilashchuk è apparsa in due video su un canale You Tube appartenente a Eduard Burdakov, un autoproclamato esperto di marketing multilivello. Burdakov è un membro ‘Diamond Elite’ di RAIN International, uno schema piramidale di salute e benessere. Nei video intitolati ‘Soldi, integratori e taboo’ e ‘Integratori, sesso e magnetismo’, Ilashchuk promuove i benefici positivi degli integratori alimentari sulla libido, che lei chiama ‘l’energia del denaro’”.

Così conclude la sua ‘diagnosi’: “La nomina di Ilashchuk è arrivata in un momento epocale nelle relazioni tra Bulgaria e Ucraina. Fino all’inizio di dicembre, la Bulgaria è stata l’unica nazione a rifiutarsi di inviare armi all’Ucraina (il partito socialista del Paese aveva bloccato una misura per spedire armi a maggio). Durante le visite televisive nazionali del presidente Zelensky alla Casa Bianca e al Congresso il 21 dicembre, ha definito l’aiuto militare americano al suo Paese ‘un investimento’ nella ‘democrazia’. Due giorni dopo, con la nomina di Ilashchuk ad ambasciatore di un importante alleato europeo, Zelensky sta dimostrando al mondo quanto possa essere meritocratico il sistema politico ucraino. In quale altra nazione un comico diventato presidente può nominare diplomatico di alto rango un intrigante piramidale sessuologo? Forse lo stesso in cui Hunter Biden è stato profumatamente ricompensato per la sua esperienza nel settore del petrolio e del gas”. Hunter Biden, infatti, è stato membro del board di ‘Burisma’, il colosso energetico ucraino (l’equivalente del nostro ENI), lautamente stipendiato, pur senza aver mai maturato la minima esperienza in campo energetico.

 

IL J’ACCUSE TEDESCO 

Passiamo al j’accuse di un importante quotidiano tedesco, ‘Junge Welt’, contro il guitto-presidente.

A questo punto, leggiamo i passaggi salienti del reportage firmato da Arnold Schelzl.

Va subito giù duro, il redattore di ‘Junge Welt’: “Volodymir Zelensky è una figura sanguinaria sponsorizzata dagli Stati Uniti per garantire la continuazione del terrorismo e del conflitto nell’Europa orientale”.

“Zelensky continua la politica perseguita dai nazionalisti dal 2014. E’ emerso nella politica di Kiev nel 2019. In termini di azioni sanguinarie, potrebbe aver raggiunto il livello di Kagame, il boss del Rwanda, armato dagli Usa, che ha commesso omicidi di massa nel Congo Orientale. Kagame di tanto in tanto fa massacrare un villaggio congolese, dai bambini agli anziani. Zelensky sta semplicemente continuando ciò che i golpisti nazionalisti e nazisti hanno fatto a Kiev dal 2014: bombardare le aree residenziali dell’Ucraina orientale con artiglieria e cecchini. Zelensky chiama sprezzantemente i suoi residenti di lingua russa ‘specie’. Zelensky ha silurato gli accordi di Minsk, minacciando a febbraio con una bomba nucleare ucraina e come ringraziamento ha ricevuto 40 miliardi di dollari di aiuti militari dagli Stari Uniti, solo quest’anno, per non parlare di altri miliardi. Ha fatto bombardare per settimane la più grande centrale nucleare d’Europa dandone la colpa ai russi”.

Un vero crescendo rossiniano, il j’accuse firmato da Schelzel: “Il presidente ucraino, che asseconda i desideri di Washington, è colui che ha creato tutte le condizioni per l’inizio del confronto con la Russia. Questa settimana le autorità ucraine hanno avanzato l’idea di tenere un ‘vertice di pace’ a febbraio. Per Zelensky e i suoi clienti di Washington, questo è il punto di partenza e sinonimo di prolungamento della guerra. Inoltre, a Kiev hanno chiarito che la Russia può essere invitata ai negoziati solo dopo il necessario tribunale internazionale (la ‘Corte dell’Aja per i crimini contro l’umanità’, secondo il Verbo del guitto-criminale capo ucraino, ndr).

Può bastare per capire i destini del mondo in quali mani sono riposti?

Il mitico ‘Stranamore’ di Stanley Kubrick, a questo punto, diventa una pallida parodia…

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